RIUNIONE DEL 18 SETTEMBRE
l.f.
Dopo gli aggiornamenti e le presentazioni (sono con noi anche Denise Gardini, “la prima bibliotecaria di Cologno”, e la collega Nicoletta Lissoni, di Lissone, oltre a Laura Martinello, che era gi� venuta al precedente incontro), si passa al confronto sulle letture estive e in particolare sui tre racconti scelti “per differenza”, e cio�:
-Calvino, “L’avventura di due sposi” (sta in Gli amori difficili)
-Yourcenar, Il colpo di grazia (� un racconto lungo, lo abbiamo scelto in onore della vincitrice della biblioteca portatile) -Carver, “Una piccola, buona cosa” (sta in Cattedrale, ripubblicato in Da dove sto chiamando).
La discussione � stata preceduta dalla domanda-provocazione di Mauro (“Perch� scavare nel dolore e mostrarcelo, quasi ad avvicinarlo ai nostri sensi?”) che ha gi� suscitato un messaggio di Luigi su questo blog a cui rimandiamo: “Ferite”) e da una proposta dello stesso Luigi (“Perch� non istituiamo anche noi, come Cervia, la figura del “maestro di gioco”?”) che giriamo a tutti voi per riflessioni e considerazioni.
L’operazione “funambolesca” a cui avevamo chiamato i nostri co-lettori (quella di provare a “tirare dei fili” tra racconti molto diversi tra loro) ha prodotto alcuni risultati, pur nella effettiva incommensurabilit� delle tre opere e dei loro autori. Sono stati individuati (e tirati, fino quasi a strapparli) questi fili:
* l’astoricit� (nel senso che tutti e tre i racconti, compreso quello della Yourcenar che si presenta come “racconto storico”, tendono ad astrarre dalla storia dei casi assoluti, paradigmatici e non mostrano un grande interesse per l’esplorazione del contesto e dello sfondo) [Non tutti sono d’accordo su questo filo: ad. es. Carmen non trova *astorico* Carver]
* la centralit� della separazione e/o della morte in tutti e tre i racconti (di qui la domanda provocazione di Mauro: “Non � che vogliamo farci del male?” o magari “ci vogliamo male”?!)
* l’importanza del ruolo del destino
* la presenza della tenerezza, in forme diverse, in tutti e tre i racconti, a partire dal tripudio di tenerezza di Calvino per finire perfino ad alcune pagine de “Il colpo di grazia” (ad es. il dialogo tra Eric e Sofia durante il bombardamento).
DEI TRE TESTI quello che ha suscitato pi� commenti positivi � stato forse Carver (Calvino � piaciuto a tutti ma in qualche modo � ormai un classico e uno “se lo aspetta”, Carver invece ha funzionato un po’ da outsider). Quello che ha convinto di meno � stato “Il colpo di grazia” della Yourcenar. Ha giocato in questo l’identificazione negativa con il protagonista, giudicato da tutti insopportabile, e siccome “si legge con la pancia” (Luigi) questo ha influito sulla opinione finale. Per� � anche vero, come ha notato Severina Gangere, che quella della Yourcenar � stata alla fine la lettura che ha emozionato di pi�, sia pure nella forma negativa del fastidio e del rifiuto. Curioso � che l’antipatia del protagonista abbia posto in secondo piano quello che secondo alcuni � il centro tematico della vicenda, ossia l’amore impossibile (o l’impossibilit� dell’amore), il che ne ha fatto talvolta una sorta di manifesto neoromantico, mentre � possibile leggervi anche il significato inverso, ossia la fedele registrazione del degrado cui pu� condurre la passione amorosa.
Le letture estive hanno scatenato anche una serie di collegamenti ad altre letture che qui sarebbe lungo citare e impossibile riassumere. Anche questa volta, per�, il GdL ha funzionato come “macchina generatrice di letture”.
Il seguito alla prossima puntata.
Categories: calvino,, yourcenar,, carver
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