A proposito della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, delle parole arrivate dalla destra di governo (e dell’intera strategia stragista), credo varrebbe la pena di leggere – fra gli altri – il libro dello storico Davide Conti, Fascisti contro la democrazia. Almirante e Rauti alle radici della destra italiana 1946-1976, Einaudi, 2023, 330 pp.
Leggi anche – Primo Levi: perché “può accadere di nuovo”
Su Domani del 7 agosto, Conti, in un’intervista a Daniela Preziosi, ha ricordato alcuni dei legami “fra il Msi di Giorgio Almirante e la “spietata strategia eversiva neofascista”.
Conti era stato querelato da Isabella Rauti, senatrice di Fratelli d’Italia e figlia di Pino Rauti per aver sostenuto che Ordine nuovo era un gruppo stragista e che Pino Rauti ne era stato il fondatore, pur essendo rientrato nel Msi nel novembre 1969″. Ebbene, proprio in questi giorni il Tribunale di Roma ha comunicato l’archiviazione della querela.

La quarta di copertina del libro di Conti:
Il Movimento sociale italiano rivendicò fin dalle origini, come fattore identitario, la propria estraneità alla Repubblica nata dalla Resistenza e ai valori da essa espressi nella Costituzione, ponendo da subito all’ordine del giorno la questione di «essere fascisti in democrazia». Giorgio Almirante e Giuseppe (Pino) Rauti rappresentarono il nostalgismo dei reduci di Salò nel dopoguerra e sostanziarono quel neofascismo politico che nei decisivi anni Sessanta e Settanta fu radicalmente ostile ai profondi mutamenti che attraversavano il Paese. Giorgio Almirante (1914-1988), redattore della «Difesa della razza» durante il regime fascista, fu capo di gabinetto al ministero della Cultura popolare nella Repubblica di Salò. Deputato dal 1948, fu tra i fondatori del Msi e segretario del partito dal 1947 al 1950 e poi dal 1969 al 1987. Pino Rauti (1926-2012), volontario della Repubblica sociale di Salò, nel dopoguerra aderí al Msi. Entrato presto in conflitto con la dirigenza del partito ne uscí nel 1956 fondando il gruppo Ordine Nuovo. Tornò nel Msi nel 1969 dopo la rielezione di Almirante, alla vigilia della strage di piazza Fontana e dell’avvio della «strategia della tensione», diventandone segretario dal 1990 al 1991.
Immagine d’apertura: Strage della stazione di Bologna, 2 agosto 1980 – foto da Stragi.it/archivio foto

Lascia un commento