Martin Amis, La storia da dentro. Come scrivere, Einaudi. Uscito in inglese nel 2020 e pubblicato in italia qualche settimana fa, proprio in coincidenza con la morte dello scrittore, è insieme un romanzo, una serie di memoir tematici, un’autobiografia, un manuale di scrittura e di lettura, una meditazione sull’amicizia e sullo morte. E molto altro. A momenti ci si chiede dove ci stia portando, ma poi gli si dà retta e non ci si pente mai. Peccato che la bella edizione Einaudi sia così pesante e ingombrante, difficile da portarsi in giro.
Italo Calvino, Guardare. Disegno, cinema, fotografia, arte, paesaggio, visioni e collezioni, Mondadori, 2023. Una miniera d’oro curata da Marco Belpoliti che ha raccolto gli scritti saggistici di Calvino dedicati al tema del “guardare”, pubblicati su giornali e riviste e solo in alcuni casi in volume. Anche questo un librone difficile da portare nello zaino.
Carola Barbero, Quel brivido nella schiena. I linguaggi della letteratura, Il Mulino, 2023. Questo è un breve saggio nel quale l’autrice si cimenta con la domanda su cosa sia e come funzioni il linguaggio della letteratura. E lo fa a partire dai concetti e dagli strumenti usati dalla filosofia analitica ma li mette alla prova per rispondere alle domande su come afferriamo il significato e il piacere estetico di un’opera letteraria.
Jeremy Williams, Climate change is racist, Icon Books, 2021. Il cambiamento climatico è prevalentemente causato dai cittadini bianchi del nord del mondo e i danni sono prevalentemente subiti dai cittadini dei paesi poveri o dai poveri dei paesi ricchi, specialmente di pelle nera. Studioso e attivista per il clima, Williams ci invita a individuare forme di azione che riconoscano la natura razziale e di classe del disastro che abbiamo davanti.

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