I libri più belli, letti nel 2016

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti). La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016. Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno. Anche nel…

12 marzo 2016

– di

luigi gavazzi

L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del New York Times, pagine opinioni, del 16 marzo 2014

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti).
La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016.

Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno.

Anche nel 2015 questo post è stato di gran lunga il più frequentato e il più fecondo: un flusso quotidiano di pensieri da parte di decine di lettori. Una valanga preziosa di idee e consigli e sconsigli.

Ribadisco infine che fra le regole -fondamentali- di questo gioco c’è il rispetto per gli altri.

Quindi, il confronto civile viene molto apprezzato, l’insulto invece no.

Ringrazio da ora chi continuerà a donarci questo tesoro di letture con tanto affetto, partecipazione, precisione e ricchezza culturale.

Abbracci

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Commenti

3.202 risposte a “I libri più belli, letti nel 2016”

21 ottobre 2016

camilla

@cristina .Io ho solo ricordato libri ITALIANI che a mio parere non sono affatto “robetta” italiota.E’ ovvio che fin dai 12 /13 anni, in una casa zeppa di libri e con dei genitori superlettori ho cominciato a leggere di tutto .Seriamente con grane amore e stupore ho letto Zola,Maupassant, Balzac ma anche tante altre cose deliziose e di ogni genere.Tutte le settimane c’era il giallo Mondadori che passava di padre a madre e figli.Poi Dickens in tutte le sue performance
tutto Simenon che scriveva un libri al mese ma ache la Simone de Beauviar e J.p. Sartre ma se capitava il vecchio romanzo sentimental e si leggeva anche quello. E tutto il teatro , ricordo mio padre che ci leggeva Ibsen facendo tutte le parti. ma ache i grandi Russi. insomma rivendico di leggere tutto quello che piace e diverte. ho letto di tutto e lo continuo a fare cercando di evitare le sole .Leggo anche fumetti chiamati oggi grafic. novel. Senza filtri ideologici. E qualche bel libro per ragazzi. E mi piace la lettratura americana contemporanea e non. E non ho la minima sindrome ideologica. Perciò mi piace la Marian. ciao ciao. cam

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22 ottobre 2016

Cristina

ma Cam, certo che anche io ho letto di tutto, anche se i miei leggevano solo gialli Mondadorio e Meduse ( verdi, le ricordi??).
Solo che sono partita alta, russi, francesi (tutto Sartre e Camus a 18 anni, ma come avrò fatto??). e a quell’età il basso sembra uno schifo e la testa è tutta un ardore.

Poi negli anni ho letto di tutto, ho tradotto di tutto ( anche gli Harmony) non è snobismo, è solo che certa robetta NON mi piace.
Hai capitooo?? Non mi piace e c’è di meglio, a mio avviso, non capisco che difese d’ufficio fai.

Morante, Mercè Rodoreda, Byatt, Ferrante,Montale, Szymborska, sono il mio paradiso , poi scendo anche ai gironi inferiori, e le graphic novel le leggo anche io, Maus in primis fu, ma che ti piglia?

Mariangela legge quello che vuole, naturalmente, tu dici la tua, io la mia. e basta lì, che problemi hai?
La letteratura italiana minore di fine ottocento è considerata una delle più trascurabili nel mondo ( occidentale).
Poi se a te piacciono i mertcatini vintage, ma perchè no? ma sempre vintage sono, eh!

Come dir:e io al cinema vedo tutto, anche Fantozzi, e Schwarzeneeger, bè io no, quella roba a me fa schifo, e molto legittimamente.
Ti bacio, cara testona

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22 ottobre 2016

Mariangela

@tutti @Cristina @Camilla
Che i gusti siano gusti ce lo siamo detti tante volte, che ognuno abbia il diritto di leggere quello che vuole è anche questo stato ripetuto, ma che si possa bollare in blocco tutta la letteratura del tardo ottocento e dire che è vintage, lo dico da ignorante, a me sembra eccessivo, anzi affermazione condizionata da un pregiudizio.

Cristina, mi chiedevi quale fosse il criterio informatore delle mie scelte: salvo quando decido di seguire un filone, cerco di non fossilizzarmi sugli autori che mi piacciono per scoprirne di nuovi (altrimenti non mi sarei schiodata da “Il gattopardo”). In questo senso il rammarico è semmai quello di non potere scoprirla tutta la letteratura dell’800, vuoi perché c’è poco tempo, vuoi perché la contemporaneità ha una forte attrattiva. Vorrei fare un esempio riprendendo un nome citato da Camilla, De Amicis: hai mai letto “L’idioma gentile”? Io l’ho letto qualche anno fa e ti dico, non ti aspetteresti un testo che nonostante il chiaro intento didattico riesce ad essere spiritoso e incalzante.

È un po’ come quando la critica d’arte considerava la pittura italiana dell’Ottocento minore, troppo casalinga, relegata alla bozzettistica: si è dovuto aspettare una revisione critica perché ci si accorgesse che anche lì c’erano opere valevoli e degne di considerazione. Sono forse “minori” i Macchiaioli, i fratelli Palizzi, gli Inveruno, Mosè Bianchi (mi chiedevi cosa io regali ai miei occhi, approfitto per ricordare qualche pittore i cui quadri mi hanno regalato tanto).

Ciao,
Mariangela

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22 ottobre 2016

Dani

@Mari e Camilla, sono d’accordo. Cristina il rischio, quando si bolla in blocco un periodo, una geografia letteraria, è di perdersi qualcosa di bello, qualche perla nascosta. Confesso anch’io di evitare in blocco certi ambiti, per lo stesso problema tuo, ovvero il poco tempo che impone delle scelte, tuttavia mi riprometto di riservare a tempi più tranquilli scelte più ampie dove magari ci sta anche Fogazzaro. Insomma se ci arrivo sarò una pensionata letterariamente onnivora

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22 ottobre 2016

Cristina

Io sono onnivora di gusti,letterariamente, pur con delle forti predilezioni ma non mangio carne, per dire.
Poi per l’amor del cielo, a ognuno/a le sue scelte,ma un confronto della letteratura italiana di fine Ottocento ( qualche perla nascosta c’è,ma sicuro, l’ho citata anche io, acci!!) con quella francese, tedesca o inglese ( e pure americana toh) dello stesso periodo lascia sbalorditi per mancanza di prospettiva, respiro e cabotaggio. E non ho citato , per pietà, i russi, che se no era come sparare sulla Croce rossa.
Poi se l’amor di patria vi sta tanto a cuore, fate vobis…

La pittura italiana (Macchiaioli per primi, e i decadenti tipo Boldini) ha qualche meraviglia ( e parecchia robaccia), ma la letteratura è – in genere – così angusta e soffocante che… oh, a me interessa poco (- poi si sa c’è pure Verga volendo, il grandissimo) ma si stava parlando di Gozzano &co.

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22 ottobre 2016

Jezabel

@cri
vi leggo dall’aeroporto, ambiente ormai consueto per me.
Ho acchiappato al volo un libro della catasta ed era il già discusso Tobino.
Era snello, facile da infilare nello zainetto minimo che ho portato oggi.
Vedremo. Se non mi attira immediatamente, ho altro da divorare con gli occhi.
Buon viaggio a me.

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22 ottobre 2016

camilla

@ Cristina. o mia cara incazzosa amica , devo farmi perdonare. due righe del grande Yeats così lontani da Gozzano potrebbero riuscirci . Eccoli :

Quanti mai amarono in te i tuoi momenti di serena grazia/. e amarono di falso o vero amore la tua bellezza, / ma c’è uno solo che abbia amato in te l’anima pellegrina ,// e amato anche le pene del tuo volto. cangiante.

Bello no? incantevole poesia. niente piccole cose di pessimo gusto. Perdonata?? cam. dimmi se te gusta.

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22 ottobre 2016

Cristina

me gusta! gracias ( ma non sono incazzosa, o non diversamente da te,, lo sai? si che lo sai)

Ho Lucia Berlin nelle mani, fra poche pagine finisco Asmara addio e poi, mi ci butto

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22 ottobre 2016

camilla

@cri. i racconti, i racconti, insomma quando si è vicinissimi alla totale soddisfazione ecco che il racconto ti pianta in asso. una interruzione dopo l’altra al ventesimo racconto sono magari ammirata ma non ne posso più di insoddisfazioni. E allora li evito. ciao sappimi dire di Berlin. Piace agli uomini (perché era bellissima?) come agli uomini piace moltissimo la Munro e all donne meno. Perché. non li mette in crisi? Vorrebbero donne così? Silenziose in un ambiente possibilmente chiuso? O perché ha avuto il NOBEL a 90 anni. Noi leggevamo la Munro negli anni sessanta, Tartaruga editore.E non era tra le migliori specialmente le canadesi veramente grandiose più di Alice. mah!Sarà.
Il battaglione di Canadesi tipo Marian Engel (ha scritto anche L’ORSO !!!.tipo Margareth Laurence , Mavis Gallant. ecc. Marian Engel in L’ORSO fece scandalo e non fu più rieditata. Insomma scrittrici uniche ognuna nel suo genere, originali e coraggiose da buone pioniere senza paura di nulla.La Munro e’ l’ unica vivente e forse il Nobel l’hanno dato a lei in riconoscimento delle sue grandiose colleghe. L’ unica viva oltre alla Munro e’. la atwood che però. ha una cifra diversa dalle amazzoni che scrivevano anni sessanta. Troppo brave. Se vi capita cercatele nei vecchi Tartaruga ci sono .sono bombe. cam

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22 ottobre 2016

Cristina

Cam bella
Marian Engel… ma non ti fa pensare alla nostra mariangela?? che invece , a lei, i racconti piacciono. Io insomma, così così, di solito no, ma a volte anche si.

Si sa, nemmeno io vado pazza per Munro,ma siamo in minoranza, conosco parecchie donne a cui piace.
ti farò sapere ( ho visto le foto di Berlin, mizzica una bellezza mozzafiato)

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23 ottobre 2016

camilla

@cri è ovvio che Munro piaccia a tantissime donne non è ovvio che a molte piaccia assai meno di altre. Soprattutto non è ovvio che uomini che nulla sanno di letteratura femminile(forse i meno discriminatori leggono qualche donna saltuariamente ))amino tutti quanti la Munro nominandola tra i loro preferiti.La critica, quella poca che c’è si occupa assai poco di scrittrici .Qualcuno c’è tra i più grandi. ( es Franco Cordelli)ma è. raro. Misoginia sommersa e direi inconscia.Ma cambieranno le cose.Cam

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23 ottobre 2016

Dani

Boh forse l’avevo preso da qui, ma non so quindi incollo dal mio fb. Non fa comunque male rileggerlo.
http://www.illibraio.it/maschilismo-letteratura-uomini-397254/

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23 ottobre 2016

wwayne

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/20/bebe-vio-e-agnese-landini-se-linvidia-dei-webeti-bersaglia-le-donne-di-successo/3109716/
Premettendo che non mi sono ancora formato un’opinione precisa in merito, vorrei chiedere ai docenti ed ex docenti che frequentano questo gruppo di lettura se concordano o meno con l’autore dell’articolo.

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23 ottobre 2016

camilla

@ tutte/i. e’ ovvio che esista tutt’ ora forte discriminazione tra uomini e donne.
Non mi stupisco affatto di quanto dice Affinati. E’ talmente palese. Sui libri in questo spazio web dedicato alla letteratura non ci si sogna neppure di porsi il problema si dà. per scontato che non esista il problema.(anche da parte delle donne le peggiori nemiche di se’ stesse) @ dani. ottimo il tuo link. Qualche uomo comincia a chiedersi” siamo sessisti?”e comincia a ribellarsicomincia a non volersi adeguare a un razzismo verso le donne che fa parte di loro e di cui è. difficile prendere coscienza.Ma saranno travolti dai fatti tra pochi anni.Su questo non ci sono dubbi. Intanto qualcuno comincia a guardarsi dentro. Ma sono rari : anche ” in buona fede”, non molto tempo fa lessi un articolo di al.Piperno che era sbalordito dopo aver letto per caso SORELLA MIO UNICO AMORE di J.C. Oates , e diceva ” non esiste ora uno scrittore uomo di tanta forza e talento.” Non aveva mai letto prima un altro delle centinaia di grandi di romanzi di Oates e sispetto che penso’ a uno strano fenomeno, a uno strano caso. ciao tristemente

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23 ottobre 2016

Jezabel

@Wwayne
cosa chiedi esattamente?

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23 ottobre 2016

carloesse

@ww
Beh, non sono nè un docente nè un ex docente e quindi il mio parere forse non è richiesto.
Tuttavia a me pare necessario essere dei veri dementi (quanto questa Galimberti citata nell’articolo linkato) per non essere d’accordo con l’autore.
Mi fa strano che tu non ti sia “ancora formato un’opinione precisa in merito”.

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23 ottobre 2016

carloesse

Molto interessante, e fa pensare, la ricerca statistica di Affinati. Mi sembra però che non prenda in dovuta considerazione un aspetto che in parte spiega la disparità tra premi e mercato in ambito letterario. Quello che il mercato della letteratura (poesia e narrativa) è in massima parte formato da lettrici, diversamente da quello dei comitati e commissioni che assegnano i premi, che credo (mi sbaglio?) sia in larga parte ancora dominato da maschi.
O no?
E questo spiegherebbe anche il perché nel cinema (i cui fruitori sono tanto i maschi quanto le donne), le proporzioni tornano ad essere tristemente più o meno le stesse di quelle delle altre discipline artistiche.

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23 ottobre 2016

wwayne

@Jezabel: Una docente in pensione ha scritto una lettera ad Agnese Renzi, in cui (neanche troppo tra le righe) la accusa di essersi fatta accecare dalla voglia di apparire e di sentirsi importante, decidendo di gettare alle ortiche i propri doveri di insegnante per godersi la sua comparsata alla Casa Bianca. La lettera la trovi linkata nell’articolo.
L’autore dell’articolo ribatte che la first lady non è venuta meno ai propri doveri, e anzi ha esercitato il proprio diritto di prendersi dei giorni di ferie. Aggiunge inoltre che la signora Renzi con questo viaggio ha anche arricchito il proprio bagaglio professionale: la lotta per le investiture si può spiegare in qualsiasi momento e in ogni caso gli alunni la trovano sul libro, un’esperienza di prima mano su come siano la Casa Bianca e i suoi attuali inquilini invece ce l’ha solo lei. Insomma, secondo lui la first lady ha fatto bene ad andare lì anche come docente, non solo come moglie del premier.
L’autore dell’articolo fa notare anche che, al di là di come la si pensi sul viaggio di Agnese Renzi, quella lettera trasuda “invidia sociale e un falso moralismo ignorante”: in questo è difficile dargli torto, perché oggettivamente ci sono alcuni passaggi di una retorica insopportabile. Ne cito due su tutti:

“Ho subito pensato alle tante docenti di ruolo o no che devono presentarsi in classe, malgrado i tanti problemi della vita di ogni giorno.”
“Tutti ti avrebbe applaudito se questa mattina ti fossi presentata a scuola con i soliti jeans e le scarpe da tennis.”

Ma la parte peggiore è il finale: “Ti auguro comunque un buon soggiorno.” Ma come, prima sputi veleno e poi chiudi con una frase che più ipocrita non si può? A quel punto sii coerente fino in fondo, e scrivi una frase di congedo in linea con il resto dell’articolo.
Insomma, la lettera della prof in pensione non è piaciuta neanche a me, ma non ho ancora capito se Agnese Renzi ha fatto bene o meno ad andare alla Casa Bianca. E’ questo che volevo chiedervi.

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23 ottobre 2016

camilla

@ ww ma che discorsi sono? Fa parte da sempre del cerimoniale che la moglie di un presidente de consiglio dei ministri e dello Stat accompagni il marito.Adesso per gli odi più ignoranti e meschini si blatera su qualsiasi idiozia. Ma ci sono dubbi?

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23 ottobre 2016

wwayne

@Carloesse: Spesso mi accusate di essere un talebano, nel senso che secondo voi ho delle convinzioni non soltanto sbagliate, ma anche eccessivamente adamantine, e non sono aperto ad un confronto su di esse. Per una volta che su un fatto non ho un’opinione adamantina e mi apro, anzi perfino cerco un confronto su di esso, tu mi dai sottilmente del demente. Certo, tu hai fatto un tale giro di parole per dirmelo che per te sarà molto facile rispondermi “Ma cos’hai capito, mi hai frainteso, stai estremizzando” eccetera, ma l’analisi del testo è il mio mestiere, e ho capito benissimo cosa hai scritto. Ma il punto non è il tuo insulto, ché tanto ormai in questo gruppo di lettura volano più che al Grande Fratello: il punto è che tu ti sei lamentato di me prima per una cosa e poi per il suo esatto opposto. Di conseguenza, viene un po’ il sospetto che tu mi critichi a prescindere. E il motivo me lo immagino molto bene… ma non ti serbo rancore, né per le critiche né per gli insulti: avrai già capito che non è nella mia natura.

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23 ottobre 2016

wwayne

@Camilla: Beh, i dubbi sono venuti a più di una persona: stando all’articolo “sono […] comparse varie lettere o post di professoresse che […] si chiedevano come mai […] la moglie di Renzi […] avesse potuto assentarsi dal lavoro a scuola per seguire il marito nel viaggio di Stato.” E poi ti ripeto, io non sto né da una parte né dall’altra, anzi è proprio per questo che cerco il confronto con voi: ad un guerriero come me la neutralità dà fastidio.

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23 ottobre 2016

wwayne

Anche se ad alcuni ho ribattuto in modo più duro di quanto avrei voluto, ringrazio tutti coloro che hanno risposto alla mia domanda. Mi avete dedicato il vostro tempo, per giunta nel giorno del riposo, ed è un sacrificio che apprezzo moltissimo.

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23 ottobre 2016

carloesse

Caro wayne, a questo punto credo che tu soffra veramente di delirio di persecuzione da insulto.
A me pare di avere dato della demente alla signora citata nell’articolo, e a chiunque non si renda conto che mi pare un lampante dovere istituzionale rispondere ad un invito di un presidente degli statiuniti e della sua fistlady in qualità di consorte del premier italiano, come ha peraltro precisato anche Jez.
Sembra che lo confermi anche tu, e poi chiedi cosa pensarne e che continui a chiedere anche tu. Io mi chiedo perchè (e continuo a chiedertelo, perchè veramente non capisco cosa ci sia da chiedere e tu mi accusi di insultarti “attraverso giri di parole”, “analisi del testo” e stronzate dietrologiche che ti sogni la notte. Ma siamo impazziti??????

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23 ottobre 2016

wwayne

@Carloesse: Hai confermato ciò che ho scritto prima, dato che tra quelli che non si rendono conto ci sono anch’io. E poi, dire all’offeso che ha delle manie di persecuzione è mooolto poco originale. Forse di più scontato c’è soltanto la scusa “Mi hanno rubato l’account” ogniqualvolta un vip scrive qualcosa di infelice sui social.
E’ sempre stata tua abitudine minimizzare sugli insulti, che provenissero da te o dalla commentatrice cui fai da avvocato. Tu però sei più scaltro rispetto a lei, perché li fai in modo più indiretto e quindi ti pari il culo in partenza.
Apprezzo invece l’uso del termine stronzate: sdoganiamo la parolaccia, bandiamo il perbenismo, parliamo fuori dai denti quanto ci pare e piace. Sotto quest’aspetto vorrei che fossero tutti come te.

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23 ottobre 2016

carloesse

Ribadisco per l’ultima volta (poi mi stufo) e se lo vuoi capire bene, se no fattene una ragione: io non ho mai dato del demente a te, ma a chi ha scritto una lettera delirante, e a chi si è schierato con lei. Tu stesso offri il link di un articolo nel quale la suddetta signora viene palesemente (uso un termine a te caro) “asfaltata”. Ritengo naturale chiedermi cosa ci sia da chiedersi ancora e rivolgo a te la domanda, visto che tu stesso linki tale asfaltatura.
E’ un insulto? Se ti fa così piacere pensarla così, tienitelo pure. Te lo sei dato da solo.
E chiudo. Perchè stasera mi stai facendo proprio girare gli zebedei, e non ho alcuna intenzione di continuare a farmeli girare. Se insisti semplicemente ti ignorerò.
Saluti.

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23 ottobre 2016

wwayne

@Carloesse: D’accordo, non insisto. E sulla lettera siamo perfettamente d’accordo: non è piaciuta neanche a me. Credo che possa piacere soltanto a chi va contro Renzi per partito preso, e a quelle professoresse invidiose del fatto che sua moglie abbia il ruolo e loro no. O forse del fatto che lei vada alla Casa Bianca e loro no. O forse di tutte e due le cose.

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23 ottobre 2016

Jezabel

@Wwayne @Carloesse
intervengo anche se ho un occhio chiuso e l’altro a mezz’asta per il sonno prolungato, perché non vorrei che anche la mia domandina fosse foriera di bellicosità.
Io ho letto l’articolo e dopo ho chiesto cosa chiedessi esattamente per poter dare una risposta coerente con la richiesta.
Sono d’accordo con l’autore che difende la signora Renzi. Un po’ ingenua l’uscita dei tre giorni a disposizione per problematiche familiari; comunque esistono altre forme di permesso. Un esempio banalissimo: la mia amica vinse un viaggio anni fa e la preside le diede qualche giorno di permesso.
Inoltre non abbiamo mai visto professori ai quiz televisivi?
La prof.ssa in pensione ha dato fiato alle trombe e via.
Nessuno mai si è chiesto manco che lavoro facessero tutte le altre “first” o se la moglie di Obama abbia lasciato una riunione.
Ovvio che la moglie di Renzi ha fatto bene ad andare. Cosa avrebbe dovuto fare, dire ai ragazzi: “Bene, avrei dovuto partecipare ad una serata bla bla bla e invece sono qui con voi” ? Per sentirsi rispondere “E perché non ci sei andata, così saltavamo la verifica…!”
Il dibattito sul ruolo e la figura e la statura e il non so che cosa del prof è sempre più acceso e ricco di idee preconcette. Ci è stata infilata anche la Renzi. Amen.

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23 ottobre 2016

Jezabel

dietrofront sul “sonno prolungato”… non so nemmeno più cosa volessi dire!!! 🙂
ne approfitto per chiedere con l’autorevolezza che mi compete 🙂 🙂 🙂 in quanto profe, se chi non aveva ancora visto LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE stasera ha fatto i compiti. Lo hanno dato su Rai Movie, quindi adesso non ci sono scuse.
E a proposito di film, ditemi, per favore, che anche voi avete visto SAVING MR BANKS… Delizioso!

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23 ottobre 2016

Cristina

Tutti/e,
avete fatto un bel giro sull’ottovolante eh! chissà come vi sarete divertiti/e
e io che ero a terra a cercar castagne! ahahah, e le ho pure cotte e mangiate….

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23 ottobre 2016

EditaLara

@Jez, Cristina, Cam e tutti sì fatti i compiti 🙂 ! Visto il film e mi è piaciuto, non certo memorabile ma ben fatto, con semplicità e ironia racconta temi duri e difficili. Che dire di Pif, è bravo ma continua a non piacermi, Cam abbi pietà di me ma dire che è pure sexy nooooo davvero! Bravo, intelligente, ma..boh sarà la sua voce insopportabile e l’aria da sfigato.. Grazie comunque che me l’avete consigliato, certo che Paolini è su un altro livello, ovviamente per me.
Notte notte 😉

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23 ottobre 2016

Cristina

Edita, ma sono due cose diversissime…
Paolini è teatro civile, Pif è cinema giovanil pensante.
e poi, concordo con la Cam, Pif è…supersexy!!!! strascina la voce, perchè è de… palemmo e si piglia in giro da solo, DEVi guardare quello su Saviano!! per favore

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23 ottobre 2016

Cristina

Carloesse, finire nel tritatutto demenziale, è un attimo, sai. t’è vist??

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24 ottobre 2016

EditaLara

@Cristina nooo anche tu!! Pif sexy NOOOO! siete matte 🙂 ovviamente de gustibus non est disputandum , ma per me non ha quel che di maschio virile che mi piace..poi a chi importa dei miei gusti e del vostro “amore scellerato” per Pif ah ah scherzo ovviamente, sto siparietto mi diverte troppo!
Comunque film bello, profondo con leggerezza.
Buona giornata 😉

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24 ottobre 2016

Cristina

Edita, prorio perchè NOn ha quel che di maschio virile ( che io detesto) è sexy!! t’è capì??

comunque io penso che Agnese faccia bene a fare la first lady ( finchè dura fa ventura dicono da ste parti).
Quello che poteva evitare è di andare a rompere le scatola a una classe con le sue ripetute obbligatorie assenze. Stai a casa serena eh…

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24 ottobre 2016

camilla

@editalara. Il buon Pif non sarà il classico bellone ma se vogliamo parlare di bellezza Paolini somiglia a Annibal cannibal misto con L’Urlo di Munch. Scherzo naturalmente. Tanto per risollevarsi dai discorsi precedenti.
@ ww ancora una volta mi chiedo se ci sei o ci fai. Ma chi se ne frega delle stronzate ( visto che ti piace ) delle pettegole cretine che se la prendono con una donna che certamente non si mette mai in mostra e si fa i fatti suoi con la massima semplicità, ww che ti frega di ste idiozie o stronzate?????
@ cri. insisto anche io sul Pif. Carino, intelligente, originale , …irresistibile.
@ jez mi e’ piaciuto molto mmolto Saving Mr Banks!

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24 ottobre 2016

rosamavi

@jezabel: SAVING MR BANKS…ho pianto, non dico altro! Bello, bello, bello, poi Emma è superlativa, sempre! Devo anche confessare che Mary Poppins è uno dei miei film preferiti (sì, anche a 44 anni! 😉 )

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24 ottobre 2016

Cristina

come diceva l’inarrivabile Jessica Rabbit : sono gli uomini che fanno ridere quelli che fanno innamorare… i belloni, pfui, contano una cippa

Cam…., ma CAM!!! capisci a me

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24 ottobre 2016

EditaLara

@Cri, Cam sfatiamo il mito, non parlo di belloni, anzi, parlo semplicemente di una certa virilità nei tratti, una certa rudezza nel fisico e nella voce; l’unica cosa che deve esser bella davvero sono le mani, su quelle non transigo 😉

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24 ottobre 2016

carloesse

Concordo sui giudizi espressi riguardo al delizioso SAVING Mr.BANKS visto anche da me pochi giorni fa per la prima volta. Emma Thomson è da sempre una delle mie attrici preferite (e in una graduatoria che comprende anche gli attori), una presenza scenica unica, immensa, la sua presenza da sola è sufficiente per considerare un film come “da vedere”. Una moderna Duse. E anche Tom Hanks ha fatto la sua buona figura.

Quanto a Pif non posso giudicare io se sia sexy o meno. Lasciatemi però dire che apprezzo enormemente i gusti estetici di Cri riguardo alla virilità. Sarà che anche io non sono mai stato un macho, neanche nei miei anni migliori…
😉

Non ho riveduto comunque LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE (già visto al cinema). Ho notato comunque che sulla RAI passa spesso un “promo” che segnala l’imminente avvio di una Serie nuova in sei puntate con lo stesso titolo, ispirata al film e ampliando la stessa trama.
Spero comunque di vedere presto il suo nuovo film IN GUERRA PER AMORE, di cui già si è un pochino parlato.

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24 ottobre 2016

EditaLara

p.s. poi sul carattere e sul far ridere quelle fan parte del carattere, noi qui si parlava di aspetto esteriore, su dai!!

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24 ottobre 2016

Cristina

Carloesse. stai attento a concordare troppo con me …. ahahahah

Lucia Berlin…. che bellezza! chi ne aveva parlato di voi qui??

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24 ottobre 2016

Jezabel

@tutti
sono qui con il cielo grigio, ma almeno durante il mio piccolo contatto con il mare è uscito un po’ di sole. Fa caldissimo, però.

Ho guardato LA MAFIA di PIF per l’ennesima volta. Stavolta con il mio papi 86enne. Ogni tanto gli spiegavo qualche scena perché ha una malattia bastarda (quella sì) che lo ha reso ipovedente.
Io appartengo alla stessa generazione di Pif, quindi avevo la stessa età sua quando tutti quei fattacci sono accaduti. Le famiglie erano tutte così, come i Giammaresi, è impressionante e anche incredibile! Affrontavano così le nostre domande sulla mafia e sull’amore: risposte qualunquiste, frasi ambigue (il monaco è un monumento di ipocrisia) e noi bimbi tutti confusi. Ma non era una vera indifferenza, era la paura paralizzante e/o l’abitudine. Infatti, i ricordi sono scolpiti nella nostra mente: quando ho detto a mio papi che la bambina abita nello stesso palazzo di Chinnici lui ha detto: allora salta in aria con il giudice, avevano messo 100Kg di tritolo in una 126 verde!!!!!?
Bacione.

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24 ottobre 2016

camilla

@jezabel. e’ bellissimo come parli di tuo padre e sentire tutta la tenerezza e l’affetto che hai per lui. e’ segno di un un animo grande capace di dirigere la grande orchestra che è la vita , e’ un segno luminoso per tutti, o almeno per me.Sei una donna speciale. Se te ne ricordi salutalo da parte mia. E chi è – dira’ lui , e’ solo una tipa del blog. Gli dirai tu.Ciao bella. cam

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24 ottobre 2016

Dani

Un po’ datata la foto della Berlin..lei si EX bellona, ma bellona veramente.
@Edita in quanto a gusti sull’altro sesso…la penso come te. La voce poi conta non poco. Ogni volta che sento Pedicini mi sciolgo un po’

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24 ottobre 2016

EditaLara

@Dani! meno male qualcuna mi capisce! Quanto sono sexy voce e mani..più di una bella faccia ! 🙂 :-*

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24 ottobre 2016

Mariangela

@TUTTI
Scusatemi se sono fuori argomento, sto ascoltando delle fiabe, quelle superclassiche e, di là da qualsivoglia discorsone antropologico cui il tema si presterebbe, vi chiedo terra terra: ma la storia di Hansel e Gretel non è quella che a noi raccontavano sotto il nome di Pollicino? Voi li conoscete i nomi degli autori delle più famose favole? Io mi rendo conto che tra i Grimm e Andersen faccio una grande confusione e che fatico non poco anche ad attribuire i titoli più famosi. Mi accorgo che le sto ascoltando volentieri, non so, oggi ho avuto questa necessita, di sentire qualcosa “per bambini”: ritorno all’infanzia?

• “Le fiabe piu belle”, Andersen, Grimm, Perrault, lette da Benedetta Parodi, Salani, 2010, 2 CD (2 h 07′) Audiolibri Salani

Ciao a tutti,
Mari

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24 ottobre 2016

wwayne

Volevo dirvi che stasera su Rai Movie danno il film di cui ho parlato nel mio ultimo post (https://wwayne.wordpress.com/2016/10/02/ti-amo-ancora-wendy/). Ve lo consiglio caldamente.

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24 ottobre 2016

Cristina

Pollicino è quello con l’orco Mari! Han sel e Gretel quelli della casetta di marzapane!! Insomma questi sono i … fondamentali!
Poi tutti lasciano segnetti per tornare a casa ma vanamente, ma in tante fiabe avviene così…
Grimm cattivoni, Andersen più benevolo, due punti di vista opposti. Mio figlio aveva avuto uno choc da paura a vedere le illustrazioni di un Pollicino da piccolo che se lo ricordava a distanza di decenni ( dandomi dell’incosciente, o altro…)

Non so chi sia Pedicini, ora mi informo.
Guardate si, la voce, le mani, tutto bene, ma la testa e il cuore illuminano qualunque voce e qualunque mano.
Io ho solo un problema (estetico) con gli uomini, sempre avuto difficoltà con quelli bassini…

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24 ottobre 2016

EditaLara

@Mari io da 5 anni vado di fiabe e favole a manetta, vecchie e nuove di tutti i colori! Se in tema vuoi leggere però un punto di vista davvero interessante ti consiglio “Il drago realtà” di Silvana de Mari, vedrai ti stupirà! ( pag.99 ” l’ultimo raccontatore di fiabe è Kafka” , e prima ancora una pagina fondamentale per noi madri pp.62-63)
@Dani e la voce di Ward?!

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24 ottobre 2016

Mariangela

@tutti @Cristina
Diciamo che stavo cercando di ricondurre i ricordi infantili al momento culturale, ma sono un po’ sfasata, non è un’operazione facile: sono storie così profondamente interiorizzate che sembra impossibile isolarle e trattarle come argomento letterario o antropologico.

La storia di Pollicino non mi impressionava per l’orco (che non ricordo), mi sbalordiva semmai per il deliberato e programmato abbandono del figlio, crimine che la mia testolina non poteva proprio concepire: non sarò stata originale perché so che è il terrore di tanti bambini, ma il mio incubo era quello di perdere mia madre e quella storia lì per me era agghiacciante.

Ciao,
Mari

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