I libri più belli, letti nel 2016

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti). La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016. Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno. Anche nel…

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L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del New York Times, pagine opinioni, del 16 marzo 2014

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti).
La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016.

Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno.

Anche nel 2015 questo post è stato di gran lunga il più frequentato e il più fecondo: un flusso quotidiano di pensieri da parte di decine di lettori. Una valanga preziosa di idee e consigli e sconsigli.

Ribadisco infine che fra le regole -fondamentali- di questo gioco c’è il rispetto per gli altri.

Quindi, il confronto civile viene molto apprezzato, l’insulto invece no.

Ringrazio da ora chi continuerà a donarci questo tesoro di letture con tanto affetto, partecipazione, precisione e ricchezza culturale.

Abbracci

 

Commenti

3.202 risposte a “I libri più belli, letti nel 2016”

  1. Avatar Cristina
    Cristina

    Editalara.
    i libri di Elena Ferrante – i primi tre – quelli MAGNIFICI ( camilla taci!!) sono del ’92 e dei pochi anni seguenti.
    Sono, in ordine: L’amore molesto – I giorni dell’abbandono – La figlia oscura. E La frantumaglia.

    L’amica geniale – la quadrilogia – è venuta molto mooooolto dopo. E non vale nemmeno la metà della metà della metà di quelli che ti ho citato. E’ un polpettone ben fatto di buona cucina, si vede la mano e lo stile, ma no, è proprio un’altra cosa.

    Quindi puoi molto ma molto tranquillamente leggerli. E goderteli.
    ciaoo!

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  2. Avatar carloesse
    carloesse

    @Cri
    1) sì, l’articolo di Gatti è semplicemente vergognoso. Mi piace immaginare invece come se la ride ancora pur se dalla tomba Romain Gary, che vinse il suo secondo Goncourt (meritatissimo) con lo pseudonimo di Emile Ajar per lo splendido “LA VITA DAVANTI A SE’ “ (il premio non potrebbe venire assegnato due volte allo stesso autore, e Gary, che lo aveva già vinto vent’anni prima, del resto era considerato dalla critica uno scrittore superato e non più degno di nota, e snobbato dai più ).
    Anche quello di Gary del resto era uno pseudonimo (si chiamava Romain Kacev ed era lituano), ma la sua nuova identità venne svelata solo dalle sue memorie, che si preoccupò ancora in vita di fare pubblicare postume. Meno male che allora non c’erano giornalisti del calibro di Gatti.

    2) grazie per il link. Ieri sera non ho avuto modo di vederlo, ma seguirò senz’altro il tuo consiglio: considero Iannaccone uno tra i migliori tele-giornalisti (forse IL MIGLIORE) in circolazione in Italia; i suoi servizi della serie “I Dieci Comandamenti” erano dei veri gioielli, dovrebbero essere seguiti come esempio magistrale di come si conduce un’inchiesta televisiva.

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  3. Avatar carloesse
    carloesse

    PS: potremmo comunque incaricare Gatti per svelarci la vera identità di Giorgia. Ma poi… chi se ne frega?

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  4. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @cri
    grazie per il link.
    ero in viaggio with car.

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  5. Avatar Cristina
    Cristina

    Carlo, stai attento, , continui a darmi ragione, mi chiami anche Cri, quasi quasi mi commuovo…
    Comunque, ma se la sappiamo tutti la vera identità… dai qui c’è il topo, non c’è bisogno di gatti

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  6. Avatar Cristina
    Cristina

    Iannaccone ha il cuore, i suoi s ervizi sono sempre pieni di pietas. Ecco perchè è grande.

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  7. Avatar Cristina
    Cristina

    Edita, eri tu che hai letto qualcosa sul caso ferratnte sul New Yorker? mi manderesti il link se ti è possibile? grazieee
    buon 5 ottobre, vedi mai

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  8. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Cristina se entri nel link de Il Libraio del mio post di ieri e scorri l’articolo , vedrai che quando si parla del New Yorker e del Guardian le parole sono in neretto e che ci puoi cliccare sopra, io li ho letti così, se non riesci fammi sapere
    ciao

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  9. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @tutti !
    “La libreria londinese Heywood Hill ha indetto un concorso, aperto ai lettori di tutto il mondo, che permette di vincere un libro al mese gratuitamente per il resto della vita. Con le proposte ricevute verrà creato un catalogo crowd-sourced di consigli sui migliori libri pubblicati negli ultimi 80 anni…”

    https://www.heywoodhill.com/competition

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  10. Avatar Cristina
    Cristina

    Grazie, Edita trovati!

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  11. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @tutti: inserisco un link , un articolo di Tiziano Scarpa interessante che ho letto grazie a un post di Gabriella Alù
    http://www.ilprimoamore.com/blogNEW/blogDATA/spip.php?article3589

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  12. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Cristina, questo forse interessa te direttamente; non l’ho ancora letto perché è un articolo lungo , magari mi farai sapere se l’hai trovato interessante ..

    Fai clic per accedere a ferrante.pdf

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  13. Avatar Cristina
    Cristina

    grazie Edita molto carina a pensarmi.
    L’articolo di Scarpa l’ho letto stamane, interessante, anche se parla troppo e troppo di se stesso.

    L’altro non lo leggerò. Devi sapere che l’amore molesto e tutti i libri di Ferrante prima de l’amica geniale li abbiamo letti nel mio ex GdL solo donne e solo libri di donne) anni fa, tutti e due volte (prima lettura e seconda lettura). ne abbiamo parlato, discusso, sviscerato, visti i films, sottolineato frasi, tic stilistici, sottintesi e colore letterario… e di tutto e di più.
    Praticamente so tutto quello che si deve sapere e pensare, credo. E poi li avevo anche già letti da sola anni prima.
    Quindi sono ferrantologa a tutto tondo… ahaha

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  14. Avatar camilla
    camilla

    @ editalara. ti ringrazio per il pezzo di Tiziano Scarpa: mi e’. sembrato l’uovo di Colombo (o colombo? funziona comunque) Io non riuscivo a condividere tutta quella indignazione per la ” rivelazione” ma anch’io trovavo e trovo assurdo rincorrere lo scoop a tutti i costi. Tuttavia in tempi di Assange e e di rivelazioni capaci di sconquassi assai maggiori non sono riuscita a pensare a quanto male può fare la continua e insaziabile voracità della ” ggente” di scandali presunti di pettegolezzi maligni ecc. c’è un mondo , di stampa e tv i media insomma che non fa altro che sputtanare vittime a che si
    nutre di questo. spesso nascondendosi dietro
    impegno politico o desiderio e ” diritto” di “informare”. Il ragionamento di Scarpa sul fatto che Ferrante ha ” firmato” appelli non lascia spazio a dubbi.Invece mi sono resa conto di quanto poco si legga Scarpa (Ferrante non c’entra nulla).Eppure i suoi libri sono indimenticabili. La sua Venezia il suo mare. peccato.Lo rileggero’. Grazie ancora editalara. cam

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  15. Avatar ennore

    Con una coincidenza temporale non voluta (domani 7 ottobre ricorrerà il 445esimo anniversario della Battaglia di Lepanto), stasera ho terminato un romanzo che mi è piaciuto molto “L’ultimo crociato” di Louis de Wohl. Il libro è incentrato sulla figura di Giovanni d’Austria, figlio illegittimo del re di Spagna Carlo V, e racconta in modo avvincente, lo svolgimento della battaglia che ha inciso in modo determinante, sui destini dell’Europa e quindi del mondo. La scrittura è molto scorrevole, i personaggi ben delineati e il racconto, che si dipana in un periodo molto difficile e confuso della nostra storia, risulta molto avventuroso. Naturalmente le vicende narrate sono tutte vere e il romanzo dovrebbe essere catalogato come “storico”, ma de Wohl riesce a farsi leggere, come se si trattasse semplicemente di un racconto avvincente.
    A margine vorrei fare una considerazione: l’esito della battaglia navale di Lepanto del 1571, è stato un avvenimento che supera per importanza storica, forse anche la sconfitta del nazismo, ma nei nostri libri scolastici, ha sempre trovato spazi molto limitati. Un popolo che dimentica le proprie origini, o peggio, le ignora volutamente, è destinato alla decadenza etica e culturale.
    @ Elena Ferrante
    non ho letto gli articoli di cui avete discusso, non so se siano stati particolarmente invasivi della privacy, ma non trovo strano che alcuni giornalisti, si siano dilettati nella ricerca della persona che si nasconde dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante. Quando diventi un personaggio di grande popolarità, la possibile perdita della privacy è un prezzo che spesso devi pagare a fronte degli onori avuti. Questa vicenda mi ricorda quella di Pablo T. pseudonimo dietro cui si nasconde l’autore de “Caffè degli anonimi” …credo sia ancora sconosciuto il suo vero nome .
    @ Cristina,
    mi chiedo come sia possibile, che una signora bella e sorridente come te, possa essere
    così intransigente…almeno il nome “Elena” davanti a Ferrante, potrebbe aiutare chi non la conoscesse, a individuarne perlomeno il sesso… 😉
    @ Giorgia,
    io credo che Giorgia sia Giorgia, e non ho ansia di conoscere un eventuale suo diverso profilo. Di lei posso solo immaginare che si diverta un mondo a provocare e io mi diverto a leggerla…

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  16. Avatar wwayne

    @Ennore: Sull’argomento ti consiglio anche “La battaglia di Lepanto” di Gianni Granzotto. Uno dei romanzi storici più belli che abbia mai letto.

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  17. Avatar Cristina
    Cristina

    Ennore! ciao Ennore. Bentornato.
    Leggili, sti articoli ( uno quello di Gatti del sole) e forse capirai l’invasività (infame e oscena, loo ripeto perchè così è). Dopo se vuoi ne riparliamo.
    Guarda che quanto a intransigenza stavolta sono in compagnia di mezzo mondo. Si sono rivoltati giornali, persone, scrittori, persino il New Yorker.
    Io la conosco Elena Ferrante, stai tranquillo, e so che sesso ha, nessun dubbio.

    Sono stanca, devo partire e finire la valigia. saluti a tutte e a tutti per un pochino

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  18. Avatar ennore

    @Cristina,
    scherzavo naturalmente, mi riferivo solo a questa tua frase “…Devi sapere che l’amore molesto e tutti i libri di Ferrante…” scusami se non sono riuscito a farmi capire, questo è uno dei motivi per cui preferisco dialogare di persona, magari davanti ad un buon caffè, che non esprimirmi sui post di un forum o cose simili…
    @ Waayne,
    grazie del consiglio

    Buonanotte a tutti

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  19. Avatar camilla
    camilla

    @ennore. E chi non preferirebbe parlare di libri davanti a un caffè? Sono pochissimi coloro che amano la letteratura e pochissimi coloro che leggono con passione. Perciò questo blog me lo tengo stretto. Lo so che ce ne sono tantissimi ma questo è quello che più somiglia al caffè , senza pretese didascaliche oppure “alti” e spocchiosi. Dove è assai difficile che ci sia un reale dialogo. In genere c’è solo gente che legge e non si aspetta mai una risposta “alla pari”.O gente che scrive …il verbo.
    Sul caso Ferrante sono rimasta stupita dall’articolo postato da editalara , di Tiziano Scarpa dove si fa una osservazione ovvia ma fino ad ora totalmente ignorata. E cioè che valore ha “firmare” un documento con valore sociale e politico con un nome….falso dietro al quale ci può essere un gruppo , o qualunque altra cosa. e’ talmente ovvio che che non ci ha pensato nessuno. Ferrante lo ha fatto. Una svista o una gaffe o qualcosa di inaccettabile. I romanzi a sfondo storico possono essere estremamente affascinanti. ciao ciao. Cam

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  20. Avatar Cristina
    Cristina

    Cam,
    please, leggi quello delle letterate (qui sopra) , e tienilo dentro di te, per me. grazie (com’era quella del moscerino nell’occhio altrui…?= chissà come mi è venuta in mente)
    a parte qualche pasticcino un po’ andato a male il paragone del caffè, dai, può andare.

    Ennore, allora mi toccherà venire a …Genova! ahah, stai attento.. (anche per comunicarti che a volte mi s embri un po’ troppo ingenuo)

    Mari che fai? dove sei?
    qui il gregge va sempre tenuto…contato! vedi mai che si perda per strada una pecorella…e poi vedi comne ci bacchetta la giorgia, caruccia lei,l’ectoplasma..

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  21. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Cam quanto hai ragione sul fatto che pochissimi amano la letteratura, pochissimi con cui poterne parlare liberamente,così senza pretese di riscrivere il Canone occidentale, ma con passione e sincera curiosità e un minimo di cultura umanistica con cui condividere idee lontane dagli stereotipi che ci affogano.
    Per cambiare prospettiva e rasserenare una settimana lavorativa pesante mi faccio trasportare dalla magia delicata di Sachiko Kashiwaba, La città incantata al di là delle nebbie. Il romanzo ha ispirato il meraviglioso film animato di Miyazaki “La città incantata” Orso d’oro e Oscar.
    Non esistono libri per bambini e libri per vecchi, libri impegnati o libri leggeri, libri giusti o sbagliati, esistono solo i libri che aprono Mondi, tutti gli altri sono trastulli che presto si dimenticano 🙂
    @ tutti buon weekend !

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  22. Avatar camilla
    camilla

    @ cri cri. Logica e sentimento non vanno mai d’accordo. Ma cerca di essere superpartes per un attimo. .Nessuno , meno che meno Scarpa, da giudizi sul valore di Narrazioni di grandissimo successo ( addirittura tre film d’autore). Ma un documento contro Erdogan o la brexit, ha un valore politico e morale. Se e’ firmato da qualcuno che non esiste legalmente non esiste nemmeno il valore morale e materiale della “firma” . Un atto pubblico non firmato con documento di identità non può essere accettato. Tutto qui . Né travi né pagliuzze . Un imbroglio fatto magari in buona fede. E ora basta e’. elementare. Senza neppure sfiorare i talenti e il diritto all’anonimato. Un documento pubblico o non si firma o si usa il proprio nome autentico.

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  23. Avatar camilla
    camilla

    @ Edita Lara. ah si., si certi libri giapponesi per bambini sono capolavori come Alice o I viaggi di Gulliver ecc. Incantevole la storia della città incantata. Con quel fascino e quella grazia giapponese, veramente unica e affascinante. Come i Manga , adatti a ogni età e capaci di dare un ordine estetico sbalorditivo che subito si impone quasi come un’ arte ineffabile e non confrontabile con altre forme di cartoni animati
    per bambini occidentali. Belli ach’ essi ma meno originali , meno sapienti. E si rimane incantati. ciò carissima. cam

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  24. Avatar Dani

    @Edita sono d’accordo, non ci sono confini. Il fascino di certe letture per l’infanzia resta intatto e ci parla sempre, a ogni età. Io mi sono riletta Gianburrasca a 30 anni e mi vedo Miyazaki con mio figlio quando posso, splendido, un po’ decadente..un maestro assoluto. Poi diciamolo, tutti noi siamo un po’ “infanti” in cerca di meraviglioso no?

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  25. Avatar carloesse
    carloesse

    Finito anche io LE RAGAZZE di Emma Cine: devo dire che seppure l’ho trovato trascinante, e interessante per gli argomenti trattati (senza cadere nel pulp) che ruotano attorno alla estrema fragilità dell’adolescenza femminile (ma naturalmente non è che i maschi siano più solidi, solo la nascondono spesso dietro una falsa spavalderia), ed all’attrattiva che anche il male può esercitare su di essa, pur di permettere di sentirsi parte di un gruppo, nel quale trovare un’accettazione della propria individualità, anche conformandosi a regole dettate da altri che non siano quelle di una società che sembra respingere, e che crea immensi vuoti (affettivi, sociali, etici e morali) laddove ci si aspetterebbero sostegno ed aiuto ad affrontare un vita adulta e consapevole, a costruire una identità nella quale potersi accettare e riconoscere.

    Disintegrazione e integrazione in qualcosa di alternativo. Qualsiasi esso sia.
    E questo, più della strage di Bel-air, a cui la vicenda narrata chiaramente si ispira facendo da pesante e incancellabile sfondo alla vita di Evie Boyd, la protagonista del romanzo, che non vi partecipò forse solo per caso, è il succo del romanzo.

    Ma non sono le pagine nelle quali Evie ricorda e ricostruisce la storia della sua affiliazione alla comunità di Russell/Charles Manson (la parte più estesa del libro) quelle che più ho apprezzato, ma quelle ambientate nei nostri anni, dove una Evie più matura si trova di fronte un’altra adolescente inquieta. Quei timidi e goffi tentativi di stabilire un ponte generazionale tra due donne, forse bloccato dalla consapevolezza di un destino tutto femminile al perdurare della fragilità anche nell’età adulta che la società maschilista sembra imporre (in fondo cos’è la madre di Evie, patetica perenne adolescente “New Age” lasciata dal marito e in continua spasmodica ricerca di colmare i propri “vuoti” con altre figure maschili senza curarsi della figlia, cosa sono le altre ragazze della setta, trascinate dal loro capo ad adorarlo fino al punto di compiere il massacro in suo nome e per suo conto, e Tamar, la nuova amichetta di papà?).

    Il tutto è narrato con un ritmo serrato e una prosa sorprendentemente ricercata ed elegante.
    Eppure vi ho trovato qualcosa di falso, di insincero. Un uso delle frasi, degli aggettivi, delle metafore, in cerca costante di originalità, di volere a tutti costi sorprendere anche quando non è necessario, secondo una ricetta oggi largamente in uso nella letteratura statunitense.
    Una nota stridula, stonata, che suona tanto di artificiosità e che alla fine mi lascia perplesso. Il tema della fragilità adolescenziale in fondo è stato già trattato da tantissimi altri romanzi, alcuni realmente dei capolavori imperituri. Ma LE RAGAZZE un domani sarà considerato accanto a questi?
    Non lo credo. Per carità, si fa leggere e lo leggi come un treno. Ma poche sono le pagine veramente memorabili, e forse il tutto è destinato a cadere presto nel dimenticatoio.

    Forse ha ragione Baricco che lo ha (forse fin troppo ferocemente) stroncato, anche se molti scrittori e scrittrici (Murgia tra tutte) lo hanno invece lodato con la sua giovane autrice esordiente.

    E così, questa volta, non mi trovo in sintonia neanche con il commento di Domenico Fina …

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  26. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina
    Cristina, fai bene a chiamarmi, ieri sera volevo postare un commento per dichiarare un clamoroso insuccesso con un film da te consigliato (se pur con una chiosa che forse non avrei dovuto ignorare): si tratta de “Il figlio”, ma poi ho detto lasciamo stare, se si accorgono di sprecare il loro latino per una che non sa apprezzare, non mi consigliano più niente e ho desistito, ma come vedi sono onesta (a voler essere onesti fino in fondo, confesso proprio tutto: 10 minuti di visione poi ho spento solo perché non avevo la pistola per fare la roulette russa da sola, con tutte le pallottole in canna).

    Di romanzi non parlo perché ho in ballo cose grosse, anzi, cose “dense”, sarebbe corretto dire, visto che non sono romanzi lunghi, sono pregnanti.

    Ciao a tutti,
    Mari

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  27. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Carloesse, sono d’accordo sul rilievo che la parte in cui Evie adulta, essendo la più interessante, andava magari approfondita, ma non sono d’accordo affatto d’accordo col giudizio di Baricco poiché il talento di Emma Cline non è finto o artificioso e comunque stiamo parlando di una donna che ha scritto il libro a 24 anni e su una esordiente dall’indubbio talento non si può andare pesanti senza essere circostanziati, poiché ha tutto il tempo e le possibilità di migliorare, semmai si possono esprimere delle riserve e dei rilievi, ma Baricco non lo fa, stronca senza appello, e questo secondo è un grosso errore, da recensore quasi capriccioso. Ciao e buona serata.

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  28. Avatar carloesse
    carloesse

    E infatti anche col mio “forse fin troppo ferocemente” riferito a Baricco, volevo intendere proprio questo. Se Emma Cline ha del vero talento, o è un fuoco di paglia lo vedremo in futuro, anche con i suoi prossimi lavori.
    Diamole tempo…
    Ciao
    😉

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  29. Avatar camilla
    camilla

    @ Sto leggendo il romanzo LADIVINE della splendida scrittrice in lingua francese Marie NDiaye.metà Senegalese e metà francese autrice anche del famoso libro in tre parti, eccezionale premiato a suo tempo con il premio Goncourt TRE DONNE FORTI. Sono circa a metà ma la scrittura e la complessità interiore dei personaggi non presterebbe il fianco neppure al
    miglior gruppo ( si lavora in gruppo in America
    per le sceneggiature TV) appunto di sceneggiatori che cambiano l’acqua in vino. purche il “prodotto” sia confezionato comme il faut. Misterioso. drammatico dolente e poetico fin’ora e’ davvero una goduria. Ciao a tutti.
    Marie ND iaye. LADIVINE. Ed Giunti buona serata. Cam
    originalissimo si fa leggere con appassionata partecipazione e emozione. Sono solo a metà ma spero che prima o poi qualcuno di voi possa leggere questa scrittrice speciale. Marian con la sua personalità di lettrice solitaria e autonoma sarebbe una giudicante perfetta.

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  30. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Ennore
    mi sorprende la tua sensazione sulla trascuratezza degli storici nei confronti della battaglia di Lepanto. Nei testi che ho avuto modo di vedere viene osannata come baluardo contro la diffusione dell’Islam, vittoria dei cristiani, svolta storica.
    Mi dici quali storici la trascurano?
    Della storia moderna l’unico mio grande amore è il ‘500.

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  31. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    finalmente sono riuscita a vedermi nel blog.
    Ho anche capito che il problema “autoemarginazione di Jezabel dal blog” si verifica con un pc (grosso, grigio antracite, pesante), mentre con l’altro (smilzo, bianco, leggerissimo) nessun problema!!!!
    Misteri della tecnologia.
    Buona giornata.

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  32. Avatar ennore

    @ Jezabel,
    non mi sono riferito agli storici, perché so che se volessi informarmi sulla battaglia di Lepanto, troverei decine di libri, alcuni dei quali ho anche letto, fermo restando che qualche studioso, ad esempio Alessandro Barbero, sostiene che in realtà in quella battaglia non ci furono né vinti, né vincitori, riferendosi probabilmente a ciò che avvenne negli anni successivi, come la cessione di Cipro ai turchi, da parte di Venezia. Io mi riferivo ai testi scolastici, ma può essere che data la mia lontananza temporale dai tempi della scuola, il mio sia un ricordo sbiadito, nel tal caso chiedo venia. Nel mio post, avrei voluto anche “profetizzare”, che il giorno 7 ottobre, non ci sarebbe stato alcun riferimento a Lepanto…non ho visto molta televisione ieri, ma mi pare si sia parlato dell’assoluzione del sindaco Marino e delle mutande verdi di Cota…
    Oggi in Italia, l’unica rievocazione storica della battaglia di Lepanto, che io sappia, si svolge a Marino, in provincia di Roma, con la festa della “ La Battaglia dell’uva”.

    @ Cristina,
    ti aspetto a Genova per il caffè, e se vorrai dirmi che ti paio troppo ingenuo, ti ringrazierò del complimento, anche se, credimi, non meritato. Lo ritengo un complimento, perché l’ingenuità, è una virtù e a volte un difetto, che spesso appartiene alla gioventù, periodo dal quale sono uscito un milione di anni fa…Se ti riferivi al fatto che io ritenga che Giorgia, sia Giorgia, lo ribadisco e non perché sono totalmente sicuro sia veramente così, ma perché chiunque sia Giorgia, in quel momento si esprime attraverso quello pseudonimo. Diciamo che nel caso fosse davvero uno pseudonimo, si tratterebbe di una sorta di schizofrenia sana e consapevole e per me divertente, de gustibus…

    @Camilla, Editalara,
    a seguito dei vostri post, ho letto l’articolo di Tiziano Scarpa…concordo su tutto.

    Un saluto

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  33. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Ennore
    mi riferivo proprio ai testi scolastici che sono scritti da storici più o meno impegnati nella ricerca storiografica.
    Però guarderò meglio. Io insegno storia antica e mi fermo al Sacro Romano Impero, però ho diversi testi.
    Su twitter comunque era passata sulla mia bacheca (si chiama così?) è passata l’info “anniversario di”. Ma io naturalmente seguo news di storia, non so se a livello divulgativo si sia mosso qualcosa!
    Bye

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  34. Avatar wwayne

    @Ennore: Io ho saputo dell’assoluzione di Marino per puro caso, soltanto perché stamani ho comprato Il fatto quotidiano. Nell’articolo si diceva che la sentenza è senza dubbio motivo di imbarazzo per il PD: i piddini avevano usato proprio il pretesto degli scontrini per dare un calcio nel sedere a Marino, e adesso che lui da quella vicenda ne è uscito pulito loro non sanno come giustificare il fatto di avergli tolto Roma fregandosene bellamente del voto degli elettori. I quali ovviamente si sono vendicati gettandosi tra le braccia della Raggi.
    L’editoriale di Travaglio ricordava che Marino era stato defenestrato anche perché, a detta del PD, “si è esaurito il rapporto di fiducia tra il sindaco e i cittadini”: ma, come diceva giustamente lo stesso Travaglio, la fiducia non è oggettivamente misurabile, quindi chi stabilisce se in una città c’è o meno fiducia nei confronti del primo cittadino? Puoi stabilirlo con un sondaggio, forse, ma anche quelli non sono pienamente affidabili. E poi, se il calo di consensi fosse una ragione sufficiente per togliere il tappeto da sotto ai piedi ad un sindaco, allora rimarrebbero vacanti le fasce tricolori di mezza Italia…
    Dopo aver letto quell’articolo rimango dell’idea che l’operato di Marino sia stato pessimo, e che togliergli la poltrona sia stata la decisione migliore, anche se non la più rispettosa del voto degli elettori; tuttavia, adesso è chiaro che la motivazione ufficiale della sua cacciata non sta più in piedi. E oltre alla motivazione non mi è piaciuto neanche il modo: se vuoi sfrattare un sindaco devi rispettare delle procedure ideate a tutela della nostra democrazia, non va bene fregarsene altamente e fare tutto “al buio dello studio di un notaio” (cit. da Travaglio).

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  35. Avatar ennore

    @ Jezabel,
    grazie dell’attenzione, ma non è necessario che tu perda tempo dietro le mie chiacchiere, sono solo un rompiscatole e mi piace polemizzare…però il libro di Louis de Wohl è veramente ben scritto e se ti piace quel periodo storico, potrei consigliarti la serie di romanzi della Saga di Niccolò di Dorothy Dunnet. Potresti provare con il primo “L’apprendista delle fiandre” credo potrebbe veramente piacerti.
    Con un copia/incolla ti invio lo strillo di copertina:
    “Fiandre 1459. E’ iniziata un’epoca d’oro in Europa. Le industrie e i commerci fioriscono, e Bruges, che ospita imprese di tutte le bandiere, è un caleidoscopio di gente d’ogni risma: nobili e borghesi, mercanti e mercenari, artigiani e spie. Sono tempi propizi per i giovani decisi a far fortuna e Claes – o Nicolas, o Niccolo -, apprendista tintore di oscuri natali, è uno di loro. Il giovane si mescola all’umanità sulla quale vuole emergere, gareggiando in astuzia con i mercanti e in spregiudicatezza con i mercenari e le spie. Dalla sua ha la bellezza, l’intelligenza, il potere di toccare il cuore delle donne e soprattutto il fuoco inestinguibile dell’ambizione. Gli intrighi, i misfatti le imprese, i viaggi e gli amori del giovane apprendista si susseguono mentre l’Europa attraversa uno dei momenti storici di maggior fermento: il mondo sta cambiando e Niccolò vuole essere in prima fila…”
    Ciao

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  36. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Ennore
    penso che quanto a rompiscatolismo mi difendo…fondiamo il partito!
    Il libro sembra attraente, ma io ho un problema con i romanzi storici: comincio a cercare il pelo nell’uovo! E così spesso li lascio perché “questo non corrisponde, questo non era vero…etc”
    Ci provo, però, promesso.
    Intanto penso a quale romanzo mi è piaciuto e ve lo passo.
    Finito di correggere una verifica di italiano. Tutto sommato ci sono soltanto 7 insufficienti su 24. Almeno non sono stata a casa invano ‘sto week end impegnato in lavori scolastici e cambio di stagione (IO ODIO I LAVORI DOMESTICI!!!!!!!)
    😦 😦

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  37. Avatar camilla
    camilla

    @jez. io odio i lavori domestci i romanzi storici non li odio ma LaStoria non ha a che fare con i romanzi sia pure a sfondo storico.Gia’ sappiamo bene che anche i trattati e i saggi storici spesso sono in contrasto tra loro e gli stessi storici discutono costantemente tra loro.Cert romanzi a sfondo storico sono magnifici e il grande scrittore/trice a volte ci regala veri capolavori …letterari. Non sul romanzo si puo’ cercare LA STORIA ma si puo’ godere …del connubio perfetto. Spesso pero’ i cosiddetti romanzi storici sono delle vere speculazioni di scrittori a corto di idee. Sto dicendo una cosa ovvia ma mi e’ venuto di dirla.

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  38. Avatar Cristina
    Cristina

    vi leggo di sfuggita da Milano….con un inizio di sciatica(grrrrrrr).
    a volte da maggiore distanza anche questo glob (globb?? BLOG) rimpicciolisce e mi sembra vagamente buffo.
    Non offendetevi, anzi, è una nota simpatica, ci sono dentro anche io, ma ho letto di fila Lepanto, la STORIA, le ragazze, i caffè, le piccole polemiche, i giapponesi, la scuola Mariangela-e-i-film-che non-le-piacciono, la densità .., insomma…..

    a presto

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  39. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    romanzi storici piaciuti : IL CALICE DI VANDEA D. Du Maurier, BALLATA SPAGNOLA L. Feutchwanger
    Ho bei ricordi anche se li ho letti 1000 anni fa. Certo poi (riprendendo la riflessione di Camilla sulla Storia) qualcosa di storico c’è sempre. Un polpettone come VIA COL VENTO o IL BUIO OLTRE LA SIEPE, MICHELE STROGOFF o NOTRE DAME DE PARIS qualcosa sulla storia te la dicono.
    Spesso ti inducono ad andare a rivedere informazioni o ad approfondire concetti e situazioni.
    Quanto alla Storia e ai suoi manuali, cara Camilla, solo lo storicismo si è azzardato a sostenere che la storia deve essere costruita su fatti certi e verificati. Le altre correnti per tutto il Novecento parlano di rapporto ermeneutico coi fatti.
    INTERPRETIAMO !
    Buona domenica! Io torno a lavorare aiutata dal clima schifidus!

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  40. Avatar camilla
    camilla

    @jezz. Sono d’accordo su tutto
    E’ che non so esprimermi bene come te. Da s. agostno con un salto acrobatico a tutti i classici giu’ fino a Zola, a Proust, a Novalis,a Mann, ogni opera lettetaria ci racconta anche la Storia. E che dire di Tolstoi. Imoltre credo che si possa riferirsi solo a cicli storici piu’ che alla Storia. per es. STORIA DI AMORE E DI TENEBRA di Amos Oz . E non ne posso piu’.Ecco perche’ i romanzi storici sono un ossimoro. Sono solo confuse chiacchiere da bar/caffe’ , apunto le mie da
    domenica mattina. Un altro csffe’ e ….avete letto il signor Copenicus di Jhon Banvillr del 2015?? Ciao

    Primo Levi

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  41. Avatar ennore

    @Jezabel,
    concordo in pieno con quanto hai scritto molto bene e aggiungo: non dobbiamo confondere la biografia o il resoconto storico, con il romanzo. In fin dei conti, IL cacciatore di aquiloni, Parlami di battaglie, di re…, Molto forte incredibilmente vicino e infiniti altri, hanno come sfondo un fatto storico, certo in epoche diverse, ma la storia si fa giorno per giorno e ieri è già storia ( Le ragazze, è un romanzo storico?). Quindi trovo difficile e anche non giusto, creare una categoria specifica per il “romanzo storico” o per altri generi…
    Questo per dire che in letteratura, come in ogni ambito, non si dovrebbero avere idee preconcette. Intendiamoci Camilla, non intendo affatto dire che tu abbia idee preconcette, il mio è un discorso generale.

    A questo proposito, mi piace riportare un post di Editalara:

    …Non esistono libri per bambini e libri per vecchi, libri impegnati o libri leggeri, libri giusti o sbagliati, esistono solo i libri che aprono Mondi…

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  42. Avatar giorgia
    giorgia

    @wwayne ciao,
    è dal mese di maggio che volevo scriverti una cosa e direi che ho tardato abbastanza, ma in fondo non cambia nulla.

    Dunque, nel numero di Repubblica del 12 Maggio 2016 si legge che è stato pubblicato uno studio su Nature, suppongo dello stesso mese, cui ha contribuito anche il CNR, condotto su 300.000 (trecentomila!) persone, tra cui anche 10000 italiani, da cui si evince che il Dna influisce per il 20% sul successo negli studi. Il restante 80% è riferibile ai genitori, ma in quanto educatori e non trasmettitori di materiale genetico, ed alla scuola, nonchè all’ambiente. Ben 74 frammenti del genoma influiscono quindi sul rendimento scolastico. e non solo 3 come si riteneva nel 2013.

    L’articolo è molto lungo e dettagliato ed io mi fermo qui perchè ritengo che ti sia facile rintracciarlo. Solo voglio aggiungere la storia di Sir Paul Nurse, genetista inglese, vincitore del Nobel nel 2001. Si chiedeva perchè i suoi fratelli avessero abbandonato la scuola a 15 anni, mentre lui aveva vinto il Nobel. Venne così a scoprire di essere figlio di sua sorella e di un padre sconosciuto.

    Insomma questa ricerca viene a suffragare quello che tu hai sempre sostenuto ed io, silenziosamente, con te.

    Stavolta non credo di potere essere attaccata, dato che non c’entro niente ma mi limito a riferire!!!

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  43. Avatar wwayne

    @Giorgia: Cara alleata e compagna di mille battaglie, quello che mi hai scritto mi conferma ciò che in cuor mio ho sempre saputo, ovvero che l’educazione ricevuta in famiglia influisce enormemente sullo sviluppo della persona. E infatti lo scellerato aumento delle separazioni non può non aver avuto effetti devastanti sulle persone e quindi sulla società intera, checché ne dicano coloro secondo i quali famiglia tradizionale e famiglia sfasciata pari sono. Che poi sono gli stessi secondo i quali i bambini provenienti dall’una e dall’altra realtà hanno le medesime chances di crescere felici ed equilibrati (sì, certo, come no…). Proprio una settimana fa anche papa Francesco, il cui valore come pensatore va riconosciuto a prescindere dalle convinzioni religiose, ha giustamente tuonato contro questa nefasta concezione (fonte: http://www.corriere.it/esteri/16_ottobre_02/famiglia-papa-francesco-attacca-teoria-gender-92569dd0-8829-11e6-bf16-41bc56635276.shtml).
    Mi fa piacere che tu abbia scelto di schierarti al mio fianco anche nella battaglia a difesa della famiglia tradizionale, che porto avanti da tempo qui e in altre sedi. Ti ringrazio per questa tua coraggiosa scelta. Dio è dalla nostra parte, e il suo vicario in terra anche.

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  44. Avatar Giorgia
    Giorgia

    Ti devo deludere caro Wwayne, non sono credente.
    Ma sono una brava persona lo stesso
    E ti voglio bene

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  45. Avatar wwayne

    @Giorgia: Dio ti protegge lo stesso, perché difendendo la famiglia tradizionale operi in sua vece. Sai che anche una mia carissima amica è atea convinta? Tra l’altro la cosa non ha mai causato contrasti tra di noi: entrambi abbiamo l’accortezza di evitare l’argomento quando ci incontriamo.

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  46. Avatar Giorgia
    Giorgia

    Ma soprattutto volevo sottolineare l’importanza della componente genetica sulla capacitá di apprendimento.
    In parole povere, le ”capre”, ahimé,esistono

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  47. Avatar claudio
    claudio

    Wayne sei proprio un bigotto, che c’entra la famiglia tradizionale e quella sfasciata con l’educazione delle persone…..padre e madre separati e non, hanno gli stessi comportamenti indipendentemente dallo stato di famiglia….se sono educati e corretti daranno un educazione di quel tipo ai figli se non lo sono cresceranno delle capre ma,ripeto,indipendentemente dal loro legame….una brava madre(padre) educherà senz’altro in maniera civile i figli famiglia sfasciata o non…..poi lascia stare il papa e la religione che non hanno mai portato nulla di buono alla famiglia anzi hanno peggiorato sempre le cose….sti grandi educatori pedofili che ci sono e che non sono mai stati allontanati dalle gerarchie ecclesiastiche dovrebbero spiegarti di che tipo di persone stiamo parlando….

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  48. Avatar wwayne

    @Claudio: Non ho detto che i genitori separati sono incapaci di dare una buona educazione ai loro figli. Ho detto che, se i due genitori non sono uniti e in armonia tra di loro, ci sono meno chances che i loro figli crescano felici ed equilibrati. Tuttavia, hai ragione nel dire che la felicità e l’equilibrio sono una cosa, l’educazione un’altra: io posso essere educatissimo, ma totalmente privo di felicità e di equilibrio. Di conseguenza, è vero che avrei dovuto tenere separate le due questioni.
    Riguardo alla degenerazione di parte della Chiesa, è impensabile che in un organismo così vasto non ci siano delle mele marce. E che queste mele marce non ne trovino delle altre disposte a proteggerle, quando non a premiarle. Ma Papa Francesco è palesemente estraneo a tutte queste brutture, e quindi è sbagliato fargliene una colpa.

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