I libri più belli, letti nel 2016

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti). La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016. Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno. Anche nel…

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L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del New York Times, pagine opinioni, del 16 marzo 2014

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti).
La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016.

Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno.

Anche nel 2015 questo post è stato di gran lunga il più frequentato e il più fecondo: un flusso quotidiano di pensieri da parte di decine di lettori. Una valanga preziosa di idee e consigli e sconsigli.

Ribadisco infine che fra le regole -fondamentali- di questo gioco c’è il rispetto per gli altri.

Quindi, il confronto civile viene molto apprezzato, l’insulto invece no.

Ringrazio da ora chi continuerà a donarci questo tesoro di letture con tanto affetto, partecipazione, precisione e ricchezza culturale.

Abbracci

 

Commenti

3.202 risposte a “I libri più belli, letti nel 2016”

  1. Avatar rosamavi
    rosamavi

    @Camilla, magari cerchiamo di essere all’ingresso di Barnes alle 14.45?

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  2. Avatar Cristina
    Cristina

    ehi voi ragazze! per cercarvi a Mantova fischiettate qualcosa tipo nel blu dipinto di blu…se no avrete bisogno del radar per trovarvi. E’ bionda…la Cam ( indizio fondamentaaaal).

    psssrt..Ho un nuovo pc e una nuova tastiera. Spero di fare meno errori di prima…

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  3. Avatar Cristina
    Cristina

    Urca, vedo solo ora. Ha detto: una qualunque ex bellona?????? io l’ho vista solo in foto, ma giuro, è BELLISSIMA ( e assai chic)

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  4. Avatar camilla
    camilla

    @ Cristinaaaaaa. Sei dolcissima.Purtroppo sono gli occhi dell’amore . Oppure mi prendi per il mulo.ciao domattina mi devo alzare all’alba per trovare il nostro solito parcheggio all’ombra. Baci
    @alle ragazze brune. Bene dav. a Barnes. Certo ho voglia di mettere il telefono. E cosa puo mai succedere se non qualche telefonata brutta. Ecco il n. Ditemi se avete letto questo messaggio. 3404162153 !!!!saro’ una indomita!

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  5. Avatar Cristina
    Cristina

    scervellata…ahahah

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  6. Avatar editalara
    editalara

    @Cam grande! Oltre che bellissima e chic !! A domani! 😉

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  7. Avatar Laura
    Laura

    “Avventure della ragazza cattiva” sono d’accordo con Cristina e’ un libro feroce..puo’ un amore non corrisposto durare una vita? restare fedeli, innamorati di una donna che appare, scompare a suo piacimento, che ritorna da te solo quando e’ nei guai? Quasi quasi si e’ d’accordo con l’amica Elena che ritiene Ricardo un “babbeo” per la sua ossessione ,che insulta la nina mala, dicendole che e’ stata la rovina del nino buono ma alla fine non si riesce odiarla, io ho provato quasi pena per Lei che per tutta la vita ha inseguito ricchezza ma non ha mai trovato amore ..molto interessante seguire di pari passo la storia politica del Peru’, una delle tante Nazioni dove i momenti di democrazia si alternavano a dittature nell’indifferenza (voluta) di tutti.
    Felice giornata alle ” Ragazze di Mantova”

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  8. Avatar Cristina
    Cristina

    e adesso Giorgia deve fare le addizioni… o poveraccia!

    Ciao Laura.
    Se vuoi leggere un altro libro di questo scrittore strano e multiforme ti consiglio LA zia Julia e lo scribacchino – l’ho letto una quindicina di anni fa, ma ricordo bene che è davvero un libro molto divertente, almeno fino a un certo punto, e …ti fa girare la testa ,dopo – perchè tutto si scompone e si sovrappone e si confonde.
    Geniale a suo modo, Vargas Llosa, grande scompaginatore di carte e giocatore, qui al suo massimo. Libro memorabile.

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  9. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Sono d’accordo con Cristina, La zia Julia e lo scribacchino è il libro di Vargas Llosa che ho preferito, il suo più ispirato, autentico; Avventure della ragazza cattiva non ha la stessa originalità, talvolta sembra un testo scritto con un fare anonimo, internazionale, nei pensieri espressi, nelle città, nei viaggi, nei tira e molla tra i due protagonisti.

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  10. Avatar Cristina
    Cristina

    sono due cose diverse, caro Domenico.
    La Ragazza cattiva è un ritratto di una follia, e di una catena. Secondo me è da leggere, ha una sua forza notevole.
    L’altro è quello che hai detto tu, e io più sopra.
    Lui scartabella nelle miserie del cuore e della testa in un suo modo obliquo, ironico spesso, a volte molto efficace.
    Del resto Vargas Llosa è stato ambasciatore, diplomatico, uomo del gran mondo ci stanno dentro il tono internazionale e i viaggi.

    chissaà SE LE RAGAZZE SI SONO INCONTRATE…

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  11. Avatar camilla
    camilla

    @ cri. Non ci siamo incontrate malgrado il numero rivelato.Io ho dovuto tornare a la maison subito dopo BARNES e le ragazze hanno chiamato che ero gia’ in viaggio vetso casa. All’evento di Barnes pero’ una bellissima donna simpatica e gentile che ci legge da anni mi ha riconosciuta dai nostri ultimi discorsi. Si chiama Anna e sa tutte le nostre vicende e si legge tutti i libri e e’ stato davvero una incredibile piccola storia di affetto e simpatia.ci siamo salutate come due vecchie amiche e siamo riuscite a dirci tante cose. Mi ha anche chiesti della nostra “antica amicizia” cara cristina e ho potuto confermare che c’e’ da una decina (!) di anni pur non essendoci mai incontrate fisicamente. Che grande piacere Ti saluto cara Anna scrivi ti prego che sei proprio dei nostri.Una bella sorpresa inattesa ed era strano ascoltarla: Ci legge sempre e sa tutto del nostro gruppo di sette o otto e forse molte altre dolcissime “Anne”. che si raccontano di libri e. …leggono i “”nostri”” libri e ci considerano amiche e amici.
    @ laura e domenico fina.Per me la grandezza di Vargas Llosa (oltre ai suoi storici romanzi tragici e I QUADERNI DI DON RIGOBERTO e la zia Giulia ecc.) nella nina mala ci rivela la capacita’ di un uomo di comprendere e prendersi cura senza calcoli moralistici di una ragazza piena di difficolta’ esistenziali che sbaglia, a costi terribili che la distruggono., sempre alla ricerca di “riscatto” e di infantili illusioni. Lui e’ un grande uomo, non giudica e cura meglio che puo’ antiche e nuove ferite di una piccola creatura fragile e malata di solitudine e vittima di una instabilita’ che viene da molto lontano.Il nino bueno e’ un miracolo di maschio superiore a ogni meschinita’ vendicativa.Magnifico libro con un protagonista maschile che non teme la sua capacita’ di generosa e infinita e tenera pietas verso una creatura eternamente infantile e “bisognosa”.Siamo abituati all’amore MATERNO come capace di tanto. Vargas l’ ha visto in un maschio. Perche’ Vargas e’ un grande. E scrittore.E perche’ amare senza giudicare e’ in miracolo.ciao a tutti cam
    ( che peccato non comprendere la vera grandezza)

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  12. Avatar Cristina
    Cristina

    Cam.. ma che bella storia. Lo sapevo, cioè lo sentivo, che vi sareste mancate. E chissà. forse è più divertente così.

    E così a Giorgia le toccherà aggiornare il pallottoliere, pallina dopo pallina si allunga la collanina…

    quindi ciao, in questa notte già 11 settembre ad Anna.
    Si le Torri, si. L’11 settembre di molti anni prima Salvador Allende faceva il suo discorso ,l’ultimo, prima di essere ammazzato dalla contra e dagli USA che la finanziavano.

    eccolo, io piango ancora

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  13. Avatar Dani

    @tutti buongiorno e buona domenica.
    @Camilla una Anna scriveva qualche anno fa. Era una libraia e raccontava belle cose. È la stessa persona?
    @Laura al libro di Domenico e Cristina aggiungerei IL SOGNO DEL CELTA di Vargas Llosa, sulla vita difficile di Roger Casement,diplomatico irlandese che visse in Congo e denunciò lo sfruttamento dei nativi che raccoglievano caucciù. Terribile! Fu accusato di essere una spia nazista ma sicuramente c’era di mezzo anche la sua omosessualità e ucciso. Merita sai!
    @Cristina, buffo anch’io Giorgia l’immaginavo col pallottoliere. Mi hai anticipata di poco

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  14. Avatar Dani

    Scusate l’errore, spia per i tedeschi, ma non nazisti visto che era il 1916!!!

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  15. Avatar Cristina
    Cristina

    Devo rileggere Le avventure della ragazza cattiva, perchè nel mio ricordo, anche l’amore del nino bueno è una sorta di “perversione” al contrario, per dirla in breve. Una catena tossica, anche quella.
    Non mi ricordo di averlo interpretato come amore dilatato fino al materno che,comunque, non dovrebbe essere pertinente dentro un rapporto di coppia.

    CAM! ma era quella Anna, di tanti anni fa che era con noi sul vecchio Forum?? non credo vero?

    Dani, il pallottoliere ci accomuna. ahaha

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  16. Avatar camilla
    camilla

    @dani e cri Davvero inatteso e insperabile l’incontro di ieri con Anna. nella corte affollatissima e in attasa di Barnes Anna e io ci siamo scambiate con non tante parole (poco tempo tanta confusione) sentmenti di simpatia e oserei dire affettuosa…stima. Non so percio ‘ se sia libraia. So che mi e’ entrata immediatamente nel cuore e che mi ha sorpresa come un dono inatteso.
    su Vargas Losa ci sarebbe da parlare a lungo vista la vastita’ dei suoi scritti. A nni fa’ prima del Nobel avevo letto Vargas con lungo entusiasmo e metodo. Un grande comunque per questo la nina mala e’ particolarmente significativo. ciao a tutti.

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  17. Avatar Cristina
    Cristina

    metodo? Cam non finisci mai di sorprendermi!

    Ho appena sentito a Uomini e profeti Chandra Livia Candiani, una poetessa che, all’inizio nei primi minuti, per la voce vagamente infantile e anche per un certo stile spirituale, avevo scambiata per la mia amatissima Mariangela Gualtieri.

    Qualcuno conosce per caso Chandra Candiani? Vedo che va spesso a Festival e letture pubbliche.
    A me ha colpito un tono profondo, sommesso seppur potente. Voglio approfondire

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  18. Avatar Cristina
    Cristina

    Cam. ma vorrai dirci qualcosa di Julian Barnes spero!
    ( e anche le altre ragazze, raccontate raccontate..)

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  19. Avatar Adour

    Ciao Canaglie 😉

    Scusate se scrivo in fretta e per Non leggervi ancora

    Sono al Bar Gonzaga aspettando Edna O’Brian,grande donna e scrittrice tanto amata da Banville, sarà a piazza castello

    Cam, Ma ieri eri a vedere Barnes? :0
    Mi sembrava di averti vista insieme ad uno spilungone 😀
    Hai visto i calzini di Barnes 😉 ohhh Damn english Man ;)))

    Cerco Simonetta, La porto sempre nel cuore
    Se qualcuno di voi c’è, ci cercheremo forse senza incontrarci. Sono il più bello tra i lettori 😀

    PS: Cam Leggi L’ultimo Enard incantevole, ha vinto pure il premio Goncourt una garanzia

    Un sorriso a tutti 🙂

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  20. Avatar Dani

    @Anna, chiunque tu sia, libraia o no, palesati. Ti aspettiamo.
    @Adour, canaglia sei tu che non scrivi più. T’ho fatto pure la rima. Insommma non si fa, sparire così. Proprio non va bene. Ora pavoneggiati pure a Mantova poi quando torni al sud ogni tanto fai capolino. A bientot senza il circonflesso

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  21. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    @Camilla, tu ci vedi un uomo generoso e non giudicante, ci si potrebbe vedere un uomo innamorato, semplicemente, incapace di ritrarsi da quell’amore ossessivo, o una perversione al contrario secondo Cristina. Sia come sia io Avventure della ragazza cattiva l’ho letto come un libro non originale, che si muove per cliché, lei nevrotica e capricciosa all’eccesso, lui l’uomo colto, cosmopolita che si imbatte in ogni angoletto del mondo sempre nella stessa donna. Non c’è la ricerca e l’estro felice che aveva in Zia Julia. Il tema di Vargas Llosa è vecchissimo, mi viene in mente Senilità di Svevo, in cui il protagonista subisce le stesse umilianti figuracce, eppure c’è un abisso tra i due libri. Il protagonista di Svevo è un uomo davvero indifeso, vulnerabile, credibile perché è un personaggio originale, autenticamente uscito da Svevo, il protagonista di Vargas Llosa è una sorta di uomo internazionale contemporaneo che potrebbe essere ritrovato in Franzen, DeLillo, McEwan, Houellebecq.

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  22. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    Ogni anno mi dico che devo andare a Mantova, ma poi… le prealpi mi avvolgono.
    Quest’anno poi è stato un rientro rallentato.
    Oggi passeggiatissima sui sentieri intorno a casa mia che salgono parecchio. Ho incontrato solo un uomo con il cane e la nostra considerazione è stata : ma non c’è nessuno con una giornata così strepitosa e una natura che brilla e scintilla?
    Forse si crede che l’attività fisica sia solo iscriversi ad un corso in palestra.
    Sono orientata sui classici che mi attendono sul davanzale Tobino, Pontiggia, quale sarà il prescelto?
    Chi di loro si assumerà la responsabilità di distogliermi dalle pulizie domenicali?
    Non hanno l’aria di sentirsi molto in colpa…
    Buona domenica.

    PS Che carina la vicenda Anna / Cam!

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  23. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti
    Tolto qualche pezzo saggistico di Corrado Augias, nessun libro scritto da un personaggio televisivo mi aveva mai tanto favorevolmente colpita come quello che ho terminato ieri sera: vi dico, bello, commovente, ben scritto, insomma, più che consigliabile:

    • Concita De Gregorio, “Mi sa che fuori è primavera”, Feltrinelli, 2015

    Se ho capito bene la scrittrice ha dato voce all’esperienza di una madre le cui bambine sono sparite nel nulla. Diciamo che devo ancora finire di leggere, on line, la genesi e tutte le informazioni sul libro, ma per quello c’ è sempre tempo; il mio commento a caldo è più che positivo: non avrei mai immaginato che Concita De Gregorio, che pur stimavo giornalista televisiva molto preparata e seria, sapesse scrivere in questo modo.

    Ciao,
    Mari

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  24. Avatar rosamavi
    rosamavi

    @adour, magari ci siamo incrociati…io appena salita sul treno, Edita e Maria Teresa sono al Teatro Bibiena, vuoi scrivere loro su FB?
    I nostri incontri molto interessanti, e Lella Costa è un mito!
    Ciao!

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  25. Avatar camilla
    camilla

    @ Adour Oui mon cheri, ero da Barnes con uno spilungone ,non ho visto i calzini di B . ma ho visto quando mi e’ passato davanti per gli autografi, il retro dei suoi pantaloni . O erano di 4 taglie in piu’ o erano assai sformati sul botton oppure possiede un botton esagerato rispetto alla sua longilinea elegante figura.Ohh damn englisch man!

    Non potro’ vedere il piu’ bello tra i
    lettori.Accidenti Adour potevi farti vivo ieri.
    Sempre tua cam
    Sto leggendo lo splendente Enard.
    Sono strafelice di averti sentito.
    IO ho visto Simonetta Bitasi aggirarsi indaffarata in un abito in stile etruscheggiante. Non ho voluto disturbarla.
    Buonissimo incontro con la Edna O.
    Io sono a Trento oggi percio’

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  26. Avatar editalara
    editalara

    @Adour chi si risente!! Noi ora siamo in zona piazza Sordello, ci trovi di certo.. le più belle girovaghe del festival! Ah ah 😉

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  27. Avatar camilla
    camilla

    @ domenicofina sai domenico io sono una che legge.I lettori, si sa, si mettono al lavoro assieme allo scrittore e si danno da fare. Io ho amato la nina mala e il nino bueno, li amero’ sempre e la mia storia dei due amanti ormai e’ la mia.Capisco cosa intendi dire ma, come nella nostra vita, nessuno puo’ cambiarla. Nulla di piu’lontano da Svevo il nino bueno e’ rimasto dentro di se’ anche il ragazzo povero adolescente ammaliato da una ragazza e non l’ ha potuta
    dimenticara mai.Nulla unisce di piu’ di un passato difficile vissuto nell’adolescenza. Il modello maschile del nino bueno creato da Vargas non risponde e non assomiglia a nessun omuncolo degli scrittori che nomini nella loro conformistica mascolinita’ Il nino non e’ vittima mai di una maliarda seduttrice e’ un fedele
    amico della sua prima giovinezza.e.non teme affatto di essere considerato un comune babbeo o un pervertito solo perche’ aiuta la sua povera ragazza cattiva anche quando ogni traccia del grande primo amore e’ sparita. Nessun conformismo ne’ analisi letteraria convincera il nino di Vargas di essere uno schiavo d’amore. E
    neppure una lettrice che lo conosce tanto bene da non volerlo confondere con nessun altro
    . Un uomo fuori da ogni schema. Io per rs. ne conosco uno vivo che se ne frega del giudizio
    altrui e non abbandona a se stessa una creatura ” fuori” di regola. In fondo siamo alla Bovary senza un Charles melenso . Ricordo anche il fulgido esempio di un grande uomo come Stoner criticato con motivazioni simili a quelle verso el nino bueno. Non si e’ abituati a uomini diversi dal solito. Mette in crisi il sistema. ciao e grazie cam

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  28. Avatar Cristina
    Cristina

    mah tante letture diverse – e tutte legittime – di uno stesso libro! che bello, no??

    Comunque Cam,
    certo che ci sono uomini diversi dal solito. Io ne conosco diversi nella vita vera. Interessanti, di solito dei “perdenti” per mitezza .
    Ma non è detto che per questo siano migliori o migliorino il mondo. Sono solo così, incapaci di svincolarsi dalla loro bontà e dalla loro fedeltà passiva ( Stoner a me aveva irritato tantissimo, subisce e subisce e subisce, e cavolo, alza quella testa una santa volta! salva tua figlia almeno, e te stesso). Personaggi letterari ben scolpiti.

    Se si passa al giudizio umano allora, ogni giudizio vale,il tuo, che vede il bicchiere mezzo pieno, e il mio che lo vede magari mezzo vuoto.
    E certo non vorrai accusare me di invocare una qualche forma di mascolinità conformistica, spero

    Mari,
    Concita scrive molto bene, non solo è donna intelligente , e veramente vera e bella, ma sa scrivere. con delicatezza e immediatezza. Io avevo letto Così è la vita, e mi aveva molto colpita. Te lo consiglio davvero. Leggero’ questo che dici

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  29. Avatar Cristina
    Cristina

    Rosamavi, sai, la Lella è una di quelle donne che invecchiando riesce persino a migliorare la sua già straordinaria grazia , ironia e intelligenza. Gran donna, la mia amica Lella, avercene.

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  30. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Camilla, io intendevo esprimere un giudizio estetico, personale, sul libro; nel senso che mi sembra scritto in modo meno ispirato di suoi altri libri. Quanto ai personaggi ognuno si può sentire vicino o meno a un personaggio a prescindere dal giudizio complessivo sul libro. La Nina mala, ne conosco almeno due di donne simili, è un tipo di donna che a me non affascina per niente ma non biasimavo né lui né lei, ho trovato semplicemente poco complesso il libro, la storia, Parigi, le contestazioni, i due personaggi; tutto reso con troppi cliché, sovraccarico.

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  31. Avatar wwayne

    @Adour: Dato che siamo entrambi appassionati di musica, celebro il tuo ritorno con questa canzone, perfetta per questi ultimi scampoli d’Estate:
    https://www.youtube.com/watch?v=Ws6BB7vyvbI

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  32. Avatar camilla
    camilla

    @jezz con tutti questi incontri queste Mantova quest pareri discordanti mi ero dimenticata del tuo post dove nomini Mario Tobinoe/o Pontiggia.
    Per dirti che lo psichiatra di vecchia scuola Tobino era un antibasaglia. Difficile accettare le sue posizioni, ormai di tanti anni fa’, ma sempre stucchevoli e inccettabili verso “i suoi amatissimi pazzi” che amava molto in quanto tali.Magari lo sai gia’ e non lo ritieni importante, in quest caso nulla da dire ma se non conosci Tobino uomo e psichiatra allora forse non lo leggeresti. Come mai Tobino si legge ancora?ciao bella jez Io ho le mie fisse…scusa. cam

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  33. Avatar Cristina
    Cristina

    ah Pontiggia! di certo!
    Tobino? ha detto tutto la Cam. uomo fuori tempo, credo anche i libri.

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  34. Avatar Cristina
    Cristina

    ma poi Tobino un classico? mmmhhh non credo

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  35. Avatar editalara
    editalara

    @Cristina, come hai ragione su Lella Costa! l’Abbiamo ascoltata per più di un?ora totalmente rapite dal suo carisma, la sua ironia, la sua intelligenza e la sua particolare e fantastica voce! davvero avercene..
    ciao a tutti
    ps. incredibile e surreale ascoltare anche Tullio Avoledo, un uomo fuori dal comune, umanissimo ed “extraterrestre” allo stesso tempo, uno spasso!

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  36. Avatar camilla
    camilla

    @ domenicofina molto interessata dai tuoi post su LA STANZA DI AMELIA di Simona Rondolini, io che leggo pochissimi romanzi di esordienti italiani, mi sono procurata il libro di Eliot ed.che pubblica cose interessanti( ricordate i magnifici romanzi di Paul Torday, prematuramente morto un paio di anni fa’)?Nel pomeriggio mi sono messa a leggere La stanza di Amelia piena di aspettative . Ma mi sono bloccata ben presto.Ancora una volta il piccolo e asfittico squarcio di famiglia. Ci sono tutti gli ingredienti dei soliti film italiani peggiori. cattiverie , incomprensioni e cucina , padelle sfrigolanti, marmellata di cotogne “dolce” ma poca ma venuta bene, piccole bassezze tra parenti (serpenti? innoqui)sesso in ciabatte e chiesa e preti e ” lapidi”.Insomma non riesco a leggerlo sto libro. E’ ben vero come dice sempre cristina che “de gustibus non disputandum est” ma si parlava poco prima di Vargas Losa e di un romanzo che parte dal piu’ remoto paesino peruviano, e si va a una Parigi che ricorda il primo
    Hemingway a un Giappone pieno di sadici pericolosi (e’ un romanzo bellezza diceva…)non c’e’ neanche una padella ne’ un prete ne’ un quaderno segreto o ricette di cucina. Non sono entita’ paragonabili. E come nel cinema italiano medio c’ e’ un odore stantio di chiuso.E’probabile che io non capisca niente. e pazienza. ciaociao cam

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  37. Avatar wwayne

    Ho appena finito di leggere il libro di Joyce Carol Oates di cui vi parlavo tempo fa (Due o tre cose che avrei dovuto dirti…). Come avrete intuito dal fatto che ci ho messo moltissimo a finirlo, non mi ha fatto impazzire; tuttavia, mi sono identificato moltissimo con le vicende narrate. Viene infatti presentata una situazione che è l’incubo di qualsiasi professore: l’accusa di aver molestato una sua alunna.
    Ciò che rendeva la situazione ancora più insopportabile era che l’accusa era totalmente infondata: era l’alunna che si era perdutamente innamorata del professore, e per compiacerlo gli aveva regalato un quadro di Kandinskij (rubato al padre) per il suo compleanno.
    Ovviamente il padre se ne accorge, ed essendo uno di quei genitori terribili per cui i propri figli sono sempre innocenti tenta di far crocifiggere il professore: il suo ragionamento è che, se sua figlia è arrivata a tanto per compiacerlo, sicuramente i due non avevano un normale rapporto studente – docente, e quindi lui deve averla per forza sedotta.
    Poi salta fuori che poco prima del fattaccio la ragazza aveva avuto un colloquio nello studio del professore, e che nel corso di questo colloquio lui le aveva messo una mano sulla sua: questo perché lei si era messa a piangere raccontando di un grave lutto che l’aveva colpita, e lui aveva voluto consolarla così.
    Il padre della ragazzina non aspettava altro: se i due si sono incontrati da soli, hanno parlato di argomenti strettamente privati e il professore l’ha anche toccata a quel modo, questo conferma la sua teoria per cui non c’era la dovuta distanza tra alunno e docente.
    Il preside è uno di quei presidi terribili (tipici delle scuole private) per cui i genitori hanno sempre ragione, e quindi sospende il professore pur di compiacere il potentissimo padre della ragazza.
    Gli alunni si rendono conto che tutta la faccenda è stata gonfiata all’inverosimile, e quindi insorgono a difesa del professore: basterà? Non ve lo dico, altrimenti vi svelo il finale del libro.
    Della vicenda in sé invece che ne pensate? Il docente è effettivamente una vittima innocente, oppure pur non avendo sedotto nessuno si è comportato comunque in modo inopportuno, e quindi se l’è andata a cercare? Come avrete capito, io propendo per la prima ipotesi.

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  38. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Boh, che devo dire, forse siamo due lettori piuttosto diversi, io non cerco a priori nessuna storia, non sono attratto maggiormente dalle storie di vite dimesse di provincia o da quelle in cui si esprime una vita più animata, brillante, ambientata in città, io seguo principalmente lo stile dell’autore, la sua capcità di suscitarmi emozioni che non riscontro in altri libri. Simona Rondolini secondo me ci riesce poiché la sua non è una semplice storia vista e rivista di attriti tra madre e figlia, o di bassezze da film di seconda serie. Affatto. È la storia di tre vite, madre, figlia e nipote che non hanno superficialmente niente in comune, la madre è tutta apparentemente remissiva ma cova i suoi desideri dentro, la figlia è l’esatto contrario, disinvolta, egoista, avventuriera. Il nipote che cresce in quell’ambiente ha molte difficoltà ma riesce diversamente dalle altre due a trovare una sua strada, equilibrata. Le corrispondenze tra i personaggi sono sottili, sotterranee. Peraltro non so fino a che pagina hai letto, ma i capitoli fra loro sono molto diversi poiché non c’è solo vita di provincia e sensi di colpa o gruppi di preghiera, sono capitoli molti diversi a seconda se si tratti della madre o della figlia o del nipote, c’è molta attenzione nella costruzione di tre personaggi. Non so come sei riuscita a vederci la vicinanza con i peggiori film italiani. Io ci ho visto addirittura Amy e Isabelle di Elizabeth Strout, ambientato da noi.

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  39. Avatar Cristina
    Cristina

    allora, dunque, ma CAAAAMMM!
    E’ sempre il come che importa, mai il cosa. Minestrine e zuppe e stracci bagnati e camicie da notte sporche di macchie di pipi’ ci sono in Ernaux, eppure quello è un grande libro e grande letteratura. e tutto il pulire e lo spazzare di Emerenc??

    Non so nulla di Rondolini, ma se puzza di chiuso sarà solo per il come, chè il cosa è sempre e solo un pretesto, quasi una crosticina.. Per cui è vero che ci sono trame avvincenti, ma è sempre la scrittura che le sostiene se no si sgonfiano come un soufflé,

    Figurati, quando mi narrano una trama per filo e per segno io sbadiglio, mi annoia moltissimo!

    A me sa di chiuso molta letteraturta americana, nella sua provincia bigotta e senza radici, nelle sue miserie spaesate, nelle sue figurette di così minimo spessore…figurati.

    E poi è vero che dico “de gustibus” ma hai visto quante letture diverse si danno dello stesso libro… anche se, sono certa, in fondo in fondo, ognuno di noi è affezionato/a ai propri , di gusti, e quelli degli altri/delle altre , si, però, ma insomma… bof,bif, baf

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  40. Avatar camilla
    camilla

    @ domenico fina Hai ragione , ho letto pochi capitoli e tutto il mio discorso era un tantino(?) prevenuto e ero rimasta male dal tuo giudizio (legittimo) su un libro che amo molto. E poi ognuno ha le sue esigenze e le sue sensibilita’. Certo e’ che le cose che scrivi sono sempre estremamente interessanti. E poi non ero in vena oggi per leggere. Capita di non essere in grado di concentrarsi con la necessaria attenzione. Continuerò a fare tesoro dei tuoi consigli. ciao cam

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  41. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Camilla e Cristina, fra l’altro sono riuscito ad avere la email di Simona Rondolini e le ho scritto che avevo molto apprezzato i suoi due libri. Poi ci siamo scambiati i nomi degli autori contemporanei che preferiamo, e sapete quale scrittrice ammira particolarmente Simona Rondolini? proprio Annie Ernaux, che a me finora non era piaciuta (ma ho letto solo Gli anni). Per dire che il mondo dei libri e dei gusti è smisurato, e per fortuna. Le piacciono anche Alice Munro, Robert Walser, Salinger, degli italiani Michele Mari e Filippo Tuena. Ciao

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  42. Avatar camilla
    camilla

    @domenicofina. e’ necessario(lo sarebbe per tutti)leggere prima IL POSTO poi LALTRA FIGLIA e imperdibile. L’ONTA. questi tre capola vori credo che riguardino tutti. Credo anche che Ernaux abbia influenzato e influenzimolti scrittori /trici contemporanei.
    @ cri già ma sono l
    pesi da sopportare non simboli di felicità e di fascino.(i lavori sporchi intendo ) e poi Emerenc e’ unica , e’ mistica, non è la casalinga più o meno desperada.E’ una icona impareggiabile. E poi e’ lAutore che conta. Vermer può dipingere tutto e il pittore della domenica…no.

    @ conoscere personalmente anche solo per scritti un autore credo che tolga un po’ di senso critico.A me e’ successo con diversi autori. Scatta una “predilezione”. credo. cam

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  43. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Conoscere un autore attraverso una email non è conoscere, l’ho fatto solo perché di Simona Rondolini non esistono interviste, post sui social, dichiarazioni, articoli, recensioni. Insomma niente. Ho scritto due anni fa un lungo articolo (sul primo libro della Rondolini) che inviai a una rivista online (minimaetmoralia) e me lo pubblicarono. Ero solo curioso di sapere i suoi autori. Fine. Non è che ci scriviamo 😀
    Quanto a l’Amalia del libro non è né casalinga disperata, né repressa, anzi è anche piuttosto cinica e scaltra, è che la vita non le è andata come voleva ma non ne fa un dramma. È un libro stoico.

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  44. Avatar Cristina
    Cristina

    A proposito di conoiscere.
    Io ho conosciuto anni fa di persona Michela Murgia dopo una presentazione di Accabadora e mi sono innamorata della sua acuminata intelligenza. della sua parlata così capace e sicura e della sua ironia sempre più che giusta.
    Di lei mi piace tutto, ma proprio tutto, un po’ meno i libri, l’ultimo in particolare. Insomma, non sto messa benissimo. Oppure si?

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  45. Avatar Cristina
    Cristina

    Non posso pensare che GLI ANNI, libro profondo e ricco, di memoria e ri-costruzione. non sia piaciuto a Domenico Fina.
    Forse sei troppo giovane? Ripeto, è un libro che può leggere e apprezzare solo chi ha minimo 50 anni.
    o non sei donna e non lo capisci (non provoco, c’è molto di donnesco in questo libro) ?
    E’ un libro-mondo, un diario minimo-massimo delle adolescenze del dopoguerra,una miniera di riflessioni su come siamo stati e poi diventati, un summa domestica pop dell’europa del sud .

    Mah, vedi, Ernaux divide. Con la sua misura, la sua sobrietà sottile e asciutta, divide. ehhh.

    Invece io Michele Mari, un lo reggo ( proprio mi irrita).. strano pattern formano gli autori cari a Rondolini…ma siamo fatti così, tutti noi che leggiamo, vaghi, svagati e divaganti

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  46. Avatar Laura
    Laura

    @wwayne
    E’ molto difficile dare un giudizio senza aver letto il libro, dal tuo scritto direi che si’ anch’io sarei per la prima ipotesi.
    Per quanto riguarda i “genitori terribili che danno sempre ragione ai figli” e’ la pura e semplice realta’ di tutti i giorni, e non si tratta di letteratura, ma di vita reale, anche quando si e’ difronte a delitti orrendi,si cerca sempre di minimizzare, di ridurre la portata del gesto del proprio figlio, e’ difficile ammettere la propria mancanza, sconfitta come genitore.
    Per quanto riguarda il Preside, ti posso assicurare che tale atteggiamento non e’ tipico solo delle scuole private, ma avviene anche in quelle pubbliche (perlomeno da noi).

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  47. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Gli anni proverò a rileggerlo (promesso), ma non credo sia questione di età (ho 47 anni, non sono un ragazzino), per mia propensione o indole o chiamatela come vi pare, non trovo congeniali i libri che mettono a confronto generazioni. Quelli in cui il lato sociologizzante prevale. Gli anni mi era sembrato un libro ammiccante di quelli in cui il lettore non può che non rispecchiarsi.
    Preferisco i libri in cui ci si concentra sull’uomo (Coetzee ad esempio) il fine è quello, non l’educazione di provincia o i rapporti familiari. Lo stesso libro della Rondolini se avessi minimamente avvertito una morale o teoria vaga l’avrei abbandonato. Così come ho fatto con il libro che ha vinto lo Strega, La scuola cattolica di Albinati. Ma la Rondolini non mira a mostrare la provincia asfittica o i familiari o la religione o le tradizioni o l’educazione rigida che hanno segnato le vite dei personaggi, si concentra sui personaggi e basta. L’ambientazione è importante ma non è il fine.

    Mari non piace neppure a me. Rondolini si riferiva più che altro ad un suo libro di poesie, Cento poesie d’amore a Ladyhawke. Ciao 🙂

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  48. Avatar wwayne

    @Laura: Ti ringrazio per aver risposto alla mia domanda. Quale che sia la nostra idea sul comportamento del professore, resta il fatto che quel romanzo mi ha fatto riflettere: di conseguenza, pur non essendo eccezionale, è sicuramente un buon libro.
    Hai perfettamente ragione sul fatto che tanti genitori non ammettono di avere un figlio “sbagliato”, e il motivo è proprio quello che hai detto tu: la prendono sul personale, pensano che se le cose stanno così la colpa dev’essere per forza loro. Ragionamento stupido, perché alla formazione di un essere umano concorre non soltanto l’educazione ricevuta, ma anche l’indole, sulla quale i genitori non hanno alcun controllo.
    A me è capitato un caso così quando insegnavo in Liguria, con la madre di un ragazzo del liceo: hai presente quei genitori che hanno il figlio gay e non l’accettano? Ecco, lei aveva un figlio discolo e non l’accettava. Negava l’evidenza anche a se stessa, e come il padre del romanzo cercava sempre di spostare la colpa dal figlio al professore. Con l’unico risultato di farci imbufalire ancora di più, ma a lei non importava: l’unica cosa che le interessava era uscire dai colloqui con i professori mantenendo intatta la convinzione di avere un fior di figliolo.
    Riguardo ai presidi, quello della mia scuola ligure era eccezionale, perché in caso di conflitti tra docenti e genitori stava sempre dalla nostra parte: agiva così perché sapeva che dandoci torto ci avrebbe delegittimati, sapeva che era come darci in pasto ai lupi.
    Io e lui ci siamo sentiti la settimana scorsa, e abbiamo concordato di non rinnovare il contratto: dato che ho superato il concorso docenti 2016, anche se mi avesse confermato sarebbe stato comunque costretto a sostituirmi presto, e quindi tanto valeva farlo subito.
    Adesso sono in attesa che mi diano una cattedra nella scuola pubblica: spero di trovare un altro preside come lui, e soprattutto spero che mi diano una scuola superiore anziché una media. Le scuole medie a livello didattico sono la fiera della banalità: a causa della giovane età dei ragazzi, è impossibile affrontare gli argomenti in tutta la loro complessità, e quindi devi limitarti a dare ai tuoi alunni la famosa “vaga idea.” Per un perfezionista come me, insegnare ad un livello così superficiale è tremendamente frustrante.
    Naturalmente non ho dubbi sul fatto che mi toccherà proprio una scuola media, perché da quando ho passato il concorso mi è piombata sul capo una sfiga dietro l’altra (un evidente contrappasso).

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  49. Avatar claudio
    claudio

    Volevo consigliare un libro che ho appena finito di leggere: Due uomini buoni di Perez-Reverte. Il libro racconta di due accademici spagnoli incaricati di acquistare l’Encyclopedie di Diderot e D’Alembert per arricchire il parco libri dell’Accademia Spagnola. La storia si svolge negli anni precedenti la Rivoluzione Francese e il libro è pieno di filosofia illuministica oltre che dell’avventura dei due nel tragitto tra Madrid e Parigi e ritorno.Come sempre lo scrittore spagnolo scrive in maniera perfetta e scorrevole.Riporta nel libro ad ogni inizio capitolo le ricerche effettuate per studiare i percorsi le mode e i salotti. Comunque per chi ama il secolo dei lumi è un libro imperdibile.Bella anche la storia piena di intrighi.
    Insieme a Marias lo scrittore è quanto di meglio ci offre la letteratura spagnola.

    Ciao,Claudio

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