I libri più belli, letti nel 2016

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti). La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016. Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno. Anche nel…

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L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del New York Times, pagine opinioni, del 16 marzo 2014

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti).
La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016.

Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno.

Anche nel 2015 questo post è stato di gran lunga il più frequentato e il più fecondo: un flusso quotidiano di pensieri da parte di decine di lettori. Una valanga preziosa di idee e consigli e sconsigli.

Ribadisco infine che fra le regole -fondamentali- di questo gioco c’è il rispetto per gli altri.

Quindi, il confronto civile viene molto apprezzato, l’insulto invece no.

Ringrazio da ora chi continuerà a donarci questo tesoro di letture con tanto affetto, partecipazione, precisione e ricchezza culturale.

Abbracci

 

Commenti

3.202 risposte a “I libri più belli, letti nel 2016”

  1. Avatar cristina
    cristina

    Vatgas Llosa è stato sempre consigliato da Camilla, se ben ricodo. Gran bel libro.Feroce.

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  2. Avatar wwayne

    @Camilla: Ti avevo già chiesto di non tornare sulla questione degli studenti cui ho assegnato il debito per motivi disciplinari: sia perché non hai gli strumenti per giudicare la questione, sia perché ho già ampiamente motivato quella decisione, e quindi tornarci sopra può dar luogo solo a discussioni sterili.
    Riguardo alle mie convinzioni, non le definirei né vaghe né prive di solide basi, dal momento che mi preoccupo sempre di argomentarle, e anche con molta cura.
    Mi preme precisare inoltre che io accordo la mia simpatia non soltanto a chi mi sostiene, ma anche a chi me ne dice di ogni: Cristina è l’esempio più lampante, ma te ne potrei fare altri. E soprattutto, cosa c’è di male nell’apprezzare chi è rispettoso della mia persona?
    Detto questo, anch’io ho il massimo interesse (e provo il massimo affetto) per la tua persona, e conservo tali sentimenti positivi anche quando ci troviamo a combattere su fronti opposti. E’ questo il bello dell’amicizia: si continua a volersi bene anche quando si discute, anche nei momenti di crisi nerissima.

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  3. Avatar Polissena
    Polissena

    Ciao Wwayne, ciao Falco, ciao Laura, sono stata lontana dal gruppo per tanto tempo, ma sono stata avvertita che ancora qualcuno mi ricordava. Mi sono letta non so quanti post e mi sono quasi messa in paro

    Mi devo difendere? Ma certo che non sono Giorgia, come vi è venuto in mente. Certo che leggendola a volte mi sono divertita e forse non solo io.

    Ebbene sì, RIPARARE I VIVENTI, l’avevo consigliato io che l’avevo amato molto. Credo che sia l’ultima cosa che ho scritto.
    Ed era mia anche la recensione delle AVVENTURE DELLA RAGAZZA CATTIVA; da qualche parte quel post ci sarà ancora. Non ricordo che cosa avevo scritto, ma ricordo e ripercorro perfettamente quell’amore assurdo, totale, inutile, non ricambiato che mi ha riportato alla mente (non ditemi che esagero) quell’altro amore altrettanto assurdo di Swann per Odette, una donna “che neanche gli piaceva” e quello di Philip in SCHIAVO D’AMORE (pessimo titolo) di Somerset Maugham, per l’insignificante e perfida Odette.

    Io non mi ricordo, ma ditemi se nella letteratura ci siano state altrettante donne pazze d’amore per uomini insignificanti, egoisti e meschini.

    Nel frattempo ho letto moltissime altre cose, alcune degne di essere consigliate

    Per ora vi regalo una poesia di una poetessa cilena, Martha Garrido Rivera, che penso vi piacerà come è piaciuta a me.

    Non innamorarti di una donna che legge,
    di una donna che sente troppo,
    di una donna che scrive,
    Non innamorarti di una donna colta
    maga, delirante, pazza.
    Non innamorarti di una donna che pensa,
    che sa di sapere ed inoltre è capace di volare,
    di una donna che ha fede in se stessa.
    Non innamorarti di una donna che ride o piange
    facendo l’amore, che sa convertire la sua carne in spirito
    ed ancora di meno di una donna che ami la poesia
    (sono le più pericolose), o di una donna
    capace di restare mezz’ora davanti ad un quadro
    e che non sappia vivere senza la musica.
    Non innamorarti di una donna intensa
    ludica, lucida, ribelle, irriverente
    che non ti capiti mai di innamorarti
    di una donna così,
    perchè quando ti innamori di una donna come questa
    che rimanga con te oppure no,
    che ti ami o no, da una donna così
    non si torna indietro,
    MAI

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  4. Avatar Polissena
    Polissena

    MI scuso, la donna di Philip di SCHIAVO D’AMORE si chiamava Mildred, naturalmente, ma a Roma fa molto caldo…

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  5. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    questo pomeriggio ho finito con la scuola; si ricomincia il 25 agosto.
    Adesso potrò dedicarmi alla lettura, ma ho lasciato altrove il mio LESSICO FAMIGLIARE.
    Uff!
    Sapete, provavo una certa antipatia per quest’opera sin dai tempi della scuola.
    Poi ho comprato uno stock di libri ad una persona in difficoltà, per dare una mano, senza troppo farlo pesare….
    Fra le tante cose c’era LESSICO F.
    Un libro semplice e profondo che di certo avete letto tutti; qualcuno più volte e molti anni fa.
    Ed io ? Ci ritrovo la mia famiglia, il padre soprattutto, ombroso e mutevole, amante delle passeggiate in montagna e pronto a scaricare tutti i suoi malumori sulla consorte un po’ svagata, un po’ colonna della casa, e a rimbrottare i figli come se avessero combinato chissà quali azioni disoneste.

    Quel ricostruire la Storia attraverso le frasi dei personaggi (delineati appena, eppure vividi, verissimi) che hanno popolato la vita della sua famiglia è geniale.
    Buona notte!
    PS Com’è che i classici pagano sempre?

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  6. Avatar carloesse
    carloesse

    Io non ho mai detto apertamente che Giorgia fosse Polissena, proprio perchè non ne ho avuto mai le prove, anche se confesso di averlo fortemente sospettato.
    Sono contento che lei lo smentisca apertamente, e mi pare con una certa fermezza.
    E le credo.
    Premesso questo, confermo che fosse stata lei stessa a consigliare per prima il libro di Vargas Llosa, lo ricordo bene ancora (anche se la memoria spesso mi difetta), e non comprendo la meraviglia di Camilla riguardo a ciò, per il solo fatto che Polissena sia una accanita lettrice di Murakami (anche io lo sono, del resto, e molto mi piace). Non mi risulta peraltro che sia una fanatica di letteratura “distopica”, e se anche lo fosse mi pare un genere che annovera tanti grandi capolavori, da H.G. Wells, a London, a Shields, a Orwell, a P.K. Dick, al Nabokov di “Invito per un’impiccagione”. Questo impedirebbe a un lettore con tale predilezione di apprezzare Vargas Llosa ?
    E’ vero, Polissena non mi è particolarmente simpatica, e molto probabilmente non lo sono neanche io a lei.
    Ma francamente non capisco.

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  7. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Jezabel

    Ti ringrazio di avere parlato di libri.

    Non sono d’accordo con la tua ultima affermazione, che i classici ripaghino sempre. Io ho recentemente avuto modo di rileggere “L’Idiota” di Dostojesky, ai tempi libro amatissimo: ho fatto molta fatica e in certi punti l’ho trovato quasi insopportabile, la mutevolezza emotiva dei personaggi, molto apprezzata qualche decennio fa, mi è parsa così esagerata e calcata da fare apparire i protagonisti quasi delle macchiette. Ti dico, è come se avessi perso un amico!

    Ciao,
    Mari

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  8. Avatar wwayne

    @Polissena: Trovare il tuo commento è stata una gioia immensa. Quando poi ho finito di leggerlo, ci ho trovato il solito, altissimo spessore culturale. Sei una delle punte di diamante di questo blog, lo pensavo già prima e adesso ne sono convinto ancora di più.

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  9. Avatar wwayne

    @Carloesse: Anch’io sono un grande fan dei romanzi distopici. Anzi, direi che la distopia e il post – apocalittico sono gli unici sottogeneri della fantascienza che apprezzo davvero. Nonostante ciò, la mia esperienza in merito agli autori da te citati è abbastanza risicata: l’unico autore che ho “esplorato” in lungo e in largo è Orwell, mentre degli altri ho una conoscenza decisamente più limitata.
    Più nel dettaglio, di H.G. Wells ho letto “L’isola del dottor Moreau” (che è uno dei miei romanzi preferiti in assoluto), di P.K. Dick ho letto “Tempo fuor di sesto”: altro grandissimo libro, che io lessi in una vecchissima edizione, avente ancora il vecchio titolo “L’uomo dei giochi a premio.” Shields chi è?

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  10. Avatar camilla
    camilla

    @polissena scusa se ho pensato che il romanzo di vargas llosa non fosse tra i tuoi preferiti.Qui c’e’ un uomo tollerante, sempre pronto a rimettere in salute la sua ragazza cattiva che se ne fugge…tuttavia, continuamente e non mi sembrava il tuo genere. non ce l’ho affatto con la letteratura distopica, ci mancherebbe.Moltissimi libri distopici sono tra i miei preferiti. ( del resto e’ passato un mucchio di tempo e certe reciproche imcomprensioni non hanno piu’ alcun senso. ben tornata. cam

    @jez che bello il tuo post sulla grande Natalia Ginsburg.Tutti i suoi libri sono molto belli, interessanti e speciali. Buone vacanze

    @ wwayne eppure c’e’ qualche cosa in te che mi stupisce e non mi dispiace affatto. Mi sono stufata di farti le prediche.Non lo faccio piu’. ciao
    ww, buone vacanze scolastiche anche a te.

    @ carloesse.francamente non capisco neanche io. In genere capisco pochino e a volte mi sbaglio.Porta pazienza. 😊

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  11. Avatar wwayne

    @Camilla: Forse ti stupirò, ma invece preferirei che tu continuassi a farmele. Prima di tutto perché, ogni volta che qualcuno mi fa un appunto, mi offre su un piatto d’argento l’occasione di indossare i guantoni e battermi con la furia di un toro scatenato (senza mai degenerare però nell’insulto); in secondo luogo perché, qui come nella vita reale, a me piace circondarmi non solo di persone che mi sostengono, ma anche e soprattutto di persone che hanno il coraggio e la franchezza di dirmi quando a loro giudizio sto commettendo uno sbaglio. Ricordo un proverbio siciliano che dice più o meno “Solo il vero amico ti dice quando hai la faccia sporca” (ti prego Jezabel, fornisci la versione precisa sia in italiano che in dialetto!) 🙂

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  12. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @WWayne
    Non saprei dirti.
    Ho sempre sentito dire, ma in vari modi, che solo tua mamma e tuo papà ti possono dire se ti devi lavare la faccia. Saggezza antica (e sostanziale diffidenza dell’isolano 🙂 )

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  13. Avatar wwayne

    @Jezabel: Grazie lo stesso! Tra l’altro, ti dirò che la tua è una delle poche regioni italiane che non ho mai visitato. Proprio il mese scorso ho colmato un’altra lacuna (il Piemonte), andando al mercato alimentare che si tiene ogni Mercoledì a Ceva: i miei colleghi me ne avevano parlato benissimo, e avevano ampiamente ragione. A quel mercato ho mangiato gli arancini più buoni della mia vita (ma probabilmente, dopo essere stato in Sicilia, avrò decisamente cambiato idea). 🙂

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  14. Avatar carloesse
    carloesse

    @wW
    Shiel (e non Shields come da me precedentemente indicato: un lapsus) è l’autore di “La nube purpurea” (1901), forse non propriamente un libro “distopico”, semmai uno dei primi esempi di romanzo “post-apocalittico”. Comunque un grande libro, visionario ed esageratamente decadente. Un capolavoro. Penso che sarebbe potuto essere un grandissimo soggetto per un film di Werner Herzog, con protagonista Klaus Kinski.
    La traduzione in italiano fra l’altro è del grandissimo JuanRodolfo Wilkock (La sinagoga degli Iconoclasti, Il libro dei mostri, …) un grande scrittore argentino amico di Borges, di Bjoi Casares, di Silvina Ocampo, divenuto poi un grande maestro di lingua italiana, e che meriterebbe di essere riscoperto.
    Comunque per maggiori informazioni:
    http://www.adelphi.it/libro/9788845900471

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  15. Avatar wwayne

    @Carloesse: Grazie! 🙂

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  16. Avatar cristina
    cristina

    Mariangela, è capitato anche a m di iprendre in mano libri molto amati e di trovarli insoppotabili. Ma da cosa dipenderà? potebbe forse dipendere anche dalla traduzione?

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  17. Avatar wwayne

    Sto leggendo “Quattro sberle benedette” di Andrea Vitali. Pochi mesi fa ho letto il mio primo libro di quest’autore, “La figlia del podestà”, e ne ero rimasto folgorato: per questo, quando ho visto quest’altro libro di Vitali in edicola, l’ho comprato senza esitazioni.
    Ho letto solo le prime 60 pagine, ma finora mi sta deludendo: digressioni non necessarie che appesantiscono il testo, un continuo (e anche qui non necessario) andare avanti e indietro nel tempo, e più in generale nessuna traccia della freschezza che caratterizzava “La figlia del podestà”.
    Ho spulciato la bibliografia di Vitali, e ho scoperto che non a caso tra i due libri sono passati quasi 10 anni, e addirittura una ventina di pubblicazioni: è quindi comprensibile che nel tragitto tra i due romanzi Vitali abbia smarrito lo smalto di un tempo.
    Comunque, non solo intendo arrivare alla fine di questo libro, ma voglio anche leggere il romanzo di Andrea Vitali di cui ho sentito più parlare: “Premiata ditta sorelle Ficcadenti.” Dopo aver letto questi 3 libri, tirerò le somme e valuterò se è il caso di proseguire con la sua bibliografia o dirgli addio.

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  18. Avatar editalara
    editalara

    @ciao a tutti, purtroppo fatico a leggere il blog ultimamente a causa della mole di lavoro; ho terminato “Amore senza fine” e mi riprometto di scriverci su due righe .
    Volevo solo esprimere il mio apprezzamento al post di @Carloesse sui romanzi cosiddetti distopici, ce ne sono di grandissimi che amo molto ( cito solo per es. “Ffahrenheit 451” di Bradbury se già non è stato fatto) ciò non mi impedisce di amare molto alcuni saggi di letteratura (Manguel, Eco, Calvino, Magris), alcuni classici sempre attualissimi, poesia, arte, fotografia, libri illustrati.
    buone letture!!

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  19. Avatar camilla
    camilla

    @ carloesse e domenicofina/ a proposito di libri distopici trovo che semplificare il sigificato di dis-topico ( non utopico) richiamando anche grandi romanzi come I VIAGGI DI GULLIVER di j.Swift o SERAPHITA di Balzac, o il grandissimo e dimenticato LA RIVOLTA DEGLI ANGELI del Nobel Anatole France (romanzo imperdibile) fino ad arrivare a NON LASCIARMI di kazuo Ishiguro (e centinaia di altri capolavori),definiti anche a- topici (v. Franco Rella nella sua prefazione a SERAPHITA)alcuni dei quali sono stati qui nominati, spesso definiti “fantascienza”, ecco penso che sarebbe interessante “fare un giro” tra l ibri ambientati in luoghi frutto dēlla fantasia e cioe’ “non luoghi” ( v..Marc Auget e Zigmut Bauman in campo filosofico e non letterario).Alcuni dizionari per Libro distopico riferiscono “luogo inesistente e spaventoso” tipo L’IMPOSSIBILITA’ DI UN’ISOLA di Huellebeq o LA STRADA di Mc Carthy,oppure “luogo inesistente” non spaventoso. Voi Che siete esperti Cosa ne dite? Grazie se vorrete dirmi Che ne pensate.

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  20. Avatar camilla
    camilla

    @ww. Certo Che passare dal Post apocalittico e/o distopico al gentile Andrea Vitali con i suoi piccoli peccatori della amena provincia italiana ce ne corre. E bravo ww certo sei anche eclettico il Che e’ una Bella virtu’. Dopo il Piemonte Dove andrai a mangiare qualcosa di buono?Forse Andrea Vitali ti puo’ ispirare. Ciaociao

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  21. Avatar wwayne

    @Camilla: Ti dirò che la regione di Vitali (la Lombardia) l’ho esplorata veramente poco. O meglio, sono stato diverse volte a Milano, ma soltanto come tappa intermedia tra un treno e l’altro, o come punto da cui prendere un aereo: l’unica località lombarda che ho realmente visitato è Mantova. E mi piacque molto, tra l’altro.
    In compenso, se voglio gustarmi qualcosa di buono posso anche restare in Liguria, dato che qua si mangia benissimo. E non soltanto nei ristoranti, ma anche nei bar e nelle gelaterie.
    Riguardo ai viaggi, al momento non ne ho in programma nessuno, perché sono preso da programmi più a breve scadenza: domani sera vado ad uno spettacolo di cabaret, il giorno dopo mi vedo a pranzo con un’amica di lunga data, forse Sabato sera vado a vedere un musical… insomma, i prossimi 3 giorni saranno di fuoco. E la cosa mi fa un enorme piacere: per un carattere iperattivo come il mio, un’agenda piena anche d’Estate è esattamente ciò che serve.

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  22. Avatar editalara
    editalara

    Cara @Cam, se hai tempo vai a vedere questo link https://innomineartis.wordpress.com/2014/09/16/da-1984-ad-hunger-games-levoluzione-del-genere-distopico/
    mi sembra ben scritto e chiaro 🙂

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  23. Avatar camilla
    camilla

    @ polissena ho riletto il tuo Post e ho capito meglio come mai dubitavo Che tu avessi consigliato la lettura della nigna mala.Di solito si consiglia un libro che e’ molto piaciuto. Tu parli di un amore assurdo tra el nigno bueno e la nigna mala e fai un assai azzardato paragone tra la storia d’amore ( una storia d’amore tra le piu’ celebri dēlla letteratura mondiale)di Swann e Odette.Una storia complicata e ricchissima di tutta la gamma dei sentimenti umani : la incolmabile differenza di appartenza culturale e di classe. un uomo arbitro di stile ed eleganza, estremamente raffinato e anche ricco e aristocratico e una ragazza povera, ignorante “educata” da madame Verdurin, oggi la chiamerebbero escort, eppure
    Swann la vede somigliante alla Sefora del Tintoretto e da allora vedra’ il viso dell’ amante
    trasformato, abbellito, nobīitato da quella somiglianza e si invaghira’ sempre di piu’ di una sua “invenzione”. Un amore di Swann e’ una delle parti imprescindibile nella RECHERCHE e non ammette banalizzazioni.Ed e’ certo che non e’ Swann una vittima della poveraccia Odette, neppure quando diventera’ Madame Swann. Impossibile citare Proust senza salire all’infinito nel mondo sbalorditivo della R.E cosi’ giudichi altre ” indegne amanti”con criteri del tutto impropri. La storia d’amore di Vargas non e’ meno complessa di quella di Proust.Percio’ quel tuo bon ton che giudica amori letterari col metro dei buoni e cattivi mi faceva pensare che il libro in questione non poteva essere di tuo gusto.
    Detto questo ho pensato male evidentemente. ciao

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  24. Avatar editalara
    editalara

    Ps. @Cam non parlerei di “non luogo” riferito al termine distopico, dus ( non trovo i caratteri greci scusa) è un suffisso peggiorativo che indica opposizione, difficoltà , dubbio, qualcosa di male che distrugge il significato buono delle parole ( cit. dizionario Rocci) , il luogo pur immaginato dallo scrittore per me esiste eccome! E nei buoni romanzi ti cattura e ti ci trascina dentro!

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  25. Avatar lauragi

    Che caso. Anche io sto leggendo il romanzo di Vargas Llosa di cui parlate e mi piace molto. Ma non ricordo di aver letto, in passato, commenti su questo blog. O forse sì…è solo che non ne ho consapevolezza.
    Ho poi appena concluso la lettura di un romanzo distopico. Si tratta di PER ULTIMO IL CUORE di Margaret Atwood. Racconta di una coppia che decide di sfuggire alla crisi economica rifugiandosi in una città dove a poco a poco perde ogni libertà. Non mi ha appassionata un granché per cui non lo consiglio. Invece ho recuperato con fatica il romanzo della Ernaux indicato da Camilla. Non è stato facile trovarlo perché l’autrice ha cambiato casa editrice. Dopo numerose ricerche ho optato tristemente per l’acquisto online, freddo e impersonale. Moglio meglio sarebbe stato scovarlo in una piccola libreria…
    Da ultimo raccolgo il consiglio di Cristina e cambio il mio nickname per distinguermi dalla frequentatrice omonima.

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  26. Avatar lauragi

    Uffa. Non si può correggere il commento…. molto meglio….ovviamente.

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  27. Avatar camilla
    camilla

    @editālara…grazie grazie cara edit ho letto con molto interesse il link.Sei stata molto gentile. Come si vede la questione e’ assai complessa e in divenire.Non sono del tutto sicura che queste definizioni siano davvero importanti.Se un libro e’ bello, interessante e diventa importante per chi lo ha letto e si sente “modificato” , capisce di piu’ vede piu’ chiaro ecc. le definizioni forse non sono impotanti.Tu cosa ne pensi? cam

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  28. Avatar editalara
    editalara

    @Cam concordo sicuramente con te! L’ho spesso sostenuto e grazie di averlo sottolineato!!
    @Laura avevo il libro della Atwood in lista..mi sa che lo metto in coda 🙂 ciao buona serata!

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  29. Avatar lauragi

    @wwayne Ho letto PREMIATA DITTA SORELLE FICCADENTI di Andrea Vitali e te lo consiglio come lettura rilassante. La protagonista della vicenda, la Giovenca, ne combina di tutti i colori. Da morire dal ridere….Anche se il finale è sciapo, la lettura è godibile, senza fatica e senza impegno.

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  30. Avatar wwayne

    @Lauragi: Ricordo che ai tempi dell’uscita divenne un vero e proprio caso editoriale, quindi immaginavo che fosse una perla. Il tuo commento non fa che confermarmelo. Grazie per avermi fatto sapere la tua opinione! 🙂

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  31. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Sono indietro nella lettura del blog: non sono riuscita ancora a leggere gli interventi di oggi.

    @Cristina @Tutti
    Come lettori cambiamo, quello che ci piaceva a sedici anni, non ci piace più oggi e ci rimaniamo male!

    Ho finito il libro “Atlante degli abiti smessi” di Elvira Seminara e posso dire che a me è piaciuto, non sarà un capolavoro, ma neppure da buttare via. Bello l’intreccio tra vita e abiti.

    Ciao a tutti,
    Mari

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  32. Avatar cristina
    cristina

    Cam ieri ha piovuto molto, oggi il sole brilla ,il cielo è terso, la tmperatura più gentile, e quindi si va al mare tutti puliti e vibranti come se il mondo fosse appena nato. Col libro di Gazdanov preso ieri alla Feltrinelli,
    E speriamo bbbbene

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  33. Avatar cristina
    cristina

    Mari. Certo che cambiamo, ciò che mi stupisce è che libri che mi sono molto piaciuti 10-15 anni fa, quando ero grande e oramai ben assestata nei gusti – a rileggerli ora mi dispiacciano se non che addirittura mi infastidiscono. Mi è capitato per LA LINGUA SALVATA di Canetti, col Maestro e Margherita, persino coi Dubliners…e con Alice Munro che adesso non mi piace più , o comunque molto meno di prima

    Analizzando le mie sensazioni, le sole cose che mi saltano in mente sono una mia maggiore sensibilità alla tematica ” circa il femminile” ( nel caso de La lingua salvaa l’orrendo rapporto simbiotico-dispotico con la madre ora mi pare insopportabilem e non solo patologico, ma anche furiosamente opprimente, cosa che la prima volta non mi era parsa così evidente), ma anche alla scrittura e all’equilibrio complessivo del testo.
    Anni fa forse davo più peso alla storia che non a come è scritta…In ogni caso sono certamente diventata più esigente, in generale direi.
    Sono ipotesi, tu ne hai altre?

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  34. Avatar camilla
    camilla

    @ cristina tremo all’idea che il buon Gazdanov Gajto ( Gajto Gajto un nome coccolissimo che non mi resta in mente) possa non piacerti.E non diro’ altro ma se non ti piacesse io piangerei per almeno in paio di minuti, invocando il tuo nome ” perche’ cri mia cara , perche’”, insomma spero di farla franca. BUON MARE.cam

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  35. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Cristina, su La lingua salvata ho un giudizio tiepido, è un testo autobiografico in tre volumi, scritto in modo preciso, elegante. Utile per ammirare l’esemplare scrittura rapida di Canetti. Ma non c’è l’acre furore che animava Canetti di Auto da fé (è una critica che gli mosse Magris, suo amico, e che Canetti prese malissimo). Non affiora in altre parole Canetti vero, autentico, preda di ossessioni, curiosità, profonda umanità ma anche paranoie. Leggi se ti capita le lettere intercorse tra Elias Canetti, suo fratello Georges e sua moglie Vera. (Lettere a Georges 1933-1959, Archinto editore). Grandi, dolenti e umanissime lettere di tre spiriti eccezionali. Illuminanti sulla vita dei Canetti.

    Su Alice Munro, lo sai, ho un’ammirazione sconfinata, peraltro il cuore dei suoi racconti non è la conflittualità con sua madre, che è uno dei temi ma non è IL TEMA, il cuore della sua opera è la possibilità che zampilla nella giornate normali, quelle in cui l’occasione fa l’uomo, non ladro, ma vivo. E Munro è maestra nello sciogliere l’enigma all’ultima riga, come nessun altro autore di racconti, per me.

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  36. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    In merito alla mutevolezza dei gusti dei lettori durante le varie età della vita, in effetti, io pensavo a momenti dell’esistenza più remoti rispetto a quindici anni fa, io mi riferivo ai libri letti durante l’adolescenza, proprio all’inizio della vita di un lettore.

    Se assumiamo la metafora della lettura vista come seme che cade e che dà frutto, dobbiamo ammettere che il terreno è ben diverso, l’humus è cambiato; inoltre, siamo più scafati, i trucchi degli scrittori li conosciamo meglio adesso che allora, almeno quelli, voglio dire, non così per quelli della vita.

    Grazie al GdL mi sono occupata di Jane Austen, diciamo che avrei dovuto leggere “Emma”, ma proprio non ci sono riuscita, ho abbandonato dopo una sessantina di pagine. Voi l’avete letta?

    Ciao,
    Mariangela

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  37. Avatar camilla
    camilla

    @mariangela — Certo che si , ho letto tutti i romanzi, non sono molti,di quella meravigliosa pioniera di nome Jean Austin.Se oggi possiamo ammirare curiosi e stupiti la magia di Alice Munro, e mi piace riportare le parole di domenicofina:”…il cuore della sua opera e’ la possibīita che zampilla nelle giornate normali…”
    e di altre magnifiche esperienze letterarie lo dobbiamo a Jean Austin che in un triste piccolo alloggio inglese, pochi metri e tanta solitudine, invento’ un intero universo di mirabolanti avventure.Se tu potessi leggere “LEZIONI DI LETTERATURA” di Nabocov ne saresti presa per mano e accompagnata in una splendida dimensione dove vedere le scintille senza le quali ogni libro e’ inerte. Buona notte marian.cam

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  38. Avatar editalara
    editalara

    @buongiorno amici di blog, sono talmente di nuovo scombussolata per gli avvenimenti di Nizza, talmente di nuovo angosciata..non so cosa dire o fare o pensare quasi..
    posto una bella frase di Terzani letta qualche anno fa su “Lettere contro la guerra” e cercherò di capire cosa e come spiegare a me stessa e alla mia bimba perchè il mondo a volte sembra un inferno.

    ““Ancor più di una coalizione contro il terrorismo, il mondo ha bisogno di una coalizione contro la povertà, una coalizione contro lo sfruttamento, contro l’intolleranza.”

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  39. Avatar cristina
    cristina

    grazie Edit. ma non avverrà, i potenti macinano chilometri verso altre destinazioni e strategie.
    la terza guerra mondiale a macchia di leopardo diceva Rai3 giorni fa. E’ così. e il fatto che l’Occidente sia coresponsabile ( altamente coresponsabile) di quanto è accaduto e sta accadendo non mi consola per niente.
    Sono solo piena di dolore e di spavento per l’umanità. Del resto è questo che vogliono, terrorizzarci, spingerci agli stremi, radicalizzare la nostra anima, e ci riusciranno, temo.

    Cam sto leggendo…mahh, strano libro queso Ritrovarsi a…

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  40. Avatar wwayne

    Il discorso sul radicalizzare la nostra anima lo faceva anche Cacciari ieri sera. Diceva che uno degli obiettivi del terrorismo è far dividere gli occidentali tra chi vuole comunque mantenere la pace e cercare un dialogo, e chi invece ragiona con la pancia e vuole tirar fuori la vecchia regola “Occhio per occhio e dente per dente.” Il massimo per i terroristi sarebbe, diceva Cacciari, se questo scontro tra fazioni si radicalizzasse fino a degenerare in una vera e propria guerra civile: a quel punto sì che i terroristi avrebbero la strada spianata.
    Credete davvero che l’Italia sia così lontana da una guerra civile? La fazione xenofoba conta su non pochi sostenitori, e il nostro paese ne ha avute tante di guerre civili: popolari e ottimati in epoca romana, guelfi e ghibellini in epoca medievale, partigiani e repubblichini meno di cent’anni fa. Ripeto, meno di cent’anni fa.

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  41. Avatar camilla
    camilla

    @editalara il mondo e’ gia’ ed e’ sempre stato un “inferno” per la grande maggioranza degli esser umani.Malgrado tutto ,su larga scala, troppo lentamente l’umanita’ va progredendo nel dare un minimo di importanza, almeno un minimo,alla vita dei singoli.Oceani di orrori in tempesta travolgono milioni e milioni di viventi nelle varie parti della Terra. I Paesi piu’ fortunati spesso non si accorgono della loro sorte piu’ fortunata e sono spesso convinti di stare all’inferno.L’umanita’puo’ salvarsi solo mettendo in pratica per es. le parole di Terziani che citi e della grande parte di virtuosi che lottano per questi immensi ma imprescindibili valori.E ognuno nel suo piccolo mondo puo’ contribuire al bene comune.Ogni individuo e’ responsabile e certo non basta imputare il male ai cosiddetti “potenti” che lo sono perche altri esser umani glielo permettono. un gesto di pietas fatto da ognuno vale molto e contribuisce al cammino dell’umanita’ verso la salvezza. Il terribile evento di Nizza ci terrorizza esoprattutto perche’ e’ vicino. Bisogna rragire contro la paura con tutte le forzee con tutte le possibilita ‘ soprattutto verso i bambini che sono sempre pronti a sognare e aperti alla gioia.un abbraccio cam

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  42. Avatar editalara
    editalara

    Cri, Cam, Wayne , tutti, niente esprime meglio il mio parere di una frase di un autore a cui sono particolarmente legata :

    “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
    Calvino

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  43. Avatar cristina
    cristina

    Sono certa che l’ottimismo della buona volontà del singolo – per quanto encomiabile – non basterà.
    O si inverte rotta, a livello planetario nel nosro mondo di consumi e benessere a danno di tre quarti del mondo povero e “non sviluppato” o non ci sarà altra sorte.
    Ieri sono andata in centro, ci sono i saldi, abiti e magliette a prezzi stracciatissimi. Da dove viene tutta questa roba a pochissimo prezzo? domandarselo è una parte della comprensione del problema, è inutile che continuiamo a nascondere la testa sotto la sabbia .

    La eventuale sconfitta di questo terrorismo disumano è e potrà essere solo politica, certamente non militare.
    E dico anche questo: o mettiamo le sorti nel mondo nell’educazione delle donne dei paesi poveri, cultura, istruzione, democrazia, o non se ne uscirà mai.

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  44. Avatar editalara
    editalara

    @Cristina condivido assolutamente, hai espresso anche il mio pensiero.

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  45. Avatar cristina
    cristina

    Si chiama guerra di liberazione dalla dittatura, anche l’uso delle parole è un bel segnale indicativo, Ma che parlo a fare.

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  46. Avatar camilla
    camilla

    @ editalara Calvino sono con lui.Certo tocca aognuno la grande responsabilita’di saper riconoscere cosa e’ imferno e cosa non lo e’.Ogni semplificazione che separa ideologicamente i colpevoli dda una parte e le vittime dall’altra e’un inutile, doloroso e tragico autoinganno. Spero di leggere qualcosa di grande e di bello. Tipo analgesico.

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  47. Avatar cristina
    cristina

    trovo questo e lo copio-incollo. Marco Ursano:
    “..
    Mi sento solo di dire, da uomo occidentale, da scrittore, che alla disumanità ognuno di noi può rispondere con l’umanità. All’ignoranza con la cultura e la conoscenza. All’intolleranza con la volontà di apertura. All’indifferenza con la comprensione. All’egoismo e l’isolamento con l’impegno civile. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può coltivare bellezza e gentilezza. Ci sono libri da leggere, persone da ascoltare, paesi da visitare. Tutti noi possiamo restare umani. E’ una scelta che nessuno può ancora portarci via. E’ poco, è molto? Non lo so. Sicuramente è qualcosa che ai cantori, agli urlatori della violenza e della sopraffazione non piace. Possiamo partire da qui.”

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  48. Avatar Jezabel
    Jezabel

    Gente, non c’è il tempo di riprendersi da una tragedia che già ce n’è un’altra in agguato.
    Casualmente, avendo temporaneamente lasciato LESSICO FAMIGLIARE, mi sono trovata in piena riflessione post torri gemelle con il libro SABATO di McEwan. Attualissime considerazioni, naturalmente (quando gli assegneranno il Nobeeeeel?)

    Sono in un vicolo adesso, tra antiche mura, piccioni che si mettono a nanna – non senza scaramucce e schermaglie con i rispettivi – e vedo il lago. (di Garda)
    In casa la connessione è lenta e così, complice il fresco, leggo le notizie e butto l’occhio sui vostri commenti.
    C’è una cosa che mi permette di estraniarmi dalle brutture di oggi e di ieri e di sperare se non nell’intima bontà dell’uomo (A. Frank), nella quale io non credo, almeno nella sua capacità di discernimento e di voglia di andare avanti: davanti a me, diretto al Castello, passa il mondo.
    Un’oretta qui davanti mi è bastata a sentire tutte le lingue, anche più di una nella stessa famiglia, grazie al cielo!
    Mescoliamoci, giriamo, ruotiamo su noi stessi per cambiare prospettiva.
    Un abbraccio a tutti voi.

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  49. Avatar lauragi

    E sì, parole sagge le vostre. Cambiare prospettiva e mettersi nei panni degli altri, essere disposti a fare sempre un passo indietro, magari pensando che basterebbe accontentarsi di avere ed essere tutti un po’ meno, perché abbiano e siano tutti qualcosa. Con buona pace di ognuno di noi.

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  50. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Camilla @tutti

    Camilla, non metto in dubbio che Jane Austen sia stata una pioniera, per i tempi in cui scriveva, dico solo che il uso libro proprio non mi è piaciuto perché non conosce né passione né sentimento. Chi di Jane Austen ha detto un gran bene è Virginia Woolf.

    Non ho retto il libro, ma ho apprezzato il film: bello e distaccato.

    Ciao
    Mariangela

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