I libri più belli, letti nel 2016

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti). La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016. Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno. Anche nel…

child-book
L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del New York Times, pagine opinioni, del 16 marzo 2014

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti).
La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016.

Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno.

Anche nel 2015 questo post è stato di gran lunga il più frequentato e il più fecondo: un flusso quotidiano di pensieri da parte di decine di lettori. Una valanga preziosa di idee e consigli e sconsigli.

Ribadisco infine che fra le regole -fondamentali- di questo gioco c’è il rispetto per gli altri.

Quindi, il confronto civile viene molto apprezzato, l’insulto invece no.

Ringrazio da ora chi continuerà a donarci questo tesoro di letture con tanto affetto, partecipazione, precisione e ricchezza culturale.

Abbracci

 

Commenti

3.202 risposte a “I libri più belli, letti nel 2016”

  1. Avatar cristina
    cristina

    Ah Laura,
    Michela Murgia dice sempre bene, e fa bene. Io la stimo e le voglio bene TANTISSIMO.
    Questo pezzetto che hai postato è su La Repubblica di oggi che si è beccata la critica per il suo titoletto meschineddo di ieri.

    Cara Cam, sono tentata di mollarlo Flaiano, perchè sta per far fuori qualcun altro. e un ne pozzo chiùùù.Pesante, un incubo deliante molto molto molto ben descritto.

    Mi sono presa una pausetta con MIA MADRE E ALTRE CATASTROFI delizioso libretto di Francesco Abate, sardo, amico di Michela Murgia. Un bignè godurioso ma non solo. Mi sono fatta un sacco di risate e sto pe finirlo. Dirò meglio…

    Poi passerò a Ernaux che è sempre precisa al millimeto, mai una sbavatura o una parola di troppo. Eppure pare una scrittura così semplice, in apparenza….

    CAM ho bisogno di te. Mi sono dimenticata il titolo di quel bel malloppone francese che ho letto l’anno scoso su tuo consiglio, anti ebri che si itrovano in un bar, scompigli e litigi e un ragazzino….Come si chiamava?

    "Mi piace"

  2. Avatar wwayne

    @Laura: Due giorni fa a Rai News commentavano la sconfitta di Fassino dicendo che lui aveva ben governato, e quindi votando Grillo i torinesi hanno espresso un voto di protesta non contro di lui, ma contro Renzi. Io ho pensato: “Ma possibile che dopo anni ancora tirino fuori sta storia del voto di protesta ogni volta che vince Grillo?”

    "Mi piace"

  3. Avatar laura

    @Cristina Anche a me piace molto Michela Murgia e la apprezzo sia scrittrice che come intellettuale.

    "Mi piace"

  4. Avatar laura

    @wwayne Il linguaggio della politica è troppo spesso ipocrita. E l’elettore a volte si ribella, accettando il rischio di essere rappresentato come ingenuo. E chi fa politica non può ignorare che a volte l’elettore non può fare a meno di votare così.

    "Mi piace"

  5. Avatar wwayne

    @Laura: Anch’io trovo che ci sia molta ipocrisia in questo continuo rispolverare la favoletta del voto di protesta. I politici di professione si nascondono dietro a questa formula vuota per minimizzare i successi di Grillo, per non ammettere (forse neanche a se stessi) che lui li ha battuti perché è stato più bravo, punto.
    E in effetti a Grillo devo riconoscergli anche questo, che è stato molto bravo e astuto: dopo il famoso scivolone dell’ “oltre Hitler” ha capito che più parlava più tarpava le ali al suo partito, e quindi è passato a fare il burattinaio da dietro le quinte. Altra grande astuzia è stata quella di presentare a Roma una candidata come la Raggi: una persona così sobria, elegante e misurata non poteva che mangiarsi la Meloni in un sol boccone. La leader di Fratelli d’Italia semplicemente scompariva nel confronto. Giachetti neanche lo cito, è un miracolato che è arrivato al ballottaggio soltanto perché gli è piombato sul capo l’endorsement di Berlusconi.

    "Mi piace"

  6. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @DomenicoFina
    Domenico, hai ragione, i libri non devono essere necessariamente allegri o tristi, devono secondo me riuscire a coinvolgerci, il libro di Janet Frame ci è riuscito a coinvolgermi, ma rimane il fatto che in certi momenti facciamo proprio fatica a reggere l’impatto della lettura, forse perché in quel momento vorremmo fare qualcosa per chi è in analoga situazione, nella vita reale, ma non possiamo.

    Luigi ci ha già messo il post “I libri che ci hanno fatto piangere”, non so se sul blog esista anche l’articolo “I libri che ci hanno fatto soffrire” o qualcosa del genere; per come si è iscritto nel mio umore di questi giorni e per gli effetti che sta rilasciando, questo di Frame rientrerebbe a pieno titolo nella categoria.

    @Tutti
    Sto finendo “Calore e polvere” di Ruth Prawer Jhabvala, la scrittrice di cui dicevamo la scorsa settimana. A trenta pagine dalla fine posso dire che è un bel libro, proprio bello. Tra l’altro leggo che ha vinto il Booker Prize nel 1975. Inutile aggiungere che l’autrice è anche la sceneggiatrice del film di James Ivory tratto dal romanzo.

    Ciao a tutti,
    Mari

    "Mi piace"

  7. Avatar camilla
    camilla

    @cristina boooh non capisco di che libro parli
    Non sara’ per caso un romanzo di Enard via dei ladri.O un Modiano’ non so.

    "Mi piace"

  8. Avatar cristina
    cristina

    Cam Guenassia Il club degli incoreggibili otimisti…trovato!

    "Mi piace"

  9. Avatar editalara
    editalara

    iL CLUB DEGLI INCORREGGIBILI OTTIMISTI ce l’ho in scaffale da due anni ma ancora non l’ho letto, troppa carne al fuoco! Cristina fammi sapere..
    @Cam non mi dilungo riguardo la politica, non è sede e poi sono troppo disgustata da essa per farlo, ma puntualizzo che per quanto mi riguarda ( famiglia media) col cavolo che con Renzi è un po’ meglio di prima! prima andava male, ora va ancora peggio. dietro la sua faccetta pulita ci sono le lobby e tutti i suoi amichetti banchieri compresi, è della peggior specie di millantatore ( sempre solo il mio parere).

    @tutti una “gioia” che voglio condividere perché non capita tutti i giorni di trovare (finalmente!) un gran bel romanzo e chiedersi ma dov’era stato per tutto questo tempo? e come mai non lo conoscevo??
    non so come sia arrivato il suo titolo tra i miei desiderata, per vie traverse che non so, fatto sta che ad appena un terzo già mi cattura e mi smuove le budella in certe frasi e mi sorprende e mi irrita e mi commuove…
    potente! Spencer Scott, “Amore senza fine”.
    buona giornata a tutti 🙂

    "Mi piace"

  10. Avatar editalara
    editalara

    p.s. è un romanzo del 1979 come mai non l’avevo letto prima??????!!!

    "Mi piace"

  11. Avatar cristina
    cristina

    Guenassia, Edit, l’avevo letto l’anno scorso e credo anche parlato. Me ne ricordo in modo benevolo, un bel polpettone godibile con tanti ricordi dei vecchi compagni ebrei che si ritrovano al club. E c’è anche un po’ di suspense noir. Una specie di educazione sentimentale via antisemitismo. pas mal,

    Ma siamo lontanissimi dall’assoluta bellezza di Una via davanti a sè. per capirci

    Invece ho finito MIA MADRE E ALTRE CATASTROFI di Fancesco Abate, Si legge in 4 ore ma vale la pena, lo consiglio -è spiritoso, mette di buonumore, diverte e fa pensare. E’ il rapporto madre-figlio dell’autore con la sua vera madre. I dialoghi di cui il libro è pieno sono assolutamente esilaranti.
    La madre finisce sempre ad avere l’ultima parola e,spesso, alle domande del figlio risponde – lo so io. oppure quando lui le rivela qualcosa : lo so già.
    la madre è una tipetta tostissima!!Fantastica. il contrario delle mammone italiane, deboli e accondiscendenti, questa è una col battipanni facile e la parola più che pronta e nessuna concessione buonista. Sarda è .Viva la Sardegna forever

    "Mi piace"

  12. Avatar Dani

    @Edita il Club degli incorreggibili ottimisti è un libro che ho molto apprezzato e mi spiace che venga definito polpettone pur se gustoso. Vi si intrecciano molte storie: il mondo interiore di un adolescente e il suo amore per la ragazza del fratello, la sua passione per la lettura, il disagio per una famiglia in sfacelo. Poi c’è la guerra d’Algeria, i pied noir (e questo è l’unico noir) e quel meraviglioso caffè dove si marina la scuola e nel cui retrobottega si raduna un mondo di esuli sovietici, ognuno con la sua storia, i suoi sogni infranti e speranze perdute. Grande libro in gestazione nel cuore di Guenassia per10 lunghi anni prima della pubblicazione. Niente polpette né noir ma un’ottima lettura che ti piacerà vedrai. Ciao cara😊

    Piace a 3 people

  13. Avatar cristina
    cristina

    a me è piaciuto Dani. solo che io uso i miei criteri e le mie parole, se non ti dispiace troppo

    "Mi piace"

  14. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti

    Voi conoscete Ottiero Ottieri? Io sto leggendo il suo “Una irata sensazione di peggioramento”, storia del rapporto tra un alcolista e il suo psichiatra (o alcologo). È scritto in una lingua piuttosto forbita, e questo non mi dispiace, ma il fatto è che la situazione non si schioda: il paziente, dopo mote sedute, a Torino, dove si reca appositamente da Milano, appunto, per gli incontri di psicoterapia, è ora ricoverato in una clinica. C’entra anche una dottoressa, con cui lui ha imbastito una sorta di relazione, ma per ora, diciamolo, la storia sembra impantanarsi. Eppure non mi sento di dire che sia un brutto libro, anzi. Che roba strana.

    Saluti,
    Mari

    "Mi piace"

  15. Avatar camilla
    camilla

    @ cri @edit. Il club degli incorreggibili ottimisti e’un piccolo capolavoro.
    Amore senza fine , a mio parere, ha un inizio interessante e potente.Verso la fine pero’ la storia d’amore e’ eccessivamente morbosa e il romanzo , per me, diventa pesante. Io sono arrivata alla fine sfinita. E’ stato riedidato da SE nel 2015. Mi potresti dire se ti e’ piaciuto fino all’ultima parte. Ti ringrazio. Ciaociao cam

    "Mi piace"

  16. Avatar wwayne

    @Mariangela: Non mi stupisce affatto. Quando uno scrittore è troppo impegnato a “specchiarsi”, a compiacersi di quant’è bravo a scrivere e a curare eccessivamente la forma, poi finisce che la storia non fila.

    "Mi piace"

  17. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Wwayne @Tutti

    Beh, veramente non penso sia il caso di Ottieri, perché qui non c’è solo l’arzigogolo, c’è anche la sostanza. Diciamo che probabilmente la storia sta subendo un attimo di stallo, oppure, annettiamolo, potrei essere io ad avere troppa fretta, chi lo sa.

    Ciao,
    Mari

    "Mi piace"

  18. Avatar editalara
    editalara

    @ Cam in effetti sono solo alle prime cento pagine, l’inizio è davvero forte e per ora non mi ha colpito la storia d’amore ma i rapporti tra i genitori e tra genitori e figli. Per i miei gusti è fin troppo autoanalitco il protagonista , ma la costruzione del romanzo è bella e mi piace! Più avanti ti dirò se mi sfianca! Ciao

    "Mi piace"

  19. Avatar wwayne

    @Mariangela: A mio giudizio una storia raccontata bene non ha nessun attimo di stallo, ma è scorrevole dall’inizio alla fine.

    "Mi piace"

  20. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @WWayne

    Sì, ma l’eventualità che sia la lettrice troppo spiccia, io la prendo sempre in considerazione. Come vedi, non viaggio mai sull’autostrada della sicurezza, io tendo a perdermi sui sentieri, perigliosi, del dubbio. Scherzo, WWayne, o meglio, non scherzo affatto, ma la metto giù dura per sembrare lettrice di spessore! Ogni tanto, bisogna anche curare l’immagine.

    Ciao,
    Mari

    "Mi piace"

  21. Avatar wwayne

    @Mariangela: Eh, lo so bene… e questa per me è una seccatura non da poco. Ad esempio, io detesto radermi, ma non oserei mai presentarmi al lavoro con una barba troppo lunga, proprio per un discorso di immagine: la cosa potrebbe venire interpretata come una mancanza di rispetto.
    So che adesso dilaga la moda hipster e quindi la barba incolta è alquanto in voga, ma io è bene che non partecipi: la barba incolta mi dà un aspetto sporco e da barbone.

    "Mi piace"

  22. Avatar wwayne

    Tra l’altro radersi d’Estate è un incubo: la faccia è più umida per via del calore, e quindi il rasoio non riesce ad aderire alla pelle, ci scivola sopra senza riuscire a tagliare un bel niente. Per tagliare tutto devi passare una decina di volte su ogni zona, e anche così non ti verrà mai un lavoro preciso.

    "Mi piace"

  23. Avatar cristina
    cristina

    Mari: Ottiero Ottieri è stato un caso letterario particolare che io sappia. Lui era un tipo molto pieno di complessi e fobie, e problematiche psicologiche utte attorcigliate su un se stesso ferito ma narciso e tante altre cose. ha passato una vita e mezza da un analista all’altro (fonte:gossip a casa di Ginetta Vittorini) e aveva anche un caratteraccio, si diceva. All’poca era considerato un autore di vaglia ma difficile e un po’ monomaniacale.
    Devo aver letto solo i suoi articoli, che ogni tanto uscivano sul Corriere.

    Ho invece letto uno o due libri di sua figlia Maria Pace, niente male, ma ho solo un ricordo sfocatissimo perchè parlo di almeno 25-30 anni fa.
    Parlando di cose che so. Perchè parlare in generale non serve, secondo me, proprio a nulla. Ogni caso è a parte, e specifico. Il resto è …fiato.

    "Mi piace"

  24. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti

    Nel libro di Ottieri le problematiche psicologiche che descrivi tu, tutte attorcigliate, ingarbugliate, ci sono e sono il leit motiv del racconto (le tue fonti sono confermate). Ripeto, la trama ha una sua ragion d’essere, è appunto la vicenda di uno scrittore che deve affrontare le sue paure, le nevrosi, l’alcolismo. Solo che dopo novanta pagine mi aspettavo che succedesse qualcosa, una svolta, non so. Però è scritto in modo particolare, con sardonica ironia, ed è questo l’elemento che mi ha trattenuta dall’abbandono. Vediamo cosa riesco a combinare …

    Ciao,
    Mari

    "Mi piace"

  25. Avatar cristina
    cristina

    Mariangela, nei libri di scavo e indagine psivologici spesso non succede nulla. Non sempre è necessaria una storia esterna, vedi Bernhard, vedi Joyce, o anche molto Proust, ma anche Musil etc etc. Anzi spesso la storia esterna è, come dire, d’intralcio.

    Volevo soffermarmi sulla paola “polpettone”, che io uso a volte per definire un testo letterario, ma solo in modo posiivo, Il polpettone è un buon cibo famigliare fatto di paecchie sostanze diverse, a lunga cottura e di riuscita gustosa. Non è l’anatra all’arancia, o il risotto ai tartufi per capirci.
    Ho definito tale Dickens ( come osi cristina??), L’amica gemiale della mia amata Ferrante e anche Guenassia.
    E’ un complimento da parte mia a dei bei libroni, che si leggono senza impaccio, che sono gustosi, ricchi, divertenti, pieni di colpi di scena, e di inventiva, ma che fors non sono dei capolavorissimi – secondo me – come altri che peferisco.
    Ecco non lo direi di Guerra e Pace, o dell’Uomo senza qualità.

    Ma.. io ho notoriamente cattiva memoria, ma CAMMMM dove c’è sta morbosità amorosa in Guenassia? non mi ricordo un bif

    "Mi piace"

  26. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina

    Cristina, non mi riferivo alla necessità che il romanzo introducesse una qualche vicenda esterna, che in effetti nei libri di scavo può essere assente, mi riferivo allo sviluppo della vita spirituale del protagonista che per troppe pagine (secondo il mio gusto) risulta impaniata e (per ora) priva di sbocchi. Tra l’altro non ho la pretesa che Ottieri possa competere con i nomi che hai scomodato tu (a mo’ di esempio, si capisce), ma che mi stimoli a proseguire la lettura, questo sì, è aspettativa che non deve andare delusa.

    Ciao,
    Mariangela

    "Mi piace"

  27. Avatar editalara

    @Cristina, sei un po’ frettolosa quando leggi i post, Cam si riferisce al romanzo che sto leggendo io “Amore senza fine”; in effetti i titoli andrebbero messi tra virgolette per praticità.
    Ps. molti mesi fa scrissi un post in cui spiegavo anche la pronuncia e l’origine del mio nome , che non è Edit bensì Edita ( si legge con l’accento sulla E ) 😉

    "Mi piace"

  28. Avatar cristina
    cristina

    acci hai ragione Edit. Si a volte mi capita di essere frettolosa, scusa

    "Mi piace"

  29. Avatar camilla
    camilla

    @E’dita. Ti fai chiamare E’ditalara ( e’dita-lara) doppio nome e quale e’ l’origine?e curioso e …particolare per una che ama tanto i libri.Io camilla e stop.

    Ho scoperto uno scrittore molto bravo, molto molto, che non conoscevo affatto. Si tratta di Gajto Gazdanov nato a Sanpietroburgo nel 1903 e morto a Monaco di Baviera nel 1971.Dopo aver combattuto nell’armata bianca di Vrangel si stabili’ a Parigi.Ha scritto splendidi romanzi , mi e’ capitato di leggere IL FANTASMA DI ALEXANDER WOLF pubblicato da Voland qualche anno fa’.Strepitoso. Ora ho appena iniziato RITROVARSI A PARIGI ed.Fazi e spero che presto potro’ leggere altri suoi libri.Di Fazi ho letto con sommo piacere IL LUNGO SGUARDO di Elizabeth Jane Howard, e CASSANDRA AL MATRIMONIO di Doroty Baker …e’ una editrice piena di ottimi romanzi, fece conoscere anche Strout e molti altri autori. Che bello. Ciao Editalara.

    Piace a 1 persona

  30. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    @Camilla, @Editalara. “Un amore senza fine” doveva essere un racconto lungo intorno alle 150 pagine e sarebbe stato notevole, ma si estenua nella seconda metà non aggiungendo nulla di significativo perché l’ossessione di cui è preda il protagonista è già resa al meglio a inizio libro. Insomma un libro riuscito a metà. Per me.

    @Cristina, mi fa piacere che apprezzi tra i capolavori “L’uomo senza qualità”. Se dovessi scegliere il libro più acuto, capace di dire quasi tutto sull’uomo contemporaneo, beh sceglierei L’uomo senza qualità, la massima costruzione letteraria del Novecento, a mio parere superiore per molti aspetti anche a Proust e Joyce. Il personaggio di Clarisse è uno dei più grandi della letteratura, in assoluto.

    Infine una novità che ho appena letto. Un libro di 15 racconti di Jamie Quatro, “Voglio mostrarti di più”. Pubblicato da Minimum fax. Autrice 45enne, realismo con le vertigini direi, come chi correndo entra nel km critico e la realtà qui si altera. Scrive bene, vive in Georgia, suona il piano, corre. Echi di Flannery O’Connor, la fissazione puritana di alcuni americani tra peccato, redenzione, libertà, ma con ironia, con sensualità. Una Amy Hempel più narrativa e una discreta e inquietante autenticità. C’è un racconto che si intitola “Due chilometri e sette nel Tennessee”, splendido.
    Una 89enne si incammina verso l’ufficio postale più vicino, vuole consegnare una lettera da far arrivare a George Bush, siamo al confine tra Georgia e Tennessee. 2,7 Km per lei è una distanza infinita ed è come se fosse un pellegrinaggio mentale, ripercorre la sua vita, sua figlio morto nel Vietnam; tante impressioni si confondono e inizia a smarrirsi… Racconto bellissimo.

    Vi copio una passaggio del primo racconto, dal titolo “In trappola”. Ciao

    “Ho immaginato mia madre in cima al tetto, seduta su una sedia pieghevole a sbucciare fagioli. Non ricordo quando la visione ha smesso di apparirmi. A un certo punto me ne sono dimenticata. Sono cresciuta e ho sposato un brav’uomo che piange ai battesimi e obbliga i nostri figli a portare i ragni fuori di casa per evitare di schiacciarli; che non si addormenta mai senza baciare una parte del mio corpo. Dice che quando morirà vuole essere certo che le sue labbra ne abbiano toccato ogni centimetro quadrato.
    Verso la fine dell’università, quando gli ho detto che mi sentivo attratta da uno dei suoi amici che ci aveva provato con me, ha risposto: «Fammi vedere cosa faresti con lui, se potessi».
    Tre anni fa – al diciassettesimo anno di matrimonio – mi sono innamorata di un uomo che abita a millecinquecento chilometri da qui. Abbiamo continuato a parlarci tutti i giorni per dieci mesi, finché lui non ha comprato il biglietto del treno e abbiamo stabilito di incontrarci.
    Faremo solo… scegli una macchina, ha detto al telefono. Una macchina qualsiasi, basta che non ti porti dietro niente.
    Il giorno che lui ha lanciato l’idea ho telefonato a mia madre e le ho raccontato della relazione. Le ho detto che volevo che l’infedeltà finisse, ma che intendevo tenermi quell’uomo come amico. Ho detto che amavo mio marito e che volevo proteggere il mio matrimonio.
    Mia madre è rimasta zitta.
    Santo cielo dimmi che non te lo tieni, ha detto poi. In nessun modo.
    E i bambini stanno bene?, ha aggiunto. Me ne puoi passare uno?”

    Piace a 3 people

  31. Avatar camilla
    camilla

    @domenico fina. Posso permettermi di “sfruttare ” le tue reminiscenze letterarie? A proposito di L UOMO SENZA QUALITA’ che ho letto e amato almeno venti anni fa’ non riesco a ricordarmi se “il giardino delle delizie” cosi’ nominato nel libro, fa parte del rapporto amoroso erotico dopo l’incontro tra Hulrich e la sorella : e’ un capitolo ? Inoltre mi chiedo che rapporto possa esserci anche con Eschilo dove Oreste e’ innamorato della sorella Elettra e il magnifico e , forse troppo dimenticato, LE BENEVOLE di Littel dove l’ unico amore carnale possibile per Aue e’ la gemella Una
    i Insomma reminiscenze in liberta’ che questa sera mi girano in testa. Se mi puoi illuminare mi fai un gran favore. Ciao. Cam

    "Mi piace"

  32. Avatar cristina
    cristina

    Sai Domnico Fina, ho amato follemente L’uomo senza qualià quando lo lsrsi, molti ma davvo molti anni fa.
    Ora confesso che su alcun parti – quelle politico-filosofiche- ogni tanto andavo via …veloce. Ma i due fatelli , Clarisse, sono indimenticabili. la fin però è confusa nella mia memoria e se non ricordo male, non era finito…
    Ma so anche che forse oggi, non riuscirei a rileggerlo.

    "Mi piace"

  33. Avatar Dani

    Ho appena terminato LA CONFESSIONE DI ROMAN MARKIN di Antony Marra. Il libro è un collage di povere vite che si dipanano su terre desolate: Grozni devastata dalla guerra, Kirovsk dove l’aria, la terra e l’acqua sono inquinate dal nickel. La storia è compresa tra gli anni 30 e oggi: delazioni, violenza, corruzione, guerra, purghe, droga. Un libro senza luce, giusto qualche fiammella a ricordare che amore fraterno e amicizia possono sopravvivere anche in condizioni quasi impossibili. Interessante dal punto di vista storico, debole il racconto: non mi piacciono le storie improbabili. Comunque Marra sa scrivere.
    Cambiando discorso leggo sull’ansa che l’Inghilterra ha scelto di uscire dall’UE… è stato un colpo, sinceramente non pensavo. Sarà un precedente pericoloso?

    "Mi piace"

  34. Avatar wwayne

    @Dani: Ti cito un post trovato su Facebook:
    Seriamente. La Brexit dovrebbe far riflettere. Seriamente, appunto. Dovrebbe far capire che il termine “unione” non ha senso quando comanda un solo paese sostenuto da servi compiacenti. Non ha senso quando si vive di ricatti e regole capestro. Non ha senso quando si producono norme assurde che ledono le economie dei singoli stati. Non ha senso quando la “moneta unica” è nata con la parità col marco e tassi di cambio con le altre da usura (vero, Prodi?). La Brexit dovrebbe far aprire gli occhi anche sulle politiche di immigrazione, non per razzismo o xenofobia ma perchè accogliere significa dare leggi e lavoro (se c’è) e non inventarsi campi profughi e cooperative che ci speculano sopra.
    Invece sono pronto a scommettere che adesso saranno solo ritorsioni. Ci rimetteremo ancora noi, servi del quarto reich. Spero solo di sbagliarmi.
    P. S.: sono sempre serio se dico che Renzi poteva risparmiarsi la lettera sul Guardian. La sua immagine internazionale è ridicola e non è azzardato pensare che gli inglesi l’abbiano presa come l’ennesimo guaito del cucciolo della Merkel. Con tutte le conseguenze.

    "Mi piace"

  35. Avatar wwayne

    A questa lucidissima analisi aggiungo un pensiero mio: mediamente gli Inglesi sono un popolo di grande intelligenza e saggezza. Un popolo che ragiona in maniera ponderata, senza lasciarsi andare a decisioni di pancia. Di conseguenza, se un popolo così riflessivo ha preso questa decisione, sono quasi certo che sia quella più giusta. Quasi, perché la remota possibilità che siano rincitrulliti anche loro c’è sempre.

    "Mi piace"

  36. Avatar editalara

    ciao @Cam, il mio nome è Edita ( si legge con l’accento sulla E e la traduzione poetica dal latino è dare alla luce , far conoscere, poi pubblicare dopo che è nata la stampa 🙂 è decisamente più comune in ambiente anglosassone ( Edith ce ne sono molte anche note, pure la moglie del mio amato Tolkien!) Lara il secondo nome, in genere tutti mi chiamano col primo nome, ma qualcuno ( in banca o dal dentista chissà perchè con il secondo e mi diverte molto! )

    "Mi piace"

  37. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Oddio, Camilla mi fai una domanda troppo difficile 🙂
    Credo che tu ti riferisca al “Viaggio in paradiso”. È un capitolo bellissimo in cui Anders (il nome di Ulrich nelle precedenti stesure) e Agathe, sua sorella, si ritrovano inisieme dopo vite sofferte in modo molto diverso. Ulrich è un uomo senza requie e senza approdi, Agathe viene da una separazione. Ma ai fini della storia Musil non lo inserii, Il viaggio in paradiso fa parte degli abbozzi che hanno allegato gli editori nelle edizioni composte dopo la morte di Musil. L’uomo senza qualità è un libro che erroneamente si descrive come incompiuto. L’uomo senza qualità è un libro “infinibile” per sua stessa natura. È chiaro fin dalle prime pagine. La fine più naturale potrebbe essere quella dei due gemelli che si incontrano dopo tanti anni, la loro fusione di anima e corpo è un’idea che Musil stesso non aveva ancora pubblicato poiché si rese conto che il suo romanzo era come un Ulisse di Dante che attraversa le colonne d’Ercole e va incontro al naufragio. Era arrivato a un punto in cui o doveva terminare o doveva naufragare, che è poi la stessa cosa. Ma l’uomo senza qualità, a prescindere sulle considerazioni sul finale è importantissimo per le idee e gli sviluppi interni, tutto quello che vi è scritto è attualissimo, di una modernità sconcertante, l’azione parallela, un comitato che gira a vuoto e non porta a nulla, ricorda la comunità europea, l’effetto dei media nella formazione dell’esperienza, “oggigiorno chi può dire se il suo sdegno è per davvero il suo sdegno?” domanda Musil, il caso Moosbrugger indicativo dell’invasione del vociare incontrollato sulle vicende giudiziarie, Clarisse personaggio grandioso (che nella realtà fu un’amica di Musil, si chiamava Alice Charlemont, “accartocciata nella sua sensibilità fino ad impazzire”; è una vicenda dolorosa nella vita di Musil), le ossessioni, Arnheim, l’industriale brillante che viene stimato dal mondo ma solo perché il mondo non sa più formarsi un’opinione personale autentica. Le oscillazioni della Borsa, il ruolo dell’arte, della scienza, l’antisemitismo, eccetera. Una serie di temi che nessun romanzo affronta in modo così vasto, profondo ed espressivo.

    Leggetevi per curiosità un solo capitolo di circa dieci pagine per capire la grandezza anzitutto letteraria di Musil, capitolo 119, Contromina e seduzione. Gerda è una ragazza giovane che ha visto contrastare il suo fidanzamento dalla sua famiglia perché Hans Sepp, il suo ragazzo, professa idee da adepto di un gruppo antisemita. Ulrich ha tentato di farla ragionare ma ha ottenuto l’effetto imprevisto di farla invaghire. Lei si presenta da lui con la sola domanda: questo uomo mi ama? Può amarmi con la faccia che ho? anzi non è degno, è solo una mia costruzione mentale! E si fa forza così. “Ma Ulrich tagliò corto, perché le cinse le spalle col braccio e la baciò. Gerda cedette come un candela molle”. Qui comincia una lunga stupefacente seduzione di 5 pagine. Lei cerca di spiegare le indiscrezioni di borsa ma è oramai senza volontà e si lascia condurre in camera da letto. Sono dieci passi in cui la ragazza “si appoggiava come un malato o un ferito grave e i piedi si muovevano come uno estraneo all’altro”.

    Piace a 2 people

  38. Avatar camilla
    camilla

    @domenico fina. Grazie. Le tue “rimembranze” sul piu’ grande libro del ‘900 mi sono molto piaciute e ho rivissuto atmosfere eccezionali. La faccenda delle sorelle gemelle fatali mi incurisisce. molto.Il giardino delle delizie di Musil resta in sospeso.Dovro’ provare a rintracciarlo dentro un universo grandioso che ho cercato di rivisitare e mi ci perdo sempre. Grazie .ciao

    "Mi piace"

  39. Avatar laura

    @Dani
    A proposito del romanzo di Antony Marra, sono d’accordo rispetto al fatto che la storia, costruita un po’ troppo artificiosamente con il meccanismo a scacchiera, risulta nel complesso improbabile. Ma la violenza e la crudeltà di questi fatti molto recenti è invece drammaticamente reale, tanto da rendere impossibile una voce di fondo capace di infondere speranza. Alla fine l’arte preserva l’onore del pianto. E anche se la luce che pervade il romanzo è fioca, questa è pur sempre una luce.

    Piace a 2 people

  40. Avatar laura

    @ Dani @ tutti
    Anche IL CLUB DEGLI INCORREGGIBILI OTTIMISTI di Guenassia, di cui si è qui piacevolmente discusso e che lessi un paio di anni fa (quindi scrivo a memoria non recente), riafferma la storia di esuli che il regime vorrebbe cancellare. Anche in questo romanzo si afferma il valore dell’arte (il protagonista, se non ricordo male, leggeva per la strada e riceveva in regalo poesie da recitare a memoria alla ragazza amata). Però, come il titolo stesso suggerisce, in questo caso, il romanzo afferma il valore della vita e trasmette emozione attraverso la rappresentazione di un ambiente che a me era parso positivo e rassicurante.
    Forse allora è propria questa la differenza. L’esito a cui approda il dramma della guerra e del totalitarismo. Perché, in fondo, noi possiamo su questo blog parlare liberamente di tutto ed esprimere pareri e giudizi più o meno critici e ne confronti di coloro da cui siamo governati. Senza timore che qualcuno intervenga a cancellarci la faccia.

    Piace a 2 people

  41. Avatar Dani

    @Laura è proprio così. Dopo aver terminato Marra ho curiosato in rete su quei luoghi. Oggi Grozny è una città all’apparenza modernissima (per forza, non esisteva più) e la Cecenia governata col pugno di ferro da un leader che diffonde il culto di sé… Triste leggere le interviste di chi lo apprezza comunque….perché in guerra sono stava peggio. Eh si, la nostra libertà è altra cosa

    "Mi piace"

  42. Avatar Dani

    Si stava peggio.
    Aggiungo che per farsi un’idea più precisa bisognerebbe leggere Svetlana Aleksievic ma chi trova il tempo per tutto? Riciao

    Piace a 1 persona

  43. Avatar Maria Teresa Manghi

    “Passione semplice”era piaciuto molto anche a me.Ricordo tuttavia il commento di un’amica(esagerato)che ora sembra calzante anche a me😉.Non ne vale mai la pena,ma è solo una mia opinione.

    "Mi piace"

  44. Avatar wwayne

    @Laura: Possiamo parlare di tutto, ma mica tanto liberamente… ogni volta che si devia dall’argomento libri, puntualmente qualcuno di noi cerca di dettare l’agenda agli altri, dicendo qualche frase stucchevole da signorina Rottermeier del tipo “Ma questo non sarebbe un blog di letteratura?”
    Io me ne son sempre strafregato, e tuttora continuo imperterrito a parlare di quel che mi pare e piace: non ho mai accettato questi tentativi di limitare la libertà di espressione altrui, né mai lo farò.

    "Mi piace"

  45. Avatar camilla
    camilla

    @ maria teresa manghi. Parli di PASSIONE SEMPLICE di Arneaux? Non capisco cosa intendi con “non ne vale mai la pena” relativamente a cosa? Alla liberta’ di dire quello Che si vuole ? Scusa ma non comprendo di cosa parli. Se puoi spiegarmi te ne sarei grata.

    "Mi piace"

  46. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Avete presente quando a scuola ci spiegavano le scoperte geografiche? Ricordate Vasco da Gama che il 27 maggio del 1498, data storica, è approdato a Calicut, in India, gettando le basi della dominazione portoghese che sarebbe durata più di un secolo? Per caso mi è capitato sotto mano un libro edito più di cinquant’anni fa, vi dico, a vederlo non gli dareste quattro soldi perché è piuttosto scalcagnato, la sovraccoperta è sdrucita, le pagine ingiallite e anche la mole, non indifferente, potrebbe scoraggiare:

    • Kavalam M. Panikkar, “Storia della dominazione europea in Asia. Dal Cinquecento ai nostri giorni”, Einaudi,1958.

    Ecco, si potrebbe pensare che una lettura su questi argomenti, oltre tutto effettuata su un libro piuttosto vecchiotto, sia prettamente nozionistica, che non possa arricchirci se non dal punto di vista della cultura generale, la si potrebbe immaginare priva di capacità di coinvolgimento, come dire, forse un po’ troppo asettica per riuscire ad emozionarci. Ma, per me, coi libri non è mai detto, io di questo poderoso volume sto leggendomi solo i capitoli di carattere generale e quelli dedicati all’India, e vi assicuro, quella di Panikkar è una trattazione ampia, sciolta ed esaustiva di quegli accadimenti che, in sintesi, abbiamo appreso sui manuali di storia, la differenza consta nel fatto che il racconto di Panikkar, ricco di notizie ma mai eccessivamente dettagliato da compromettere il quadro d’insieme, ci permette di capire appieno alcune affermazioni che ci siamo spesso trovati a ripetere durante le interrogazioni.

    Jezabel, nel tuo post del 12 giugno, tu mi assicuri che molti libri, diversi dai romanzi, possono entusiasmare e che per quello che vedi tu, succede frequentemente. Mi consoli, Jez, nella mia esperienza, citare un libro che non sia di narrativa equivale a guadagnarsi l’etichetta di persona troppo seria, di lettrice fredda e distaccata. Che tristezza!

    Ciao a tutti,
    Mariangela

    Piace a 2 people

  47. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Mariangela
    Io il titolo di seriosa ce l’ho dall’età di 8 anni… 🙂
    La narrativa resta comunque la mia grande passione.
    Non tutti però pensano che la narrativa sia OKAY e il resto troppo serio.
    Un mio corteggiatore appassionato di storia disse che leggevo un cumulo di stronzate
    (avevo in mano Bulgakov, CUORE DI CANE!!!!!). Potete immaginare quanto sia stato rapido e indolore salutarlo.

    Piace a 2 people

  48. Avatar wwayne

    @Jezabel: Hai messo in rilievo un punto importante: perché una relazione (di qualsiasi tipo) funzioni, è fondamentale non denigrare le reciproche passioni. Anzi, è bene mostrare interesse per esse: non dico di arrivare agli estremi di Zelig (il film), ma sicuramente, se uno dei due ha una forte passione per qualcosa e vede che non può condividerla con l’altra persona, la cosa non fa bene al rapporto.

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Scopri di più da GRUPPO DI LETTURA

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere