I libri più belli, letti nel 2016

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti). La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016. Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno. Anche nel…

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L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del New York Times, pagine opinioni, del 16 marzo 2014

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti).
La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016.

Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno.

Anche nel 2015 questo post è stato di gran lunga il più frequentato e il più fecondo: un flusso quotidiano di pensieri da parte di decine di lettori. Una valanga preziosa di idee e consigli e sconsigli.

Ribadisco infine che fra le regole -fondamentali- di questo gioco c’è il rispetto per gli altri.

Quindi, il confronto civile viene molto apprezzato, l’insulto invece no.

Ringrazio da ora chi continuerà a donarci questo tesoro di letture con tanto affetto, partecipazione, precisione e ricchezza culturale.

Abbracci

 

Commenti

3.202 risposte a “I libri più belli, letti nel 2016”

  1. Avatar wwayne

    @Cristina: Sul discorso della verità in tasca ti ho già risposto. Ho già detto più volte anche che del passato non rimpiango tutto: so bene che anche nei bei tempi andati c’era del marcio. Il fatto che le donne avessero molte meno tutele e libertà, ad esempio, è senza dubbio negativo.
    Siamo già alla terza accusa infondata: prima fascista, poi violento, adesso maschilista. Ti prego continua, sei strepitosa.

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  2. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Wwayne @Editalara @tutti
    innanzi tutto ringrazio Edit per aver espresso il mio pensiero: anch’io avrei riportato alcuni esempi tristemente simili. Ma si è detto che i fatti propri… 🙂
    I tempi andati non li trovo neanch’io così belli, proprio perché sono insegnante di Storia e SOPRATTUTTO perché non tollero le frasi fatte.
    A ‘sto punto possiamo andare avanti con
    – i neri hanno il ritmo nel sangue
    – del maiale non si butta via niente
    – la donna è preda e l’uomo è cacciatore
    concludendo ogni frase con un bel “SI SA” o peggio “NON LO DICO MICA SOLO IO”.
    La generazione dei tuoi genitori non so quale sia. Essendo tu abbastanza giovane, potresti essere figlio di due 50enni, ma anche di 60enni, ma anche di un’80enne e di una 45enne divenuta mamma precocemente. Quindi non hai risposto alla domanda. Eri già abbastanza evasivo affermando che dei fenomeni sociali non si può dare il momento di inizio. Ma ti perdono.
    Potrei semplicemente risponderti che OVVIAMENTE negli ultimi decenni è più facile vedere famiglie “sfasciate” come le chiami tu. Ci sono delle leggi abbastanza recenti che permettono agli italiani di salutarsi civilmente se non si vogliono più sopportare.
    Sappi inoltre che chi aveva i SOLDINI divorziava (se vuoi ti invio tutta la documentazione riguardante il 1928), abortiva servita e riverita etc.
    Bye

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  3. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @himè vedo che è saltata la seconda intestazione
    A partire dal rigo “LA TUA GENERAZIONE…. il commento è rivolto @Wwayne

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  4. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina @Carloesse
    Una volta che ho terminato un romanzo, le impressioni del libro non vanno a mischiarsi con quelle della visione del film; io ho semmai il problema contrario: non riesco ad iniziare “Quel che resta del giorno” perché non riuscirei ad immaginare il protagonista maschile con una faccia diversa da quella di Anthony Hopkins! In pratica, per il mio cervello la sequenza deve essere questa: prima il libro poi il film.

    A proposito di film, qui abbiamo recentemente citato James Ivory e i suoi capolavori tratti da grandi romanzi. Leggevo la scorsa settimana che la sceneggiatrice che ha collaborato con lui per molti anni è anche una famosa scrittrice che, pur non essendo indiana, viene solitamente annoverata tra i romanzieri indiani contemporanei perché ha sposato un indiano e ha vissuto in India per una ventina d’anni. Si tratta di Ruth Prawer Jhabvala che con “Camera con vista”, sempre in collaborazione con Ivory, ha vinto l’Oscar. La sua opera narrativa più importante, se ho capito bene, è “Calore e polvere”.

    (Silvia Albertazzi, “La letteratura indoinglese”, in “Verso gli antipodi. Le nuove letterature di lingua inglese: India, Australia, Nuova Zelanda”, a cura di Agostino Lombardo, NIS, 1995, pp. 15/57)

    Suppongo voi la conosciate sia come scrittrice che come sceneggiatrice e magari avete letto anche il libro.

    Ciao,
    Mari

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  5. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Mariangela
    Io veramente non l’avevo mai sentita.

    Sto vivendo in una specie di mondo parallelo.
    Lavoro al pc per la scuola. Quando non ne posso più mi sposto qui e butto l’occhio sulla tv. Penso: Mannaggia, stanco la vista ancora di più.
    E allora prendo in mano la Harper Lee.
    Aiuto!
    Forse è meglio che vada alla Posta a pagare la tassa che si paga oggi (non so più manco qual è) anche se il tempo è un po’ GOTICO al momento.
    Saluti.

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  6. Avatar wwayne

    @Jezabel: Son figlio di due 50enni. Ringrazio sia te che Editalara per aver mantenuto il dibattito su un piano civile, nonostante la evidente diversità di vedute: questo ha aumentato ulteriormente la già profonda stima che avevo di voi.

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  7. Avatar cristina
    cristina

    ma quanta paura bisogna avere se finisce il mondo quando una famiglia si disfa? la felicità e la libertà stanno ovunque, e soprattutto nelle nostre mani, senza l’ala protettiva dei genitori
    uscire di casa, accasarsi poi magari parlare, sarebbe più consono a chi sputa sentenze su cose che nemmeno conosce da lontano.Ha ragione Edit, le esperienze in certi ambiti, vanno fatte sulla pelle, altro che

    Conosco più donne felici di essersi separate che donne felici dentro alla coppia. Non so voi, ma per la mia esperienza è cosi’.

    e comunque Jezz, ti sei scordata: non ci sono più le mezze stagioni. una rondine non fa primavera e altezza mezza bellezza.

    Finito ADUA di Iguiaba Scego, è un libro onesto, non di rado divertente, di scrittura leggera ma di sostanza meno leggera, si legge in un soffio ma lascia abbastanza un buon sapore in bocca.
    Non pretende di essere un capolavoro e non lo è nemmeno da lontano ma ha il merito di spalancare il racconto su figure che hanno vissuto il colonialismo italiano e il paternalismo maschilista e lubrico per l’esotismo femminile della “negra”.
    insomma quasi quasi lo consiglio, ma sottovoce

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  8. Avatar wwayne

    @Cristina: Guarda che anche “Per capirlo ci devi passare” è una frase fatta. E comunque una famiglia ce l’ho anch’io, quindi è inesatto dire che non ho gli strumenti per capire le dinamiche reali di un matrimonio, o che certe cose non le conosco nemmeno da lontano.
    Ma il punto è un altro. Se una famiglia si disfa è vero che non finisce il mondo, ma per i figli è semplicemente orrendo. Tu ti sei focalizzata sulla felicità della donna, ma in questi casi è alla felicità del soggetto più debole che si dovrebbe pensare. So che c’è una corrente di pensiero per cui “Il bambino soffre di più con due genitori uniti e infelici che separati e felici”: tuttavia ho sempre pensato che questa fosse una frase (fatta) falsa e autoassolutoria, inventata da genitori che non sapevano gestire il proprio senso di colpa, e quindi sono arrivati a partorire la frase paradossale per cui a separarsi hanno fatto addirittura un favore ai loro figli. Ma mi faccia il piacere, come diceva Totò.
    Mi fa molto piacere che tu abbia abbassato i toni, e ti dirò che, essendo molto autoironico, ho molto apprezzato la lista di luoghi comuni che avete elencato tu e Jezabel. Anzi, ho deciso di allungarla ulteriormente, segnalandovi questo post che ne raccoglie molti altri: https://bibidudo.wordpress.com/2007/07/01/magnifici-luoghi-comuni-e-frasi-fatte/. 🙂

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  9. Avatar camilla
    camilla

    @ Marian. Io lessi QUEL CHE RESTA DEL GIORNO molto prima del Film. Eppure il maggiodomo aveva la faccia di Hopkins. Credimi. Il Libro e’ bellissimo, e nutriente nel senso Che ti accarezza…l’anima. Anche il Film e’ bellissimo. Letteratura benedetta.

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  10. Avatar wwayne

    @Camilla: Il quadrinomio letteratura – cinema – James Ivory – Anthony Hopkins ha partorito un altro film capolavoro: Quella sera dorata. Ricordo che lessi il libro pochi giorni prima che uscisse il film, proprio perché sapevo che altrimenti dopo averlo visto probabilmente avrei rinunciato a leggere il romanzo. Era una di quelle situazioni da “ora o mai più” che nella vita capitano molto spesso.

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  11. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Camilla @Wwayne
    Appunto, dico: se il libro viene prima non c’è problema.

    Anche la scenografia di “Quella sera dorata” porta la firma di Ruth Prawer Jhabvala. Ti chiedo Wwaynw, com’è il libro di Cameron in sé?

    Vi dico solo che io di cinema non capisco niente, ma i film di Ivory, qualcuno, ero andata a prendermeli; poetici, delicati, indovinati sotto il profilo psicologico: non posso pensare che l’opera della sceneggiatrice non abbia parte del merito: di Ruth Prawer Jhabvala devo mettere qualcosa in lista.

    Ciao,
    Mari

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  12. Avatar camilla
    camilla

    @ wwayne. Ti piacciono i miei Libri e films.Ti piace Peter Cameron e ti piace David Grossmann.Insomma Cosa voglio ancora da te? Salutami i tuoi genitori . Comunque rimani un petit mistero.per me. Bello la sera dorata e Bella quella famiglia non certo ligia alle tradizioni.Non pensi Che l’unica Cosa Che conta e’ amarsi tanto e far soffrire il meno possibile, senza capri espiatori che si caricano di male e dolore per
    far “bella”la facciata.Il dolore e’ di questo mondo come l’amore..
    essere autentici e mai ipocriti per obbedire al perbenismo.Ciao caro. Non ti piacerebbe una vita come quella del protagonista della sera dorata? Un grande, autentico amore.bonne nuit mon cher ww.

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  13. Avatar wwayne

    @Mariangela: Quella sera dorata come libro si fa apprezzare soprattutto per i suoi contenuti, come film soprattutto per la bellezza estetica dei luoghi in cui è ambientato. Di conseguenza, dato che io attribuisco molta importanza ai contenuti (anche quando correggo un tema), ti dico che secondo me il libro è perfino migliore del film.

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  14. Avatar wwayne

    @Camilla: Mi piace la vita che hanno condotto i miei genitori. Hanno formato una famiglia tradizionale, non hanno sbaraccato quando hanno avuto delle difficoltà e si amano oltre 30 anni tra fidanzamento e matrimonio. Un tempo sarebbero stati la regola, oggi purtroppo sono l’eccezione. E’ per questo che mi ritengo molto fortunato, e ringrazio infinitamente Gesù e la Madonna per avermi fatto nascere e crescere in un simile contesto.
    Comunque hai ragione, Quella sera dorata (sia come libro che come film) è talmente bello che è riuscito a far accettare perfino a me, ultrà della famiglia tradizionale, delle dinamiche familiari decisamente lontane da questo modello (una su tutte il personaggio di Anthony Hopkins che se la fa con il figlio adottivo).
    Riguardo alla mia natura a tuo giudizio duplice, un astrologo ti risponderebbe che è un’inevitabile conseguenza dell’esser nato sotto il segno dei Gemelli. Io invece ti rispondo che non ritengo di avere una duplice natura: semplicemente, sono una persona in linea generale mite e pacifica, che però ogni tanto cede alla tentazione di fare qualche battuta sui suoi alunni, e si mette a litigare per difendere ciò in cui crede. Anche in questo caso, tuttavia, riaffiora presto la mia natura pacifica, che mi impone di terminare la contesa e stringersi la mano dopo il fischio finale, senza serbare alcun rancore.

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  15. Avatar wwayne

    P.S.: Buona notte anche a te! 🙂

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  16. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    a me non piace QUELLA SERA DORATA…
    Uff… non so… autocompiacimento?
    Preferisco UN GIORNO QUESTO DOLORE…

    Quanto a “sfasciamenti di famiglia”, mi piacciono alcuni film americani anni ’90 in cui la famiglia viene analizzata con cinismo e non certo assolta (non chiedetemi i titoli, sono fusa).
    In Italia il genere non è attecchito. Qualcosa grazie a Scola, ma l’ironia regna sovrana e il contesto sociale si impone.

    Bene. Buona notte. Torno da Atticus.

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  17. Avatar wwayne

    @Jezabel: Ti capisco, anch’io ero esausto dopo gli scrutini. Tra l’altro in quell’occasione l’ho fatta veramente grossa, adesso ti racconto!
    Il regolamento della mia scuola prevede che il docente possa decurtare il voto di 2/10 per motivi disciplinari: io ho esercitato questa regola su un mio studente che mi ha mancato di rispetto per tutto l’anno, abbassando il suo voto da 6 a 4.
    Mi sono stupito moltissimo quando mi sono accorto che ero l’unico ad aver fatto questa mossa, nonostante tutti i miei colleghi avessero fondati motivi per prendere la stessa decisione. Se non era per me questo ragazzo, dopo averci sbeffeggiati tutti per tutto l’anno, l’avrebbe passata liscia e sarebbe andato in vacanza da Giugno a Settembre come chi è sempre stato educato con noi. Sarebbe stato devastante dal punto di vista morale ed educativo.

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  18. Avatar carloesse
    carloesse

    Quel che resta del Giorno, libro e film, sono entrambi tra quanto di più bello io abbia letto e visto su schermo negli ultimi 20-30 anni.
    Credo che Ivory, tra tutti i traduttori di romanzi in cinema, sia uno dei più bravi (forse IL più bravo) (E anche le sue trasposizioni di Forster sono magnifiche). Non tradisce mai lo spirito dei romanzi. E molto lo deve anche a Ruth Prawer Jhabvala e agli splendidi attori che dirige: soprattutto proprio Hopkins ed Emma Thompson).

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  19. Avatar wwayne

    @Carloesse: Nel “tradurre” i libri nel linguaggio cinematografico era un asso anche Anthony Minghella. Se n’è andato troppo presto.
    Il figlio è attore e produttore: magari un domani sceglierà di completare il quadro dirigendo e sceneggiando, e a quel punto sì che potremo vedere se ha ereditato il talento unico del padre.

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  20. Avatar cristina
    cristina

    Ecco, Jezz, m’ero dimenticata questa: il pesce puzza sempre dalla testa….

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  21. Avatar wwayne

    E chi dorme non piglia pesci. 🙂

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  22. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    Finito VA’ E METTI UNA SENTINELLA.
    Bello! La scrittrice è riuscita a restare fuori dal pericolo di stiracchiare una trama e di non riuscire a far evolvere le sue creature.
    Tutto si muove nella direzione di uno sblocco di Scout, restata appunto Scout, mentre tutto il contesto pretende che sia ormai Jean Louise.
    Le permettono di portare ancora la sua salopette, ma la costringono ad aprire gli occhi e a lasciare che il passato sia passato.
    Atticus è un personaggio a tutto tondo perfetto. Il padre con la P maiuscola.
    Momento chiave del libro (nonché magistrale) è il momento in cui Atticus invita la figlia a superare la morte di Jem.
    Anche la storia con l’amico/fidanzato Hank è emblematica. Lei sa che non è l’uomo con cui trascorrerebbe la sua vita eppure continua un gioco iniziato alle elementari e solo dopo aver fatto partire la sua vita adulta riesce a parlargliene.
    Ben fatto.
    Ciao ciao.

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  23. Avatar laura

    @wwayne Il voto decurtato di 2/10 per motivi disciplinari? E ciò è scritto nel Regolamento d’istituto? O in quello di disciplina? Non ci credo….E’ uno scherzo.

    A proposito di Cameron, qualcuno ha letto “Paura della matematica”?

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  24. Avatar camilla
    camilla

    @laura. PAURA DELLA MATEMATICA e una breve raccolta di racconti molto belli tra cui appunto “paura della matematica”. Tra i romanzi ,tutti piccoli capolavori di stile, trovo splendido uno dei primi scritti da Cameron: ANDORRA. Cameron e’ un autore originale, elegante e raffinato lontano da ogni clisce’ nella letteratura contemporanea americana.Scrive in stato di grazia.

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  25. Avatar cristina
    cristina

    Camilla, gioia mia, quanto mi piaci ! che solo tu, stella d’oro, puoi scrivere cliscè e farmi sorridere da qua a là.
    Comunque, su certe cose, davvero il tacere è bello, e pure utile. Buon settembre a tout le monde

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  26. Avatar laura

    Grazie Camilla dei tuoi suggerimenti che seguirò come ho fatto con L’ALTRA FIGLIA di Annie Ernaux. Romanzo breve, ma di intensità straordinaria.

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  27. Avatar cristina
    cristina

    Laura,
    tutti i libri di Annie Ernaux che ho letto sono alti e profondi. IL POSTO e GLI ANNI (quest’ultimo si apprezza solo se si hanno più di 50 anni, come ho già spiegato, è un libro di “memoria” di chi era piccolo in certi anni), davvero memorabili

    Io sto leggendo un libro assai inquietante e strano di Ennio Flaiano – TEMPO DI UCCIDERE, coinvolgente e sconvolgente al tempo stesso. Una sorta di delirio onirico etiopico di un soldato mandato là dal colonialismo straccione fascista… L’apoteosi dei sensi di colpa

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  28. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @DomenicoFina @Camilla
    Ho terminato oggi “Gridano i gufi” di Janet Frame: è un libro che sono contenta di avere letto e anche l’autrice l’ho trovata brava, ma, mio Dio, quanto dolore! E che fatica continuare nei momenti già di per sé non allegri! Quasi insostenibile, poi, se si pensa che l’elemento autobiografico è presente e tangibile in tutto il romanzo. Come scriveva Camilla, l’internamento in manicomio l’autrice l’aveva sperimentato di persona.

    Ho pensato a quanto scriveva Editalara sulla disabilità, sull’isolamento delle persone affette da malattie psichiche e, tangenzialmente, ho pensato anche alla sorte degli anziani non più autosufficienti. Vi dico, ho bisogno di tirarmi su.

    Ciao a tutti,
    Mari

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  29. Avatar camilla
    camilla

    @marian…cara ti capisco bene.Io di fronte alle violenze che si infliggono a chi non puo’ difendersi in tutte le realta concentrazionali mi sento furente e disperata.la profonda incomprensione verso il disturbo mentale ..non solo dentro gli istituti ma nello stesso ambito familiäre, da parte di chi accetta o tollera soltanto le norme che gli appaiono giuste, e prova fastidio, paura, odio verso chi non sembra “normale” ai suoi occhi e’ ovunque..La Frame ha descritto bene questa atroci solitudini…
    Se ti capita leggi qualcosa di Eugenio Borgna lo psichiatra. Lui ha tutto compreso e la sua sapienza umana verso la sofferenza ci fa bene e ci fa capire tante cose che dobbiamo capire per non essere mai dalla Parte dei violenti.A Volte non ci accorgiamo di stare da quella Parte.
    @ Cristina sono contenta di averti fatta sorridere😂 con i miei svarioni (anche se clisce’ e’ una forma rara ma vuol Dire la stessa Cosa v. Zingarelli) Ti ricordi quando scrissi “abbacadora”??col mio tono assertivo??Anche ora ho qualche dubbio nel merito.E’ abba o acca??? Spero di farti fare un sorrisetto. Ciao. Cam

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  30. Avatar camilla
    camilla

    .@Cristina dopo 4. Anni di accademia di danza a Londra la Mia nipotina ha avuto il suo primo ingaggio importante in un balletto in un teatro dell’opera molto importante .Quanti sacrifici ha fatto la mia piccola (ventenne!!) in questi Anni di Studio (cameriera la sera studentessa di una difficile accademia di danza di giorno. ) Ha debuttato Felice e la sua passione trionfa.per me e’ una Grande gioia.Scusate questo lieto sfogo ma non mi sono trattenuta dal raccontarvelo
    dopo tanto studi e difficolta’ e fatiche…questa ragazza ce l’ha fatta!w i giovani. Nonna cam. (ho avuto la Mia prima figlia a17 Anni e la Mia prima nipote !–a 46 )ciao

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  31. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Camilla

    Camilla, hai fatto bene a comunicarci la bella notizia, prima di tutto perché siamo contenti di condividere la tua gioia e poi perché qualche buona nuova che riguardi i nostri giovani ogni tanto ci vuole!

    Ti ringrazio, anche, per il nominativo di Eugenio Borgna che non conoscevo.

    Ciao,
    Mari

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  32. Avatar cristina
    cristina

    Camilla, sarai fiera di me che sono andata a incontrarlo Eugenio Borgna, anni fa. Una persona commovente, in ogni senso.Ho letto alcuni suoi libri e di lui ho una stima incommenurabile.
    W la nipote!!!!!!!!!!!!

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  33. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @tutti

    Cristina, di Borgna potresti elencare a nostro favore qualche titolo che ti è piaciuto. Se ti ricordi i titoli (a me capita di scordarli!)

    Ciao,
    Mari

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  34. Avatar camilla
    camilla

    Ciao a tutte. Grazie Mari e Grazie Cristina per Laura.
    Di Borgna ci sono molti Libri :
    LE EMOZIONI FERITE
    LA FRAGILITA CHE E’IN NOI
    LA SOLITUDINE DELL’ANIMA
    RESPONSABILITA’ E SPERANZA
    NOI SIAMO UN COLLOQUIO e molti altri.
    Hai ragione cri Borgna e’ dolcissimo e fa bene anche ai cosiddetti sani. A presto con un’altra
    Ernaux Che sto finendo. UNA PASSIONE SEMPLICE una follia di desiderio nel tempo
    impazzito di una passione di attrazione fisica
    per…un uomo senza qualita’. Ciaociao

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  35. Avatar cristina
    cristina

    Mari. Spiega: Eugenio Borgna è uno psichiatra, lavora (lavorava forse, ha un’età) a Novara, ha un approccio unico, afettuoso e speciale alla malattia mentale, di cui molto ha scritto insieme a considerazioni sull’arte, sua passione. I suoi libri – a mio parere – non sono affatto semplici da leggere, sono ,non so come dire, grandemente lirici.

    Ho un ricordo buffo e insieme toccante: alla presentazione di un suo libro, mille anni fa, alla Feltrinelli di Milano c’era anche fra il pubblico Patrizia Valduga, che conosco per alcuni libri di poesia che amo,e che a Milano è/era nota pr le sue posizioni fortemente democratiche. La si vedeva in giro col suo compagno Giovanni Raboni, lui grande chioma bianca, lei piccola, pallida, sempre vestita di nero à l’ancienne, tanto che li si chiamava black&white.
    Bene al termine della presentazione lei si è fatta vicina a Borgna e gli ha chiesto qualcosa, esplodendo poi in un acuto “ma io sto male, sto male!!” che non scorderò mai. Una tenerezza….

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  36. Avatar carloesse
    carloesse

    @Cri
    Bello TEMPO DI UCCIDERE di Flaiano! l’ho letto parecchi anni fa, non lo ricordo benissimo, ma considero Flaiano uno dei nostri grandi della letteratura del 900. Del romanzo ricordo soprattutto la diversità del clima e dallo stile dei suoi brevi racconti e scritti vari, così carichi di amaro umorismo e profonda ironia nei confronti della nostra provinciale italietta, della piccineria dei suoi ambienti, anche quelli culturali, cui tanto doveva Fellini (con il quale collaborò a lungo) e che spesso prefiguravano la Roma di Sorrentino nella sua “Grande bellezza”.

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  37. Avatar camilla
    camilla

    @ carlos. TEMPO DI UCCIDERE non e’ facile ricordare tutti gli avvenimenti da incubo alimentati dalla paura, dalla fragilita morale e mentaledi …Silvestri(?) mi pare, terrorizzato che dalla Bella Miriam si sia beccato la peste…la uccide ….per amore.E’ il primo femminicida italico. Vile e costantemente in cerca di “cavarsela” il nostro eroe del nostro tempo in fondo se la cava torturato dagli incubi.Io ho trovato che la carica drammatica e allo stesso tempo vergognosa del carattere del militare , le infinite avventure e angosce del romanzo siano
    “debilitanti” per eccesso . Il disprezzo per quel personaggio si accumula talmente da rendere il tutto insopportabile.

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  38. Avatar cristina
    cristina

    però fatemelo finire…non mi manca tanto!

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  39. Avatar wwayne

    Leggo oggi dal Fatto quotidiano, pagina 3:

    [Grillo] pensa “a un progetto culturale”, per diffondere “i valori e i codici del M5S.” Un’idea ancora indistinta, ma che dovrebbe reggersi sugli eletti, sul loro racconto del Movimento. Sul “rapporto da rafforzare con gli intellettuali”, con il mondo della cultura. E su un linguaggio “da rinnovare.” Con lo scopo di aprire sempre di più all’esterno il Movimento, di includere. E di non sembrare una setta.

    Appena ho letto queste righe mi si è gelato il sangue. Questa mossa mi ricorda da vicino quella del Mussolini degli esordi, che tentò di legittimare se stesso e il proprio partito proprio flirtando con gli intellettuali (uno su tutti Pirandello, che si gettò tra le sue braccia per avere la direzione del Teatro Nazionale di Roma). Se prima avevo pochissimi dubbi sugli intenti di Grillo (ne ho parlato anche di recente con Carloesse), adesso ne ho ancora meno.
    P.S.: Non mi si accusi di fare propaganda renziana: come ho scritto sempre in quella conversazione con Carloesse, Renzi è giusto un filino meno sfacciato di Grillo, ma hanno i medesimi propositi, e quindi li detesto entrambi con la medesima forza.

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  40. Avatar camilla
    camilla

    @ wwaine …pensavoche fossero tutti morti Sulla collina.
    Non farei paragoni tra grillo , Renzi e Mussolini.Neppure detesto Grillo e tanto meno Renzi Il suo governo certo ,ovvio, non ha fatto miracoli, Che non esiste proprio ma ha fatto cose mai neppure immaginabili in piu’ di 70 Anni .Una per tutte, Che in un Paese codino e conservatore del “peggio”era inimmaginabile:i diritti civili .Naturalmente si sono fatte molte altre riforme in una situazione difficile da gestire e Dove vige la legge dei tacchini di Renzo (tramaglino intendo ) di manzoniana memoria.
    Dove comunque prima di Renzi era assai peggio.
    Tutte le altre rogne sono magagne di lunga data.Grillo non si capisce ancora Cosa Sia politicamente .Col suo stile da gran artista buffo ci si puo aspettare tutto e tutto il suo contrario.
    Spero che si riprenda a parlare di letteratura.

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  41. Avatar wwayne

    @Camilla: Proprio sui diritti civili Renzi ha fatto una figuraccia dietro l’altra. Più precisamente:
    – Ha confermato la sua ingenuità mettendosi nelle mani dei grillini (che ovviamente non ci hanno pensato un secondo a lasciarlo con le braghe calate);
    – Si è rimangiato la stepchild adoption per accontentare l’amico Alfano, mettendo in chiaro che lui, tra le esigenze degli elettori e quelle di palazzo, non ha dubbi su cosa scegliere;
    – Alla fine ha portato a casa una legge che scontenta tutti: gli Adinolfers (così estremisti da venire schifati perfino da un tradizionalista come me) che volevano un ritiro totale della legge Cirinnà, e i gay che si son visti rifilare un contentino e illudere per l’ennesima volta.
    E comunque, prima che io tirassi fuori uno spunto di conversazione (seppur esulante dalla letteratura) questo blog era fermo da due giorni: meglio discutere di altro che non discutere per nulla, ti pare?

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  42. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    @Mariangela. Gridano i gufi si apprezza per la scrittura sobria e rapida (anche ironica) che contrasta col tema di fondo: i personaggi del libro soffrono il mondo e si rifugiano nell’immaginazione, quando “gridano i gufi”. Non è un libro distensivo, anzi è una botta in testa, ma i libri di valore non devono essere necessariamente allegri o tristi o cos’altro. Devono saper dire qualcosa di nuovo. Credo. Janet Frame ci riesce, secondo me, proprio perché non si pone il problema di dire qualcosa di nuovo ma di mostrare la sua immaginazione sofferta.

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  43. Avatar carloesse
    carloesse

    Nutro molte perplessità su M5S (quanto a Grillo mi era abbastanza simpatico come comico, lo trovo detestabile come politico…), ma sono molto curioso di vedere cosa combineranno in una città come Roma. Sicuramente potrebbe essere una splendida occasione per mostrare le loro capacità, se ci sono.
    Sicuramente l’alternativa Giachetti, confermando molti assessori di precedenti sciagurate gestioni PD e l’interesse primario per la candidatura Olimpica (l’ultimo tra gli interessi dei romani: come se Roma avesse bisogno delle Olimpiadi per attrarre investimenti e turismo!) mi sembra una prova di come mettesse al primo posto la certezza di poter garantire appalti, posti di rilievo nelle municipalizzate, poltrone, ecc. (i soliti giochini) agli “amici” e agli “amici degli amici”. Lo scandaletto sulla Raggi buttato lì all’ultimo minuto è stato la goccia trabocca-vaso, peraltro anche insistito con messaggi sui social e SMS ancora nei giorni che si vorrebbero di silenzio.
    Che schifo!

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  44. Avatar cristina
    cristina

    cam, uffff

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  45. Avatar wwayne

    @Carloesse: Anch’io ritengo che le Olimpiadi siano state uno dei motivi alla base della disfatta piddina nell’Urbe. I romani sanno che eventi simili comportano rogne non da poco, e loro di rogne ne hanno già fin sopra i capelli. Tra l’altro è un’assoluta falsità che questi eventi costituiscano un favoloso introito dal punto di vista economico: prova ne sia la Francia, dato che gli Europei hanno innalzato il suo PIL soltanto dello 0,2 % (mi sembra di averlo letto sempre sul Fatto). Ne valeva la pena di far ripiombare i francesi nell’incubo terrorismo (e di far succedere quel che è successo a Marsiglia) per un misero zero virgola?
    Anche il Fatto di oggi diceva che con l’elezione della Raggi i lobbisti sono disperati: i loro giochini, come li hai chiamati giustamente tu, con il PD li potevano fare a tutto spiano, con quei maniaci della trasparenza del M5S neanche a parlarne.
    Ma è su un terzo punto che ci troviamo più d’accordo che mai: l’assoluta inutilità del silenzio elettorale, dato che ormai i destini della politica si decidono su un terreno, quello del web e dei social, impossibile da silenziare. Grillo ha capito prima di tutti le potenzialità di questo mezzo, e quindi gli riconosco quantomeno il fatto di possedere una delle qualità che più apprezzo in una persona: la lungimiranza.

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  46. Avatar wwayne

    @Cristina: Il tuo è davvero uno di quegli interventi che apportano linfa al dibattito. Ad ogni modo, è già un progresso rispetto ai tempi in cui sparavi insulti a tutto spiano. A proposito, dalla coprolalia sei guarita naturalmente o t’hanno cambiato le medicine? 🙂

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  47. Avatar cristina
    cristina

    ma qualche farmaco per restringergli l’ego, no?

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  48. Avatar laura

    Rispetto alle recenti elezioni comunali, mi piace condividere questo :

    “Se l’elezione di Appendino e Raggi porterà bene alle loro città lo dirà il tempo, ma è già un’occasione per migliorare l’uso della lingua e la mentalità di tutti, a partire da chi le parole le maneggia per mestiere. Chiamiamole “sindaca”, dunque. Se ci suona male è perché in poche hanno ricoperto quella carica nelle città maggiori e ancora meno hanno voluto farsi chiamare correttamente. Non è un caso: il linguaggio rispecchia rapporti di potere e più si sale nella scala sociale, meno compare il femminile, che del prestigioso maschile non come il corrispettivo, ma come l’anomalia. Se suona strano chiamare sindaca una donna è perché in fondo a sembrare strano è che lo sia. Per questo deve cambiare anche il modo di raccontare le donne al vertice. Basta col chiamarle confidenzialmente con il nome proprio, come fossero cresciute con noi. Anche definirle “ragazze” sui giornali è un modo subdolo per minimizzare l’autorevolezza del ruolo che si sono conquistate. La più sessista delle abitudini da perdere è però quella di connotarle secondo le loro relazioni private, come se la politica fosse un hobby che le ha distratte dall’attività principale di essere madri o mogli. Persino nel titolo di Repubblica.it che ne annuncia la vittoria torinese, l’esperta di bilanci laureata alla Bocconi Appendino è diventata “la neomamma che ha battuto Fassino”. Se vi sembra normale, provate a immaginare Sala descritto come “il figlio unico plurivorziato che a Milano ha fermato la Lega”.

    Michela Murgia. “Né ragazze né mamme, usiamo le parole giuste”, La Repubblica.it.

    Di mio aggiungo solo che molto giocherà l’ambizione, ma che di entrambe apprezzo enormemente il coraggio.

    Buona serata e buone letture a tutti/tutte.

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  49. Avatar laura

    correggo il refuso… “che del prestigioso maschile è percepito non come il corrispettivo, ma come l’anomalia”

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  50. Avatar camilla
    camilla

    @ Cristina..e allora ti e piaciuto il romanzone sull’Italia imperiale? Non Che non Sia talentuoso, con quello splendido autore, ma troppo.Troppo sudore, incubi, paura,vigliaccheria, avventure, un grosso debordante racconto Che non vedevo l’ora di chiudere.Anche se non ci sono riuscita.
    Ho finito il Libro di Annie Ernaux UNA PASSIONE SEMPLICE Dove si descrivono con la precisione e il distacco di una investigazione le pulsione del corpo quando e’ fisicamente
    attratto da un amore improvviso e totalizzante
    per il corpo di un amante. Magistrale .E non c’e’ una sola parola di troppo.
    ciao. Cam

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