I libri più belli, letti nel 2016

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti). La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016. Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno. Anche nel…

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L’immagine è di Christopher Myers, presa in prestito dal sito web del New York Times, pagine opinioni, del 16 marzo 2014

Ecco, come ogni anno, l’invito a condividere le letture migliori (ma anche le letture deludenti).
La regola è semplicissima: si parla dei libri più belli letti nel corso del 2016.

Non importa quindi quando il libro sia stato scritto, pubblicato, ripubblicato. Quel che conta è che sia stato letto nel corso di quest’anno.

Anche nel 2015 questo post è stato di gran lunga il più frequentato e il più fecondo: un flusso quotidiano di pensieri da parte di decine di lettori. Una valanga preziosa di idee e consigli e sconsigli.

Ribadisco infine che fra le regole -fondamentali- di questo gioco c’è il rispetto per gli altri.

Quindi, il confronto civile viene molto apprezzato, l’insulto invece no.

Ringrazio da ora chi continuerà a donarci questo tesoro di letture con tanto affetto, partecipazione, precisione e ricchezza culturale.

Abbracci

 

Commenti

3.202 risposte a “I libri più belli, letti nel 2016”

  1. Avatar camilla
    camilla

    @wwaine. Quando finisce lo scambio di lettere il romanzo di Grossmann diventa drammatico con un lungo allucinante finale telefonico da “horror” ma di gran classe letteraria, degno della tragedia greca. E’ magnifico il momento , indimenticabile, Dove Miryam guarda il calendario. Si rende conto di essere finalmente incinta e Una forza eccezionale la investe. Ora
    capisce tutto, la personalita’ gravemente disturbata di Yair, la impellente corsa in macchina per salvare il bimbo nelle mani di un uomo impazzito.Li trovera’ ancora vivo nella luce della sua nuova Vita dentro di se’. Un pezzo di letteratura di rara perfezione. Te ne ricordi ww.?cam
    @ tutte/i. Che bellezza parlare di libri da dentro i loro corpi viventi. Invece di elenchi. Baci. Cam

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  2. Avatar wwayne

    @Camilla: Me lo ricordo, non con questa nettezza. Tra l’altro proprio stamani dovrò scegliere il libro da portarmi dietro nel lungo viaggio in treno che faccio ogni Lunedì (quello che, come ricorderai, prevede anche una tappa intermedia nella Pisa della nostra Cristina): è una scelta da non fallire, perché se il libro si rivela una ciofeca poi come faccio a passare tutte quelle ore di viaggio? E al ritorno poi stesso problema. Insomma, sembra un piccolo particolare ma va valutato con attenzione.

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  3. Avatar cristina
    cristina

    Cam, io ho trovato insopportabile il libro di Grossman SARAI PER ME IL COLTELLO. Con tutta l’adorazione che ho per Grossman, sul s erio, un libro feroce, inutilmente feroce, malatissimo.

    vi metto anche io un piccolo brano musicale ,sublime questo
    http://ilariasavini.it/index.php/tag/je-te-veux/

    PS. “nostra” un ciuffolo

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  4. Avatar wwayne

    @Cristina: Al solito io ti esprimo affetto, e tu mi ripaghi o con insulti o con acidità gratuite. Ma io provo davvero affetto per te, e quindi mi dispiace sinceramente che tu abbia così tanto veleno dentro. Ti auguro di liberartene il più presto possibile.
    E comunque, io tutta sta ferocia nel libro del coltello non ce l’ho vista.

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  5. Avatar camilla
    camilla

    @cri. Yair infatti e’ malato. Grossmann interrogato su questo straordinario romanzo racconto’che in Israele questo tipo di disturbi mentali della personalità sono molto comuni specialmente tra i maschi che devono arruolarsi
    Nell’esercito e affrontare continuamente situazioni di estremo stress. Si capisce ben presto nel romanzo il carattere schizoide di Yair. Nel rapporto che si realizza con la stupenda Myriam
    Lo svolgimento drammatico della storia d’amore tra i due, la vita di Myriam , col suo bambino handicappato e il marito Amos che sente molto distante, il fascino iniziale delle bellissime lettere di Yair , il vuoto che sente nella sua vita e la delusione di smascherare Yair diviene un esempio fulgido di grande, sapiente , umanissimo talento letterario di rara bellezza . Il finale orribile e al tempo stesso liberatorio e trionfante per Myriam che scopre la sua prossima maternita’ e’ um capolavoro che non si dimentica.Ho letto il libro tanti anni fa’ ma me lo sento addosso con emozione al solo ricordo.
    E ora basta con le letture passate.Avanti tutta con letture fresche come il pane appena sfornato…caldo. Ciao Cristina. Cam

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  6. Avatar camilla
    camilla

    P.s. Il titolo è Che tu sia per me il coltello. ( da Kafka)
    @ wwaine forse non è il romanzo adatto a un viaggio noioso.ciao cam

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  7. Avatar wwayne

    @Camilla: Sai che non me lo ricordavo che Myriam avesse un figlio diversamente abile?
    Una curiosità: quando cercavo di abilitarmi all’insegnamento, c’erano dei corsi apposta per insegnarci a trattare eventuali alunni diversamente abili. Naturalmente non c’era una strategia valida per tutti: ogni disabilità, fisica o psichica, aveva la sua relativa metodologia didattica. Non ti dico che fatica impararle tutte.
    Ti racconto tutto questo perché a quei corsi ci insegnarono fin dalla prima lezione ad evitare come la peste il termine che hai usato tu (handicappato). Io, ligio agli insegnamenti di persone che ne sanno più di me, ho obbedito e tuttora obbedisco; tuttavia lo faccio di malavoglia, perché sono contrario agli eufemismi, a maggior ragione quando il termine che sostituiscono (in questo caso handicappato) non vuol essere offensivo. Di conseguenza, fai bene a usare il termine handicappato, e più in generale a dire pane al pane e vino al vino. Lo facessero tutti, staremmo tutti meglio.
    P.S.: E staremmo tutti meglio anche se riuscissimo a sfruttare lo straordinario potenziale che molti diversamente abili hanno, e a fornire loro le nostre stesse identiche opportunità. Non per pietismo, ma per giustizia.

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  8. Avatar laura

    Riflessioni sparse….
    Io sono sotto molti aspetti relativista, ma so per certo che non mi piace Luca Carboni.
    Handicappato sta a diversamente abile sta come bidello a collaboratore scolastico.
    Questo blog è una vera miniera di informazioni preziose e molto o spesso ci si diverte.

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  9. Avatar wwayne

    @Laura: Il parallelismo tra i due termini handicappato e bidello è molto calzante: in entrambi i casi un termine non offensivo è stato sostituito da un eufemismo non necessario. E quindi, in entrambi i casi abbiamo un esempio di come tendiamo a morderci la lingua, a reprimerci nel nostro modo di esprimersi anche quando non ce ne sarebbe assolutamente bisogno. E’ il politicamente corretto portato all’eccesso, che io personalmente detesto.
    Riguardo a Luca Carboni, lo considero un grande artista, ma ammetto che è molto discontinuo. Tuttavia, con il suo ultimo album è tornato su livelli che non raggiungeva dai tempi di LU*CA (2001).

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  10. Avatar wwayne

    E già che ci sono condivido un’altra perla recente di Luca Carboni, che fa sempre bene allo spirito.

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  11. Avatar cristina
    cristina

    sto leggendo un libro di Iaia Caputo ERA MIA MADRE. Non male. la madre è in coma irreversibile, la figlia risale le correnti della vita materna, spesso sconosciuta – com’è giusto – ai figli. Insomma fa i conti.
    Stasera su non so che canale mi sono sciroppata un film – non malaccio – con George Clooney.girato alle Hawaii in cui la moglie è in coma irreversibile e lui scopre cose di lei e della vita di lei che non sapeva.

    Solo adesso mi accorgo che la coincidenza è platealissima. Ma tu pensa, eh? le coincidenze, coincidono sempre!

    Poi sarò flashata, ma sto sviluppando una forma di morbosa dipendenza da qualunque cosa mostri le Hawaii. Da chi vende case o ci gira un poliziesco, non posso staccarmi. Sarò gravemente malata?

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  12. Avatar wwayne

    @Cristina: Le coincidenze sono le cicatrici del destino. (Carlos Ruiz Zafón, L’ombra del vento)
    Ti segnalo questo elenco di film con l’ambientazione da te citata: https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Film_ambientati_nelle_Hawaii. Quello che mi intriga di più è Sotto il cielo delle Hawaii: Bradley Cooper è un ragazzo simpatico e un ottimo attore, quindi i suoi film li guardo sempre con piacere. Ultimamente però l’ho un po’ perso di vista, infatti oltre a questo devo recuperare anche Il sapore del successo.

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  13. Avatar cristina
    cristina

    bla bla bla

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  14. Avatar wwayne

    @Cristina: La tua replica non mi pare molto garbata.

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  15. Avatar editalara
    editalara

    @Cristina: il film è Paradiso amaro, per nulla scontato e a tratti diverte vero? ( quando il bel George corre a rotta di collo in ciabatte!) a me era piaciuto moltissimo e l’ho rivisto un paio di volte.
    ..ah le Hawaii uno dei sogni nel cassetto!
    ho visto anche quello citato da Wayne, mi era piaciuto ma l’ho già dimenticato.

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  16. Avatar cristina
    cristina

    Edit, si giusto! il bel George è quasi bruttino oramai in questo film, ma comunque fa una carattizzazione divertente. con 3 giovani che proprio sono buffi buffi
    Delle Hawaii credo mi colpisca da un lato l’estrema modernità e sfarzo tutti made in USA, dall’altro l’attaccamento alle origini e ai riti della popolazione indigena, che non so realmente quanto contino, ma che da qui paiono affascinanti.

    Insomma una bella contraddizione in un guppo di piccole isole strepitose con una natura forte- sarà che ho visto troppe puntate di Hawaii Five 0
    ahahah

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  17. Avatar editalara
    editalara

    Cri a me affascina soprattutto la natura potente e diversa di ciascuna isola, lava , onde da campionati di surf, e quelle incredibili pareti color smeraldo..
    In effetti spero sarà uno dei miei prossimi viaggi..anche se lo dico da almeno 4anni 🙂

    KAUAI – L’isola delle Hawaii dove ammirare la natura primordiale

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  18. Avatar editalara
    editalara

    p.s. e io troppe puntate di Lost ah ah!

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  19. Avatar cristina
    cristina

    Edit, sempre là siamo….ahahah

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  20. Avatar Dani

    NELLA CASA DEL PIANISTA di Jan Brokken. Storia struggente, che contiene un mondo. Musica, tanta musica, una straziante fuga dalla Madre Russia, amicizia vera, sregolatezza, morte. Un libro che smuove corde profonde, che stimola interrogativi, riflessioni e quel finale…Viene da chiedersi “Cavolo, io sto spendendo bene la mia vita?”. Insomma, con libri così, leggere è tempo speso bene. Speriamo Iperborea faccia tradurre altre cose di Jan Brokken

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  21. Avatar Dani

    Mi sembra giusto aggiungervi questo

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  22. Avatar cristina
    cristina

    e com’è scritto Dani? io ho mollato a metà Anime Baltiche perchè c’era un fastidio di fondo per la scrittura, perc hè sentivo dei pregiudizi ( detrorsi) percorrere i sottofondi del libro, insomma qualcosa strideva troppo alle mie orecchie un po’ troppo delicate ( forse)

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  23. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    festeggiato l’ultimo giorno di scuola (e il pomeriggio di pioggia scrosciante) con un film che mi è molto piaciuto: Frida.
    E mentre lo guardavo pensavo che adesso che vivo sulle Alpi all’umido e al fresco (non fraintendetemi 😉 ) amo tanto l’ambientazione colorata e baroccheggiante del Messico.
    Prima ero attratta quasi esclusivamente da paesaggi pieni di gelo (GELOSI, dunque?), quelli che fanno scappare mia mamma e alcune mie amiche dal film L’OSPITE D’INVERNO.
    Il bianco la neve i cieli tersi la gente che parla alitando nebbiolina sono il mio forte da sempre.
    Quindi Cri, ancora coincidenze!

    Bene, vado a lavorare un po’. Ci sono pupi da valutare.
    Ho anche scoperto di far parte di una commissione in un professionale in centro città.
    Questo procrastina di qualche settimana il mio rientro nell’isola! Sigh 😦
    (significa anche ripassare …)

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  24. Avatar cristina
    cristina

    la mia amica Lella Costa moltissimi anni fa addirittura intitolato un suo spettacolo COINCIDENZE….ehhh

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  25. Avatar camilla
    camilla

    @dani ti ringrazio. Dopo aver letto questo magnifico libro anche pochi istanti col tocco dell’artista e del suo ppianoforte mi ha fatto tanto piacere.
    @ cri. ANIME BALTICHE e davvero stupendo.Prova cri e non te lo dimenticherai .
    E conoscerai storie dei protagonisti che non avresti mai immaginato came

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  26. Avatar cristina
    cristina

    Cam ne ho letto metà, poi mi sono stufata, mi stava irritando

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  27. Avatar wwayne

    @Jezabel: Ricordo che vidi Frida addirittura in vhs. E ricordo anche che non mi piacque granché, perché c’era un’insistenza financo morbosa sui dettagli sessuali. Ora, ormai ho imparato ad accettare che per fare cassa quasi tutti i film cedono alla tentazione di calcare la mano su quest’aspetto, ma qui la cosa era davvero esasperata e gratuita. Insomma, un’occasione persa. Ed è davvero un delitto, perché la vita della Kahlo era più cinematografica che mai, e quindi non meritava affatto di venire trattata in modo così asinino.

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  28. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti

    Adesso di Joseph Conrad sto sentendo “Linea d’ombra”, visto che anche questo titolo è disponibile nella versione audio. Diversamente da “Cuore di tenebra”, questo secondo libro di Conrad che sto leggendo ha un avvio lento che può forse scoraggiare, superati i primi capitoli, però, si riconosce la mano del grande autore e anche i personaggi prendono forma. Non pensavo che le descrizioni dei viaggi di mare potessero coinvolgermi così tanto. Ma è troppo presto per dire qualcosa di definitivo sul libro se non che devo procurarmi una cartina dell’estremo Oriente.

    Ciao,
    Mari

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  29. Avatar wwayne

    @Mariangela: A proposito di Estremo Oriente, ti segnalo questo post che mi ha molto colpito: https://destinazionemondo20.wordpress.com/2016/06/08/asia-ed-europa-convivono-in-me-contemporaneamente/.

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  30. Avatar Dani

    @cristina. Com’è scritto il libro di Brokken? Beh, dal punto di vista stilistico certo… la prosa non è quella di Virginia Wolf. Ciò che dà valore al romanzo è una trama scorrevole, anche avvincente. I personaggi non sono troppo approfonditi, ma nella narrazione dei nostri tempi succede di rado che si scenda in dettaglio. Il fulcro di tutto è l’artista, raccontato con i sentimenti di un amico, quindi visione nettamente di parte, è inevitabile. Ti dirò che avendo ascoltato un po’ di Egorov su You Tube (ammetto che non lo conoscevo) non lo trovo esaltante, ma è il giudizio di un’incompetente sia chiaro. C’è un punto nel romanzo in cui mi pare si critichi velatamente Glenn Gould e questo infastidisce. Gould è un artista che splende, ineguagliabile, ma ad un amico si perdona anche questo. Vale la pena comunque leggerlo perchè, come ho detto, il libro suscita interrogativi seri. Nel finale Egorov si pente di aver sprecato tempo con alcol, droghe e nottate trascorse alla ricerca di incontri occasionali in locali gay. Ci sarebbe molto da dire e molto mi sono detta in merito, ma non è questo il luogo per questo tipo di considerazioni e non ne avrei neppure il tempo. Quando un libro fa pensare così merita merita merita. Non ho capito invece il tuo fastidio per Anime Baltiche e non vi ho trovato quello che dici. Se hai voglia di spiegarti meglio ti leggerò volentieri. Io vorrei leggere altro di Jan Brokken. So che ha scritto libri di viaggio e altri romanzi ma l’olandese non lo conosco. Iperborea dai!!
    Ciao a te e tutti

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  31. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Wwayne
    anch’io di solito mi infastidisco per il sesso non necessario nei film, ma devo dire che qui la cosa non mi ha colpito.
    Sono stata invece rapita dalla presenza delle immagini e del colore nei momenti significativi della biografia (esempio: durante l’incidente che ha segnato la sua intera esistenza, lei si ricopre di polvere dorata destinata ad un affresco).
    Sarà che ci ho la mamma artista?
    Un esempio invece di film in cui il sesso è abbastanza strillato trovo sia AMORE E ALTRI RIMEDI, anche se per il resto mi piace moltissimo.

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  32. Avatar cristina
    cristina

    Dani, grazie. No, non proverò a spiegarmi. credo sia una mia sensibilità a farmi sntir cose che non mi collimano. Il libo non solo non mi avva presa ma vdevo affiorar pregiudizi sottintesi, anti omosssuali ad esmpio. Per me è bastato . Ma sono l’unica, quindi, mi tengo le mie sensazioni, e, forse, i miei gusti.
    Ma vedo che anche qua nel libro da te citato c’è qualcosa anti gay. Bah

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  33. Avatar cristina
    cristina

    scusate i miei molti/troppi errori, ma quando imparerò a rilggere? comunque che non esista una funzione “correggi” è una cosa strana in questo blog, o no?

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  34. Avatar Dani

    @Cristina sull’anti-gay hai preso un abbaglio. Egorov era gay e Brokken non gli ha mai fatto mancare affetto amicizia appoggio, nella malattia, fino alla fine. Davanti ai rimpianti e dubbi per una vita sprecata anche in avventure occasionali lui sosteneva l’impossibilità di essere diversi da ciò che si è Leggilo e ti ricrederai. Forse in Anime Baltiche hai male interpretato qualche passo ma Brokken anti gay no, proprio no. Ciao

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  35. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Dani @Cristina @tutti
    Del libro di cui state discutendo nulla so; ho però trovato questa recensione su “Cultura Gay” e non sembra che l’autore abbia trattato male il musicista:

    http://www.culturagay.it/recensione/1182

    @tutti
    Sto proseguendo con “I Figli della mezzanotte” di Rushdie: le pagine dedicate alla guerra indo pakistana per quello che poi sarebbe divenuto il Bangladesh sono molto movimentate e caotiche ed è facile perdere il filo, ma le ho superate e conto di finirlo in pochi giorni.

    @Wwayne, il post è riferito ai mezzosangue, passatemi il termine da intendersi in senso positivo, visto che mio papà, in tempi lontani, diceva che sono i più belli.

    Ciao a tutti,
    Mari

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  36. Avatar wwayne

    @Mariangela: Sì, è presente anche quella tematica. Che sento molto vicina a me, visto che sono anch’io di sangue misto. La mia avversione per il razzismo (e di riflesso per i regimi totalitari) ha anche questa motivazione.

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  37. Avatar wwayne

    P.S.: E comunque hai ragione: più il corredo genetico dei genitori è diverso, più è probabile che i figli escano fuori belli, sani e intelligenti. Di conseguenza, ben vengano i figli di sangue misto anche da questo punto di vista.

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  38. Avatar camilla
    camilla

    @ wwaine. La parola “mezzosangue”e’ brutta perché non ha nessun significato perciò e’ usata in tono razzista e si perde nei più arcaici pregiudizi degli esseri umani ignoranti. Certo che a noi “nordici” bianchicci non potrà che fare un gran bene mescolarsi.ciao
    @ cri il pianista Yuri Egorov omosessuale, dovette fuggire dalla sua amata madre Russia , per colpa della cultura orrenda di un Paese che aveva fatto la rivoluzione! Malgrado questa ancora oggi quel grandePaese tormenta ggli omosessuali, disprezza gli ebrei e sicuramente non ama i neri africani. Mi chiedo quando la Russia diventera’ civile e moderna. Ma per ora non ci sono speranze. Cam

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  39. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Camilla @tutti
    Camilla sono stata io ad usare il termine mezzosangue: come specificavo nel messaggio, non avevo cattive intenzioni, facevo riferimento all’ibridazione che conferisce eclettismo; avessi non intenzionalmente offeso qualcuno, me ne scuso senz’altro, ma in questo caso WWayne non c’entra.

    @wwayne
    Wwayne, una volta che non stuzzichi, si accaniscono con te, incolpevole nipotastro!

    Ciao,
    Mari

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  40. Avatar wwayne

    @Mariangela: Zia, ancora mi credi un provocatore? Comunque, accetto che se la prendano con me, e accetto anche che tra alcuni membri di questo gruppo di lettura possa non esserci della simpatia. Tuttavia, anche in presenza di frizioni, non dovrebbe mai venir meno il garbo: e purtroppo ultimamente c’è stata un’occasione in cui è venuto meno eccome. Pur essendo (anche in quel caso) la vittima di quella situazione, non serbo rancore alla persona che si è comportata in questo modo. Al contrario, l’ho già inclusa nelle mie preghiere.

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  41. Avatar wwayne

    Vi segnalo quest’articolo, in linea con uno degli argomenti trattati negli ultimi giorni: https://scritturacolorglicine.wordpress.com/2016/06/10/la-forza-di-voler-essere/.

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  42. Avatar camilla
    camilla

    @marian. Non dieu come e’ facile fraintendere.Non mi sognavo neppure di riferirmi al tuo post dove già specificavi ” l’uso” necessario al contesto della parola mezzosangue,che si è usata per secoli sempre con una sorta di disprezzo.Mi riferivo piuttosto al discorso fatto con wwayne su certi neologismi che spesso, per eccesso di zelo, possono suonare ridicole, diversamente abili
    o diversamente giovani .Lo stigma non è nelle parole handicap o vecchio ma propri nell’aggettivo “diversamente” ho sentito dire “diversamente bella” o diversamente magra, diversamente coraggioso e simili idiozie.Parlavo con wwayne per continuare il discorso fatto giorni fa’ senza nessuna intenzione polemica. Ti dirò che wayne mi e’ diventato simpatico e trovo ammirevole il suo spirito di pace.
    Noncredo che tu sia un provocatore gentile Wwayne, sei spesso imprevedibile e questo a volte lascia stupefatti. E adesso vado a leggere. Ciao a tutte/i. Segnalo un bell’articolo su repubblica di ieri di Nicola Lagioia.di cui vi racconterò. Sul femminicidio. Cam

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  43. Avatar wwayne

    @Camilla: Hai centrato il punto: quando un neologismo rivela un eccesso di tatto da parte di chi lo usa, a quel punto diventa grottesco e quindi ridicolo. Ti dirò di più: molte persone portatrici di handicap sono loro per prime a non volere essere chiamate diversamente abili, perché proprio quel “DIVERSamente” sottolinea in modo più netto di qualsiasi altra parola la loro condizione. Insomma, il rattoppo è peggio del buco.
    La simpatia che nutri per me è assolutamente reciproca. Inoltre, mi fa molto piacere che tu condivida il mio spirito pacifico: come avrai capito, credo nell’assoluta necessità della conciliazione anche dopo litigi accesi o in presenza di fortissime diversità di vedute.
    Attendo con interesse la tua segnalazione dell’articolo di Lagioia, anche se ti dirò che Repubblica non mi fa impazzire. Anzi, in realtà l’unico giornale che mi piace davvero è Il fatto quotidiano. Non ne faccio una questione di ideologia politica, ma semplicemente di intrattenimento: a leggere qualsiasi altro giornale mi annoio, a leggere Il fatto invece mi diverto, perché molti dei suoi articoli sono scritti con un sarcasmo non troppo velenoso che trovo assolutamente adorabile. E poi, lo preferisco anche per una questione di informazione: leggo gli altri giornali e non trovo nulla che non abbia già sentito altrove, leggo Il fatto quotidiano e scopro invece un sacco di notizie e di dettagli che altrimenti non avrei mai scoperto.

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  44. Avatar wwayne

    Vi segnalo una graphic novel molto carina: “Diario di una dottoranda” di Tiphaine Rivière. Come rivela il titolo, è un fumetto che descrive, esagerandole un po’ a fini comici, tutte le disavventure e le nevrosi degli studenti universitari. Anche chi (come me) si è fermato alla laurea senza interessarsi al dottorato ci si identificherà in pieno, e sorriderà molto di se stesso.

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  45. Avatar cristina
    cristina

    qualcuno/a conosce i libri di Igiaba Scego?
    Ah…. Il mio Gdl ha appena deciso: da sttembre fino a natale leggeremo libri di scrittori e scrittrici del e sul Corno d’Africa.

    Vogliamo fare luce su una parte di mondo dove gli italiani – per nulla brava gente – sono stati e su cosa resta di quella presenza e come viene vissuta ora dalle nuove generazioni dei migrant writers ( pare che si dica così, ho trovato questa definizione ribadita in molti posti)

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  46. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina
    Cristina, quando avevi proposto di selezionare alcuni libri sull’Italia da proporre all’ipotetico lettore straniero desideroso di apprendere qualcosa sulla nostra storia e sulla nostra cultura, avevo messo in elenco anche “La mia casa è dove sono” di Igiaba Shego.

    Sicuramente a me ha svelato aspetti storici sul mio paese che non conoscevo però adesso non dico niente perché mi dici che devi ancora leggerlo.

    Ciao,
    Mariangela

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  47. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Avevo letto tempo fa che tra i libri postcoloniali in italiano sono rilevanti questi titoli:

    • Wu Ming 2 e Antar Mohamed, “Timira”, Einaudi, 2012.

    • Gabriella Ghermandi “Regina di fiori e di perle”, Donzelli, 2007.

    Comunque, per molte informazioni sulla “Letteratura della migrazione” o, come è stata anche definita, sulla “Letteratura Nascente” (le denominazioni sono moltissime, se ne potrebbero usare anche altre) rimando a questo link:

    http://www.el-ghibli.org/

    Cristina, quando avrai letto i libri o anche per qualsiasi impressione propedeutica, facci sapere!

    Ciao,
    Mariangela

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  48. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Mariangela
    Io TIMIRA l’ho letto.
    Avevo già dei sentimenti di repulsione verso quegli atteggiamenti dell’Italietta di Pascoliana memoria, secondo cui quei negretti poco civilizzati avrebbero avuto da noi una spinta verso l’occidentalizzazione : “gli abbiamo fatto le scuole, gli abbiamo fatto le strade, etc”.
    Il libro però mette di fronte a un’esistenza dolorosa, quella della bambina figlia della famiglia da nascondere. La sua pelle è abbastanza colorata da far capire da dove arriva e da far capire che lei e suo fratello non sono i figli della moglie legittima.
    Terribile storia di identità mancata o non riconosciuta!
    Saluti.

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