“Il mattino ha l’oro in bocca”.
Per qualcuno questa frase richiama un proverbio popolare, che ha anche una variante in “Le ore del mattino hanno l’oro in bocca”.
A molti altri però fa subito venire in mente Shining, il film di Kubrick tratto dal romanzo di Stephen King.
Il protagonista, Jack Torrence, è uno scrittore che accetta un lavoro stagionale come guardiano di un albergo isolato e chiuso d’inverno, con l’idea di approfittarne per scrivere un romanzo. Le cose però non vanno per il verso giusto: Jack va fuori di testa e cerca di massacrare moglie e figlio.
Nel film c’è una scena popolarissima nella quale si rivela il delirio di Torrance: la moglie scopre che il libro che il marito sta scrivendo da mesi riporta una sola frase battuta a macchina all’infinito. Questa frase nella versione italiana è appunto “il mattino ha l’oro in bocca“, mentre nella versione in lingua inglese è “all work and no play makes Jack a dull boy“.
Qualcuno ha avuto l’idea geniale di dare alla luce quel libro.
Su Blurb – un sito dove è possibile creare e pubblicare libri senza passare per le case editrici – da qualche tempo ha fatto la sua comparsa proprio il romanzo di Torrance, e il fatto che sia stato caricato in due versioni con copertina differente lascia immaginare che il gadget abbia riscosso un certo successo. Phil Buehler ha replicato le pagine del libro esattamente come compaiono nel film, con l’impaginazione schizoide che rivela il progressivo avvicinarsi alla follia pura.
La notizia è stata ripresa da un buon numero di testate internazionali che hanno lodato Buehler per l’originalità dell’idea.
Grattando un po’ sotto la superficie si scopre però che l’idea non è affatto originale: il primo a realizzarla è stato un italiano per WilloWorld, distribuendo il “libro impossibile” via Lulu.com.
Coincidenza? Forse. La fortuna sembra essere stata più vicina alla versione di Buehler.
C’è da dire che quest’ultimo è stato un po’ più creativo nella creazione del libro: la tipografia ripresa dal libro, e la presentazione generale del testo come fosse autentico, intrecciando finzione e realtà (platealmente irreale), o finzione nella finzione, ha dato luce a un mix di discreto fascino.
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