Scene da un matrimonio (secondo Gabo)

“Non fosse per via delle albe, rimarremmo giovani tutta la vita. È proprio vero: invecchiamo all’alba. I tramonti sono deprimenti, ma ti preparano all’avventura di ogni notte (come direbbero i miei letterati). Le albe no. Alle feste, appena sento il silenzio dell’alba, mi viene uno struggimento che non mi dà pace in corpo. Bisogna andare…

“Non fosse per via delle albe, rimarremmo giovani tutta la vita. È proprio vero: invecchiamo all’alba. I tramonti sono deprimenti, ma ti preparano all’avventura di ogni notte (come direbbero i miei letterati). Le albe no. Alle feste, appena sento il silenzio dell’alba, mi viene uno struggimento che non mi dà pace in corpo. Bisogna andare via! In fretta, a occhi chiusi per non vedere le ultime stelle. Perché se il giorno ci coglie per strada col vestito della festa ci rovescia addosso un diluvio di anni di cui dopo non riusciamo più a liberarci. Per lo stesso motivo non mi piacciono le fotografie: le rivedi l’anno dopo, e ti sembrano già uscite dal baule dei nonni. Continua a struccarsi. Io ne avevo… quanti? Quasi trenta, e a quei tempi erano molti, troppi. I ragazzini dicevano: “Una vecchia di trent’anni”. Be’, avevo trent’anni la prima volta che abbiamo viaggiato sul treno della notte da Ginevra a Roma. Abbiamo cenato a lume di candela con una coppia di sposini svizzeri che avevano fretta di perdere per ficcarsi a letto, e mi sono svegliata felice alle sei, con una voglia matta di vedere quei prodigi d’acqua di Villa d’Este. D’improvviso ho avuto la sfortuna di guardarmi nello specchio. Che orrore! Almeno cinque anni di più. Non servono a niente le maschere al cetriolo, né i cataplasmi a base di placenta, niente, perché non è una vecchiaia della pelle, ma qualcosa di irreparabile che ti capita nell’anima. Merda!”

Questo è un estratto dell’unico testo per il teatro scritto da Gabriel Garcìa Marquez (Diatriba d’amore contro un uomo seduto,  Mondadori, 80 pagg.,  in scena al Piccolo Teatro di Milano il prossimo 13 settembre).

Grazie Gabo, graffi ancora.

Commenti

2 risposte a “Scene da un matrimonio (secondo Gabo)”

  1. Avatar Bruno Pompa
    Bruno Pompa

    complimenti, fate proprio un bel lavoro, tornerò a dilettarmi delle vostre segnalazioni, recensioni e considerazioni;

    buon lavoro

    B.

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  2. Avatar theleeshore
    theleeshore

    grazie, continua a dilettarci anche tu con la tua presenza. 🙂

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