Di Harry Potter non diciamo nulla?

Siete di quelli che lo snobbano, perché lettura ormai di troppo di massa? Oppure siete tra gli iper eccitati che non aspettano altro che il 21 luglio? Tra l’altro, se siete di questo partito, vi segnalo che Feltrinelli organizza una potterata con letture, animazioni e non so che altro, per celebrare (si, si, pare proprio…

Siete di quelli che lo snobbano, perché lettura ormai di troppo di massa?
Oppure siete tra gli iper eccitati che non aspettano altro che il 21 luglio?
Tra l’altro, se siete di questo partito, vi segnalo che Feltrinelli organizza una potterata con letture, animazioni e non so che altro, per celebrare (si, si, pare proprio una celebrazione) l’uscita inglese di “Harry Potter and the Deathly Hallows”.

Ho spulciato il blog perché ero curiosa di capire voi da che parte state, cosa ne pensate.
Ho trovato post interessanti, che Harry P. lo sfiorano appena. Un paio di questi mi hanno acceso una lampadina:
Reading Harry Potter – mi ha fatto pensare a un manifesto pubblicitario gigante comparso in Cina in questi giorni. Lo mostrava (il mega poster) e ne parlava un quotidiano. Mi sarebbe piaciuto citarvelo per bene, perché parlava di Harry P. come prova simbolica schiacciante di cambiamento in Cina.
Peccato che io non ne abbia trovato traccia da nessuna parte! Ho sfogliato tutti i quotidiani accumulati e ho cliccato un po’ ovunque. Niente da fare! Forse l’ho solo immaginato? Qualcuno di voi, anche, l’ha visto?
Londra – il mio commento, ora, non c’entra con Potter, ma volevo dirvi che anche a Torino organizzano itinerari a tema… e hanno tanti temi, pure quello letterario. Nel caso vi interessasse, fate un giro qui.

La sostanza però era: allora sto Harry Potter?

Commenti

12 risposte a “Di Harry Potter non diciamo nulla?”

  1. Avatar luiginter

    Harry Potter: non ho mai letto uno dei libri interamente; ho letto qualche pezzo ad alta voce ai miei figli (i primissimi HP); e soprattutto ho ascoltato la mamma che li leggeva sempre ai miei figli; insomma, ci sono vagamente dentro; conosco un po’ di personaggi. Ho visto due o tre anche dei film.

    Mi sembra un buon prodotto seriale; divertente e intrigante. *Non mi pongo mai il problema se un libro sia “troppo di massa”.*
    Certo è una questione di interesse. Il fatto che qui su questo blog si parli quasi mai di HP mi sembra più il segno di un *disinteresse* che di snobismo. Credo almeno

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  2. Avatar kubinski
    kubinski

    Credo anch’io che sia una questione di “interesse”. Nel senso che io non avendo figli non ho mai pensato di andare a leggermi un libro dedicato fondamentalmente ai ragazzi.

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  3. Avatar giuliaduepuntozero

    Io, invece, sono una patita, e con me sfondi una porta aperta.
    Se non fossi a casa ammalata, potrei anche pensare di andare alla nottata alla Feltrinelli.
    L’anno scorso non sono riuscita ad aspettare la traduzione italiana, e l’ho letto in inglese. Quest’anno, a maggior ragione.
    Non sono una fanatica del genere (non ho mai letto *Il signore degli anelli*, ad esempio), ma la storia mi ha preso fin dal primo volume, trovo che sia ben scritto, originale quanto basta, nonostante le citazioni dovute ai classici del genere, avvincente. L’unica perplessità, sul suo essere definito *un libro per bambini*. Soprattutto con gli ultimi, avevo paura io, figurati loro. O forse non ci sono più i bambini di una volta.

    *giuliaduepuntozero

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  4. Avatar pepeneropepebianco
    pepeneropepebianco

    Ops.. in realtà credo di aver sbagliato a utilizzare il termine “snobbate”, visti i miei precedenti. Questa volta non volevo, insomma.
    Sicché, forse, mi interessava proprio curiosare nel perché del “disinteresse”…

    Io anche non ne ho mai aperto uno di HP di carta.
    Inizialmente per lo stesso motivo di *kubinski*, poi perché è diventato “troppo”. Perché ormai mi sento esclusa dalla comunità dei seguaci e forse non mi “interessa” nemmeno farne parte.

    Però al cine l’ho visto eccome!

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  5. Avatar giuliaduepuntozero

    Dimenticavo: la foto del manifesto della lettrice di Harry è stata scattata a Copenaghen. Quando l’ho vista, pensavo fosse la pubblicità del libro, e invece era una delle foto sparse in giro per la città della mostra *Images of the Middle East*.
    Indubbiamente il fatto che una donna araba in costume sulla spiaggia legga Harry in inglese, vuole essere sintomo dei cambiamenti, gli stessi che descrivi tu, pepeneropepebianco, riguardo al manifesto in Cina.
    Viva Harry ancora di più, allora, se riesce a unirci così, si può proprio dire, a livello mondiale.

    *giuliaduepuntozero

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  6. Avatar pepeneropepebianco
    pepeneropepebianco

    Dimenticavo. Non che non mi interessi farne parte perché li “snobbo”… anzi!
    I patiti di HP mi paiono una “comunità” variegata e interessante: non mi dispiacciono affatto, ecco.

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  7. Avatar kubinski
    kubinski

    Quanto ai percorsi letterari, anche a Milano ne vengono organizzati diversi.
    Personalmente qualche anno fa sulle orme della via crucis milanese di Luciano Bianciardi me ne sono creato uno solo per me che ho poi fatto con soddisfazione in un sabato pomeriggio estivo.

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  8. Avatar Ely81

    Io Harry Potter l’ho scoperto tardi, ho letto il primo solo nel 2003 e leggendo ridevo da sola sul tram che mi portava all’università… Poi ho aspettato a leggere gli altri perché non li trovavo in biblioteca, ed essendo una studentessa squattrinata non ero così ansiosa di leggerli tanto da comprarli…
    Insomma mi era piaciuto ma non mi aveva catturato, ho aspettato fino a fine 2006 (!) per leggere il secondo, e poi è stato col terzo (Prigioniero di Azkaban) che è scattata la passione, 3° 4° 5° e 6° li ho letti tutti quest’anno, presi dalla biblioteca uno dopo l’altro, con la paura che qualcuno mi dicesse cosa succedeva in quelli che non avevo ancora letto… il sesto l’ho finito l’altroieri in inglese e ora aspetto l’ultimo, domani vado a comprarlo!
    I film li ho visti fino al terzo, adesso mi manca il 4° e poi vado al cinema per il quinto…
    Insomma, a me HP è piaciuto sempre di più, soprattutto i libri, anche se i film che ho visto finora non sono fatti male. Però il libro ha molte più sfumature e sfaccettature, è bello seguire i personaggi da un libro all’altro e vedere come cambiano, è bello vedere come la trama si svela pian piano, e mi piace moltissimo il fatto che la Rowling abbia in testa tutto un mondo che va oltre a quello che sta nei libri, ci sono tante altre cose che sa solo lei, è come se i personaggi e il loro mondo esistessero davvero e abbiano davvero una vita propria che va oltre a quello che lei ci racconta… E’ così che ho sempre immaginato dovesse essere uno scrittore, quando volevo fare la scrittrice anch’io.

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  9. Avatar odiamore

    Innanzitutto ciao a tutti. Io leggo per piacere e per lavoro molta saggistica, e per me Harry Potter è sempre e comunque un toccasana. Ricordo chiaramente che, giunta a metà del primo libro (letto a circa 23 anni con la scusa che, essendo in inglese, “facevo esercizio”) avevo un unico rimpianto: non essere una tredicenne! Chiaramente, un lettore con la stessa età del protagonista è in un certo senso privilegiato – ma è anche bello fingere di tornare indietro nel tempo…

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  10. Avatar giuliaduepuntozero

    Per i film, discorso a parte: anche io li ho visti tutti, belli, ma i libri sono tutta un’altra storia.
    E a me sembra che il fenomeno HP sia stato soprattutto su film e gadget: quanto bambini hanno veramente letto i libri?
    Comunque, ancora complimenti alla Rowling, e mi associo alle parole di Ely81.

    *giuliaduepuntozero

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  11. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    HP non l’ho mai letto e non l’ho mai visto al cinema. Mia figlia ventenne credo abbia visto, ragazzina, il primo film (in inglese e in aereo, di ritorno da Londra)*,e che le fosse piaciuto. Credo che vedrò volentieri un film HP se ne avrò l’occasione.

    *:-))))preciso la circostanza perchè ritengo che sia impossibile non fare qualcosa che rientri nella mainstream, che preferisco a “di massa”, come concetto. Io, da sola o con altri, faccio molte cose che rispecchiano lo spirito del tempo.
    Una di queste cose è stata inviare la figlia adolescente in area anglofona.
    Direi che forse sarebbe interessante non inquadrare rigidamente e reciprocamente le nostre inclinazioni e gusti e scelte con definizioni rigide come “di massa ” “snob” …
    La rigidità di confini, gli inquadramenti definitivi e definitori che tendono a semplificare troppo, tendono ad un integralismo un pò arido, credo. Anche nelle discussioni.
    Ora sarà meglio che smetta di pontificare :-)))))…in famiglia, marito e figlia fanno gesti di disperazione impotente quando attacco:-)))))

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  12. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Io il primo episodio di HP “La pietra filosofale” ho iniziato ad ascoltarlo a mente sgombra visto che pregiudizi in lettura ne ho nutriti fin troppi in passato e ho sperimentato a mio danno che non aiutano; di leggere almeno un titolo della saga ero proprio curiosa e mi ci sono dedicata senza idee preconcette. Il libro l’ho quindi ascoltato per intero (ho usato l’audiolibro) e, fin che ho potuto, con attenzione: onestamente, con tutta la buona volontà e detto senza snobismo, l’ho trovato molto noioso, privo di fantasia e piuttosto scontato.

    All’inizio, la visione manichea, zii e cugino, perfidi e cattivi, da una parte, Harry, buono e innocente, dall’altra, è tanto marcata e portata all’eccesso che, più che ricordare Cenerentola, la narrazione assume un aspetto addirittura caricaturale. Nel prosieguo, tutto è facilmente prevedibile: Rowling, utilizzando a piene mani un’accozzaglia di miti e simbologie abborracciati da diverse culture (unicorni, centauri, specchi magici), il suo maghetto lo fa sempre vincere e alla sorpresa è lasciato davvero poco spazio.

    Ho ripensato ai due libri della mia infanzia, “Pippi Calzelunte” e “Piccole Donne”, e, vi dico, della stravaganza della bambina lentigginosa con le trecce o dell’anticonformismo di Jo March (di cui tanto abbiamo parlato su questo blog nell’altro articolo) qui non c’è proprio nulla, tutto procede come ci si aspetta. Anzi, concordo con chi ha fatto rilevare un certo maschilismo, visto che nel romanzo, rispetto a quello di Harry, Hermione ha solo un ruolo ancillare e subordinato. Ciò che mi ha colpita, in pratica, è la totale assenza di quel guizzo di fantasia, la mancanza di quel quid che, nei buoni libri per ragazzi, sovvertendo le verità precostituite, induce sorpresa e sbalordimento; voglio dire, quello che non ho trovato, rispetto alle letture dei verdi anni, è quel colpo d’ala di estrosità che mette in dubbio le inconfutabili certezze e aiuta a crescere.

    Nonostante la delusione, la non conoscenza della letteratura per ragazzi degli ultimi decenni non mi permette di poter concordare con conoscenza di causa col giudizio più che pessimista di Jack Zipes che io riassumo così: la letteratura per l’infanzia è uno spicchio di mercato e con HP l’industria culturale ne ha accaparrata una parte cospicua a danno di libri più belli e meritevoli (Jack Zipes, “Oltre il giardino” Mondadori, 2002)

    Boccio senza remore, quindi, il libro di Rowling, ma, sulla questione più generale della letteratura per i giovani, per ignoranza in materia, sospendo il giudizio.

    Ciao a tutti,
    Mariangela

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