Grazie Moccia! Grazie di cuore!

Sandrone Dazieri in un’acrobatica difesa dei libri di Moccia. Per dire che se i ggiovani leggeranno Ellroy, De Lillo o Sciascia, lo dovremo a 3msc.

Sandrone Dazieri in un’acrobatica difesa dei libri di Moccia. Per dire che se i ggiovani leggeranno Ellroy, De Lillo o Sciascia, lo dovremo a 3msc.

Commenti

18 risposte a “Grazie Moccia! Grazie di cuore!”

  1. Avatar Caino
    Caino

    credo sia vero questo punto di vista.
    con me ha funzionato così.

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  2. Avatar fenice
    fenice

    Grazie capaldi della segnalazione.
    Interessante l’articolo di Sandrone Dazieri; da queste parti Moccia era già stato citato, smontato e rimontato 🙂
    Io mi trovo d’accordo per esperienza personale: ragazzi (in realtà più ragazzE) di 13-14 anni, italiani cresciuti in Germania, che chiedevano di leggere 3msc durante quelle due sparute ore di italiano alla settimana. Poi abbiamo letto insieme anche Calvino, Primo Levi e Dante, forse con un briciolo di interesse in più. Anch’io come lettrice sono passata attraverso Topolino, fotoromanzi e librigame. Non penso essere onnivori sia un difetto.

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  3. Avatar theleeshore
    theleeshore

    No, non ci sto. L’articolo è snob, irritante, ipocrita e così tremendamente politically correct. Che palle. Si capisce benissimo che reputa Moccia un subumano e che considera i suoi libri sottocultura (uh e quanto ci tiene a dire che i suoi invece vendono pochino e l’assioma per molti ma non per tutti è dietro l’angolo). E chissenefrega se lui è di sinistra e Moccia è di destra, allora non leggiamo Céline perché era antisemita o non compriamo Lewis Carroll perché era un pedofilo?
    E il travaso di lettori dai fotoromanzi alla letteratura (seppur di genere) è ed è sempre stato bassissimo, sono vasi non comunicanti. Quindi no, non si arriva a De Lillo o a Ellroy leggendo Moccia (ma certamente neanche Dazieri), come non si arriva a Sciascia leggendo Liala.
    Quanto alle mamme e alle nonne, gli harmony e gli aviatori le lascio alle sue, grazie (mia nonna leggeva Enzo Biagi e mia madre Proust e questo, vi assicuro, in una famiglia assolutamente piccolo borghese).
    Quindi, a livello umano, mi sembra più onesto Moccia (e qualcuno che ha il coraggio di dire che vota Berlusconi ci dovrà pur essere no?)
    A livello letterario, mi sembrano un granello di sabbia nel deserto della letteratura (tra 50 anni chi si ricorderà di entrambi?) con l’unica differenza che uno vende un casino mentre l’altro fa cilecca. E un’ultima cosa: nessun vero lettore può disprezzare romanzi d’amore (sarebbe come dare degli idioti a Shakespeare, Tolstoj, Flaubert e Stendhal, per citare i primi che mi vengono in mente). Mi spiace per lui, Moccia non sta facendo proprio niente per i nostri figli (se non prosciugare il nostro conto in banca tra griffe e cellulari di ultima generazione) e forse, per capire cos’è la letteratura vera, quella nazional-popolare, dovrebbe andarsi a rileggere (se mai l’ha fatto) un solo libro: I promessi Sposi.

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  4. Avatar Caino
    Caino

    @theleeshore
    ora, lascia perdere l’articolo. può anche essere quello che dici, o forse no. ma lascia perdere l’articolo.

    credi davvero che un 16enne inizi a leggere delillo?
    credi davvero si possa passare da topolino, dalle etichette degli shampoo mentre cacano in bagno, a shakespeare?
    speri davvero che un 14enne inizi a leggere delillo o flaubert o montale o sartre?
    sei davvero in grado di dire “si” a queste domande, considerando lo spreco di una lettura ignorante, inconscia, non approfondita?
    io spero di no. e così dovresti sperare tu.
    spero che un 15enne non arrivi impreparato a leggere certi capolavori.
    spero che abbia letto molta “merda”, che si sia fatto le ossa, prima di masticare qualcosa di decente, di bello, di ottimo.
    spero che abbia letto moccia, per capire la metafora di fight club.
    spero che abbia letto dylan dog, topolino, nathan never, tex.
    spero nei libri game e in harry potter.
    ora.
    spera che da un buco tu possa farci passare uno spillo, poi due spilli, poi uno stuzzicadenti, poi un tir e un treno.
    ma non sperare che dall’oggi al domani ci puoi far entrare un dc9 in atterraggio.

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  5. Avatar stefi
    stefi

    Credo che in molte case italiane non vi sia l’ombra di un libro! So che i miei studenti hanno letto Moccia (soprattutto le ragazze) ma poi chissà perchè hanno preferito Calvino, addirittura Cassola e Leopardi….forse perchè quei libri li abbiamo letti, respirati, presi fra le mani…bisogna guidare i ragazzi, offrirgli un altro mondo possibile, e poi qualcuno s’innanmorerà dei libri e NON DI MOCCIA! (Per me, fortunatamente). Non lo dico per “snobberia”, anch’io ho letto Moccia, proprio per potermi confrontare con i miei studenti ma loro stessi si sono resi conto che vi sono tantissimi libri che parlano d’amore e lo fanno molto meglio!

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  6. Avatar capaldi
    capaldi

    t h e l e e s h o r e f o r p r e s i d e n t!

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  7. Avatar theleeshore
    theleeshore

    Caino, ma perché no? Ma perché bisognerebbe farsi le ossa prima di arrivare al bello? Guarda, io credo che al bello ci si abitui subito, senza passare da Moccia o Kinsella.
    Io, e non sono un genio, ho iniziato a leggere alle medie (Calvino, Pirandello, Tomasi di Lampedusa). Ma anche gialli e tanti, tanti fumetti. Quelli (e tutti) sono formativi. E non solo topolino, tex, zagor, alan ford, ma anche frigidaire e tutti i supereroi della marvel (con due fratelli più grandi, era il minimo).
    Quanto a harry potter, figurati, io l’ho letto tutto, è divertentissimo e ben scritto. E da adolescente divoravo i libri di fantasy: tolkien, ende ecc.
    Quindi niente pregiudizi né preclusioni, ma nemmeno la spocchia radicalchic dall’alto, scusa ma quella no, non la sopporto.
    Credo che stefi e fenice stiano facendo un ottimo lavoro con i loro studenti. Ma un conto è l’avvio alla lettura, graduale, come dicevi tu, e come stanno facendo loro (che alla fine ti insegnano a capire il piacere di tenere in mano un libro), altro è l’elogio ipocrita di uno scrittore (magari bravo, io non l’ho letto) alla moda che ci spiega perché ci deve piacere Moccia. Non lo spieghi a noi, se lo legga lui.

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  8. Avatar Caino
    Caino

    perchè “il bello” ha bisogno di possedere strumenti per essere capito.
    se non ti fai le ossa, che vuol dire “costruirsi gli strumenti”, allora sprecherai tutto quello che ti passerà davanti.
    oppure posso provare a dare ad un bambinio di 7 anni pavese.
    ma che dico.
    perchè aspettare 7 anni?
    gli do il libro quando di anni ne ha 3.
    chi ha detto che bisogna saper leggere?
    saper leggere è uno strumento come tanti, anche se primario, per leggere e capire.
    tutti gli altri sono passi e passaggi obbligati.

    una volta ho conosciuto un tizio che diceva che bisognerebbe lanciarsi subito a capofitto sui Grandi, sui Capolavori, non farsi le ossa sui Moccia, i Tolkien, le Agatha Christie. Ecc.ecc.
    Un gran pensatore.
    Poi ho scoperto che da ragazzo ha letto fantasy, tex, zagor e un sacco di gialli.
    predicava bene.
    ma razzolare è un altra cosa.
    forse aveva solo il dente avvelato.

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  9. Avatar theleeshore
    theleeshore

    Insomma, possiamo andare avanti a discutere per giorni se vuoi ma il punto è:
    tutto è propedeutico alla buona lettura (e tu mettici anche moccia se vuoi, io no) ma non esistono percorsi obbligati. E da qui a dire che Moccia è una via alla conoscenza, come si dice nell’articolo, ce ne corre eh? Come dire che prima di una notte d’amore devi prima guardarti un film porno. No grazie, a me basta l’altro.

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  10. Avatar massimo
    massimo

    che palle… ancora Moccia e basta! I giovani non leggono, e se leggono…leggono Moccia. Nessuna novità. Da sempre c’è chi ama il frivolo, il romanzetto d’amore, il “disimpegnato”, il “berlusconiano” – anche quando questo non c’era. Da sempre questa categoria di ragazzi rappresenta L’OPINIONE ED IL COMPORTAMENTO PIU’ DIFFUSO dei giovani in Italia. Quarant’anni fa venivano chiamati “paninari”, democristiani, sanbabilini, figli di papà, giovani perbene… ma comunque erano sempre loro. Nel 68 i giovani di sinistra facevano un gran baccano, erano di moda, facevano opinione ma se andiamo veramente a contarli erano in pochissimi al confronto di quelli che (perbenisti, finti-bravi a scuola, ipocriti e grandi ruffiani) non parlavano, andavano in chiesa, ma votavano.. Eccome se votavano! Sempre al centro, per non sbilanciarsi. E le loro letture? Anche se leggevano i classici, o gli autori americani o saggi marxisti lo facevano per moda, per conformismo, perchè gli altri lo facevano. Non capivano comunque un piffero, identici a quelli che ora io chiamo “mocciosi”. Dov’è la novità? Caro Sandrone, è inutile che speri che questi giovani passino da 3msc ai tuoi romanzi, non è il tuo target (come storie, come dati anagrafici, come intelligenza)

    PS: ho riportato qui, da dove ero partito, gironzolando per internet, il post inviato al sito di dazieri

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  11. Avatar stefi
    stefi

    ….sarà…ma non è vero che i giovani leggono solo Moccia …è un altro pregiudizio!! Il problema è che nessuno parla di libri con loro, spesso nelle loro famiglie non entra nemmeno un quotidiano…!!! Ma …non buttiamoci giù

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  12. Avatar egolector
    egolector

    Anche secondo me le magnifiche sorti e progressive della lettura non esistono, non c’è nessun automatismo che conduce da moccia a proust. Nello stesso tempo credo che sia tipico della lettura e dei lettori (migliori) il rispetto verso le letture e anche le non letture degli altri. Perciò non c’è nessuna presunzione di superiorità nel rilevare i parallelismi e i vasi incomunicanti della lettura, come faceva giustamente theleeshore. I punti di intersezione, che per fortuna qualche volta si verificano, sono più simili a dei corti circuiti, a deviazioni e scarti da una presunta traiettoria lineare della lettura, e accadono per contagio, per ripulsa, per caso, per attrazione, per curiosità, per stanchezza. Forse ciò che va disperatamente perseguito e promosso non è tanto il leggere, ma il leggere diversamente: ossia la capacità di cambiare binario, di superare gli steccati, di leggere di tutto (ma cogliendo le differenze), di non restare per sempre lettori di un solo libro, anche se replicato in mille cloni diversi solo per il titolo.

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  13. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    …theleeshore e egolector…concedetemi una sintesi sciatta di
    entusiasmo e condivisione…

    G R A N D I S S I M I ! ! !

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  14. Avatar Giulia

    Bella discussione… Mi resta difficile lasciare un commento perchè adesso ho le idee un po’ confuse… Non mi piace moccia, ma questo non deve voler dire che non può essere letto, non so…Giulia

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  15. Avatar theleeshore
    theleeshore

    graze egolector; quello che mi premeva davvero era non passare per snob, ma trasmettere il senso della lettura, il bello della lettura. E grazie anche per il prezioso consiglio di leggere – tutto – cogliendo le differenze (è un livello di guardia che va sempre tenuto alto, caso per caso, libro per libro). Ed è anche un consiglio di metodo più che di stile: quello che rende, ogni volta, un libro affascinante, interessante, meritevole di essere letto.
    E grazie anche a Capaldi e Marina per l’entusiasmo, ogni tanto se na ha davvero bisogno…

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  16. Avatar John Crish
    John Crish

    Ecco, quest’ultimo intervento di theleeshore mi convince molto di più dei precedenti.
    Voglio fare un esempio concreto: mia figlia legge Moccia e ha tutti i libri di Harry Potter.
    E che vuol dire, che non si avvicinerà mai ai libri che valgono? o che è condannata a non saper apprezzare la letteratura che trasmette esperienze, emozioni, valori, e quella visione disincantata e contemporaneamente più intensa e vera della vita?
    Credo che non sia così e che rischiamo di confondere gli effetti con le cause.
    Il vero problema non è quello che si legge, ma la relazione che si stabilisce con quello che si legge, e, fondamentale, la presenza di una figura, professore o genitore, che sappia accompagnare l’adolescente nelle sue scoperte.
    Oggi, per tante ragioni (i computer, i videogames, la televisione, ecc.) sicuramente è più difficile iniziare dei percorsi di lettura formativi da soli, senza una guida, come spesso poteva avvenire per noi, ma contemporaneamente non credo che i nostri figli stiano diventando tutti dei “mocciosi” incolti ed insensibili.
    Ripeto, secondo me, molto dipende da noi adulti, dalla qualità della relazione che abbiamo stabilito con loro.
    Quindi direi che non esistono automatismi stabiliti una volta per tutte, perché ognuno può trovare il suo tesoro anche in Moccia, o Moccia può essere propedeutico ad altre letture, ma molto dipende da quello che noi avremo saputo trasmettere della nostra passione per i libri, dalle coordinate interiori che li orienteranno nelle loro scelte.

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  17. Avatar Miz

    ciao, mi sono permessa di linkarti! ti andrebbe uno scambio?

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  18. Avatar pessimesempio

    Ho provato a leggere Moccia, e questa è la premessa. Non sono riuscita ad arrivare neanche al terzo capitolo, sempre che in quel libro esistano capitoli. Quand a scuola ne parlavano con entusiasmo mi lanciavo in discussioni feroci sulla stupidità di quel libro e su come fosse scritto male, tra l’altro, con tanti luoghi comuni ed un uso della lingua banalissimo. Detto questo, non credo proprio che la lettura di Moccia possa aiutare a far crescere lettori di DeLillo. Io a DeLillo ci sono arrivata tardi, ma senza passare da Moccia. Credo che ognuno si scelga i suoi percorsi di lettura e che arrivi a scelte più “raffinate” o semplicemente più complesse non necessariamente in base a quello che ha letto prima. Nel senso che l’abitudine alla lettura e al piacere del libro nasce dalla lettura stessa, non tanto da quello che si legge.
    Che confusione ho fatto!

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