Calore: uno schiavo in cucina

E’ arrivato!!
Ragazzi, sono eccitatissima: mi è arrivato or ora *Calore* di Bill Buford (Fandango libri).
Promette benissimo. Sottolitolo: le avventure di un dilettante come sguattero, cuoco di partita, pastaio e apprendista di un macellaio toscano che recita Dante.
Parte citando Orwell (La strada di Wigan Pier): “Un essere umano è in primo luogo un sacco da riempire di cibo”… e poi (ancora non l’ho letto!) parla dell’apprendistato goffo, faticoso, diverentissimo di Buford nel ristorante di Mario Batali.

Batali è praticamente lo chef italiano più apprezzato e famoso a NY.
Buford è un giornalista, editorialista del New Yorker per la precisione. La sfida per l’intellettuale è di diventare “schiavo” dello chef stellato, per trasformarsi in un vero cuoco. Ancora una volta si tratta di un pretesto per sbirciare nel dietro le quinte dei più grandi ristoranti, per scoprire cosa succede nelle loro cucine e cosa c’è nella testa e nell’arte di un grande chef.

Ah, tra l’altro, a proposito di sbirciatine tra i fornelli… Lo sapevate che ci sono ristoranti dove si può mangiare in cucina? Cioè ti apparecchiano proprio un tavolo lì dove i cuochi lavorano. Ok, alcuni la consideranno “robetta modaiola”… ma per i curiosi potrebbe essere un’esperienza simpatica.

Commenti

6 risposte a “Calore: uno schiavo in cucina”

  1. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    …credo che più o meno tutti, da bambini (fingiamo che sia stato solo da bambini…:-)))) abbiamo leccardato la terrina dell’impasto della torta, prima che fosse lavata.
    Ora non solo non mi dispiacerebbe mangiare nella cucina di un ristorante tra vapori, odori e scoperchiamenti di pentole ma mi piacerebbe, con una pagnotta di pane buonissimo e semplice, ripulire i fondi di pentole e teglie ….con due dita di vino adatto ad ogni fondo di pentola e teglia…

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  2. Avatar fenice
    fenice

    Io da piccola all’asilo finivo sempre il pranzo in cucina.
    Ero troppo lenta e dovevano sparecchiare i tavoli. Le cuoche dopo tre anni mi erano ormai familiari come le maestre. 🙂

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  3. Avatar luiginter

    @*pepe*, questi tuoi libri di cucina mi attirano: leggo questo o l’altro di cui ci hai parlato? (era _Un osso in gola_, pepe ce ne aveva parlato qui
    https://gruppodilettura.wordpress.com/2007/05/09/un-osso-in-gola/

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  4. Avatar zanghini
    zanghini

    come fai ad avere questo il libro, visto che nelle librerie uscirà solamente venerdì prossimo?

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  5. Avatar pepeneropepebianco
    pepeneropepebianco

    ehi, Zanghini, scusami per la risposta tardiva: ero decisamente “off line”.
    beh, che dire, mi piacerebbe poterti raccontare che sono una spia oppure che sono un pirata (la mia preferita).
    purtroppo la banalissima verità è che mi è arrivato pochissimo tempo prima dell’uscita per motivi di lavoro.
    e, tra l’altro — che schiaffo alla miseria — ancora non l’ho “aperto” come si deve. sono presa in un’altra onda, di cui a breve mi piacerebbe raccontarvi di più.

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  6. Avatar roberta

    Se vi piace il genere leggete Piazza Gourmand.

    R.S.

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