L’idea nasce da Claudia, le frullava in testa da un po’ mi ha detto ieri: trovarsi con altre amiche e parlare di un libro. Un’ottima scusa per discutere e incontrarsi. La prima serata è stata di scoperta, eravamo una manciata di donne, alcune non si conoscevano tra loro, ma tutte accomunate dall’amicizia con la padrona di casa, dal piacere di leggere e dal desiderio di confrontarsi. Ci siamo salutate con l’idea di ripetere l’esperienza e, una volta tanto, non è rimasto solo un buon proposito. Per il secondo incontro abbiamo scelto “I nuovi sentimenti”, ed. Marsilio. Nessuno lo conosceva direttamente, la bussola a cui ci siamo affidate è stato un articolo su una rivista e poi l’accattivante quarta di copertina: “Un gruppo di scrittori si interroga sul nuovo territorio sentimentale nel quale abita l’uomo del terzo millennio. Viviamo in un’epoca che consuma e divora tutto ciò che tocca. Sembra che l’evoluzione della specie umana abbia dato vita a una sorta di evoluzione anche in campo sentimentale. Con questo libro alcuni amici scrittori scandagliano il vuoto creato dalla scomparsa di sentimenti antichi e conosciuti, e sull’entità di nuovi sentimenti con cui l’uomo si sta confrontando.”
Probabilmente non siamo state le uniche a farci attrarre da questa presentazione: due edizioni in due mesi, in una grande libreria del centro mi aggiudico l’ultima copia, un’amica a Firenze non riesce a trovarlo, esaurito!
Venerdì scorso il secondo appuntamento: 8 donne a discutere di una raccolta di racconti scritti da 15 giovani scrittORI, tutti uomini, che si interrogano sui sentimenti. Quanto meno anomala come combinazione. Del libro non vi dico niente, non è il tema di questo post.
Il dibattito è stato vivace, il libro subito smontato per poi venire in parte riabilitato grazie ad un paio di interventi in controtendenza. Siamo partite da impressioni a pelle, l’organizzatrice del gruppo aveva provato a tracciare un filo di Arianna per orientarsi tra i diversi racconti, ma poi ognuna è intervenuta quando si è sentita di dire la sua. Abbiamo saltellato un po’ di qui e di lì, interessante ascoltare le diverse chiavi di lettura date a volte allo stesso passaggio.
Non so se consiglierei questo libro, alcuni racconti li ho trovati geniali, altri noiosi o irritanti. Ma è un parere assolutamente personale. Sicuramente è un testo discutibile, nel senso che se ne può davvero discutere. E noi ci siamo accorte che così lo si gusta più a fondo.
Io l’ho riletto, non più con lo stomaco vuoto e brontolante, desideroso solo di essere rimpinzato, ma con la lentezza di chi vuole assaporare meglio qualcosa che ha già assaggiato. Prossimo appuntamento a fine febbraio, libro ancora da scegliere.
Graditi consigli.
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