Göring: «Hanno incendiato il Reichstag, è un delitto comunista»

Göring disse al nuovo capo della Gestapo: “Saremo senza pietà. Ogni funzionario comunista deve essere fucilato sul posto”

Era un delitto, un delitto comunista, essi dichiararono immediatamente, una volta giunti sul luogo. Göring, ansante e sudato, fuori di sé dall’eccitazione, era già là, in prima fila, proclamando dinanzi al cielo – come Papen in seguito ricordò – che “era un crimine comunista diretto contro il nuovo governo”. Al nuovo capo della Gestapo, Rudolf Diels, egli gridò: “La rivoluzione comunista è iniziata! Non v’è un minuto da perdere!, Saremo senza pietà. Ogni funzionario comunista deve essere fucilato sul posto. Ogni deputato comunista deve essere impiccato questa notte stessa”.

William L. Shirer, Storia del Terzo Reich, Einaudi, p. 300

L’incendio del Reichstag a Berlino, 27 febbraio 1933 (Wikipedia)

Nell’immagine in apertura: Herman Göring,

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