Letture brevi letture lunghe

Settimanale autoprodotto di salvagenti culturali e psicologici. Se mi volete aiutare a scriverne altri più lunghi e più belli sono contento; basta anche solo qualche idea

Settimanale autoprodotto di salvagenti culturali e psicologici. Se mi volete aiutare a scriverne altri più lunghi e più belli sono contento; basta anche solo qualche idea

Intanto, c’è questa storia che mi hanno raccontata e che si legge in due minuti. È su un ex ragazzo che ha perso la memoria, su un pittore e su un signore che ne ha per poco e che riceve un dipinto in eredità. È molto breve (meno di due minuti di lettura).

Poi c’è il promemoria per il gruppo di lettura Un racconto, che ha letto Katherine Mansfield, Pura felicità e si incontra mercoledì 18 giugno alle 8:45 di sera. Se volete partecipare andate qui.
Il prossimo racconto del gruppo si sceglierà con un voto on line fra Primo Levi, Vanadio (1975, in Il Sistema periodico), finalista sconfitto del giro scorso e Alice Munro, Scherzi del destino, (2004, si trova nella raccolta In fuga; il titolo originale del racconto è Tricks, la raccolta in originale si intitola Runaway) , arrivata subito dopo i primi due all’eliminatoria. Il sondaggio sarà online dal 19 giugno.

I prossimi libri di cui vorrei occuparmi sono:
Wu Ming 1, Gli uomini pesce, Einaudi, 2024. Fra le citazioni delle recensioni mi piace questa: «Un romanzo situato là dove tutte le storie di questo collettivo sembrerebbero destinate a confluire: una foce comune verso il mare aperto dell’immaginazione. Spiazzante, sordo a ogni sintesi dialettica, parla ai nostri corpi intrappolati nelle devastanti bonifiche del realismo capitalista per un nuovo conflittuale divenire col mondo.»
(Giuliano Spagnul, → «2024 / libro dell’anno»Pulp Libri)

Ali Smith, La prima persona, Feltrinelli, 2008 (a proposito di racconti e di riflessione sulla forma racconto).

Ovviamente il tutto dominato dalla lettura di Rayuela. Il gioco del mondo di Julio Cortázar (Einaudi) – appuntamento per parlarne il 10 e 11 settembre.

A presto – chi vuole contribuire al settimanale autoprodotto di salvagenti culturali e psicologici e a tutto il resto mi scriva: luigi.gavazzi@gmail.com

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