Qui sotto l’ultima poesia di Refaat Alareer (nella foto), intellettuale e poeta palestinese, professore di inglese e fondatore del progetto «We are not Numbers». Alrareer è stato ucciso da un bombardamento mirato israeliano il 6 dicembre 2023 nella Striscia di Gaza.
Il criminale attacco di Hamas del 7 ottobre, con gli orribili omicidi di oltre 1200 persone, in maggioranza civili, e la cattura degli ostaggi israeliani può giustificare ciò che l’esercito israeliano sta infliggendo a Gaza?
La vendetta su un’intera popolazione, con decine di migliaia di morti, un numero incalcolabile di feriti, amputati; case, ospedali distrutti, l’assassinio dei giornalisti che provano a informare; la crudele e provocata denutrizione di due milioni di persone?
Possiamo stare col naso dentro il libro e parlare solo di Anton Čechov o Thomas Bernhard? Provo paura e angoscia per il mio silenzio, per il nostro silenzio.
Questa l’ultima poesia Refaat Alareer:
Se dovessi morire,
tu devi vivere
per raccontare
la mia storia
per vendere le mie cose
per comprare un po’ di carta
e qualche filo,
per farne un aquilone
(fallo bianco con una lunga coda)
cosicché un bambino,
da qualche parte a Gaza,
guardando il cielo
negli occhi
in attesa di suo padre che
se ne andò in una fiamma
senza dare l’addio a nessuno
nemmeno alla sua stessa carne
nemmeno a se stesso
veda l’aquilone, il mio
aquilone che tu hai fatto,
volare là sopra
e pensi per un momento
che un angelo sia lì
a riportare amore.
Se dovessi morire,
fa che porti speranza
fa che sia un racconto!
Refaat Alareer
Refaat Alareer (in arabo رفعت العرعير?, Rifaʿat al-ʿAriʿīr; Shuja’iyya, 23 settembre 1979 – Striscia di Gaza, 6 dicembre 2023) è stato un poeta e attivista palestinese.


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