Idee Gdl del 19 marzo 2025
- Mi chiedo da un po’ se non sia il caso di introdurre una pratica di scrittura, qui su gruppodilettura.com, che sia più inclusiva; insomma se sia il caso di abbandonare il maschile non marcato e sostituirlo con forme diverse: circonlocuzioni, uso abbinato di maschile e femminile, o, addirittura, come fa da alcuni mesi a Uomini e profeti (Radio 3) Felice Cimatti, usare il femminile non marcato. – Il ragionamento di un linguista.
- Su Tuttolibri della Stampa del 15 marzo c’è una bella collezione di articoli sulla crisi della critica letteraria; Gianluigi Simonetti sullo faccenda della crisi dice che il dominio del pop ha portato semplificazione, immediatezza, narcisismo. Così è cresciuta la centralità commerciale, sociale e culturale delle scritture di consumo. (Come forse saprete, qui noi siamo sempre più favorevoli alle letture ripetute, profonde e/o ravvicinate).
- Ricordo sempre che i giornali potete leggerli anche se non avete l’abbonamento, grazie al servizio gratuito e legale dei sistemi bibliotecari italiani. – Ecco come fare. Oltre agli italiani comprende molte riviste e quotidiani stranieri, tra i quali anche la New York Review of Books che ho citato con due articoli in questa newsletter.
- Una delle belle notizie della settimana è la pubblicazione da Adelphi di tutti i racconti di Roberto Bolaño (traduzione di Barbara Bertoni e Ilide Carmignani, 652 pp.) Per la prima volta in un unico volume le short stories dello scrittore cileno, compresi 17 inediti trovati nel computer dopo la morte nel 2003. Robinson di Repubblica ha pubblicato domenica 16 marzo uno degli inediti, Morte di Ulises, nel quale ritornano i due protagonisti di I detective selvaggi. Nel numero di Robinson anche un articolo di Nicola Lagioia su Bolaño.
- Intanto a Gaza sono ricominciati pesantissimi bombardamenti israeliani; i familiari degli ostaggi del 7 ottobre protestano nelle strade di Tel Aviv perché sanno che in questo modo i loro cari non potranno tornare a casa, e sembra proprio che l’obiettivo perseguito da Benjamin Netanyahu sia quello strillato qualche settimana fa da Trump: terra totaalmente bruciata per deportare i palestinesi e lasciare alle immobiliari spazio per costruire la nuova Gaza, come un grande resort per turisti più o meno ricchi. – Notevole sulla questione l’articolo di Zadie Smith a proposito, in particolare, del video di propaganda generato con l’Intelligenza artificiale di una Gaza pacificata, piena di alberghi e locali alla moda, senza palestinesi, e piena di busti e statue di Trump. Trump Gaza Number One. “The AI-generated vision of postwar Gaza that Trump posted on social media was only thirty-three seconds long, but it spoke volumes about how his administration sees the world.”
- D’altra parte, Trump è rimasto in attesa che Putin rispondesse alla telefonata per parlare di pace fra Mosca e l’Ucraina, entrambi i presidenti avendo in testa una propria versione di pace imperiale, imposta, alle loro condizioni, ai più deboli. Il presunto grande accordo annunciato dal palazzinaro che sta alla Casa Bianca dovrebbe essere un cessate il fuoco di soli 30 giorni e limitato ai bombardamenti sulle infrastrutture e gli impianti energetici.
Anna Zafesova su La Stampa, ci ricorda che l’esperienza dei numerosi accordi violati non infonde nessun ottimismo negli ucraini. E che proprio la menzione delle parole non mantenute da parte di Putin aveva causato la reazione dei due bulli contro Zelensky a Washington e in diretta tv in mondovisione. In sostanza, pare che non ci sarà nessuna tregua.
- Luigi Mangione, l’uomo che ha ucciso il 4 dicembre il Ceo di UnitedHealthcare, Brian Thompson, è stato, per alcune settimane, una sorta di eroe indecifrabile. Non perché interessasse davvero la sua personalità, che solo uno scrittore di fiction inventandosi la sua coscienza potrebbe provare a restituirci. Ma perché vorremmo avere un criterio morale sufficientemente forte per giudicare il suo gesto. E soprattutto vorremmo avere un criterio per affrontare e dare un giudizio morale sulla violenza che si è espressa in quell’omicidio a Manhattan. C’è, per esempio, chi ricorda che la violenza sistemica del capitalismo decreta la morte di migliaia di persone non coperte – per ogni tipo di ragione – dal servizio sanitario privato che ha come unica regola il profitto. La ragnatela è come sempre intricata. – Vi consiglio questo: Mark O’Connell, Single-Player Politics, “Luigi Mangione’s alleged killing of a health care CEO was conceived—and received—as a move within a game of symbols.”
- Infine vi ricordo che si può ancora votare per scegliere il prossimo libro del gruppo di lettura Grandi libri. Trovate qui come fare.
Questi sono i libri fra i quali scegliere:
–W.G Sebald, Gli anelli di Saturno;
–Thomas Bernhard, Il soccombente;
–Marguerite Yourcenar, L’opera al nero;
–William Faulkner, L’urlo e il furore;
–Luigi Meneghello, Libera nos a Malo.
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L’immagine di apertura è di Osvaldo Louis Guglielmi, Houses and Street, 1946.

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