E’ da tanto che volevo scrivere qualcosa su questo libro, ma non sapevo come. *I barbari* di Alessandro Baricco, ed. Feltrinelli, è un libro che ti fa riflettere, ti fa crescere, ti fa capire, e quindi non è qualcosa di cui si può parlare alla leggera.
E’ più che un saggio sulla mutazione, come recita il sottotitolo. E’ un’illuminazione, un vangelo, un libro che tutti dovrebbero leggere e che le scuole dovrebbero adottare _come *Gomorra* di Roberto Saviano_.
Il volume _uscito sia per Fandango prima che per Feltrinelli poi_ ripropone trenta articoli pubblicati nel 2006 su Repubblica, in cui Baricco, lucidissimo osservatore della nostra realtà, studia la mutazione, l’apocalisse imminente, il cambiamento di mappa che si sta verificando.
Analizzando tre ambiti _il vino, il calcio, i libri_ Baricco definisce da cosa è caratterizzata questa mutazione, quali sono gli aspetti comuni e cosa sta succedendo.
Interessantissimo tutto, ma soprattutto, per me, il capitolo sui libri, la sua visione di questo mondo che accomuna anche noi che scriviamo/leggiamo questo blog. Solo uno spunto: Baricco osserva come sì, oggi si vendono più libri, ma sono libri che non sono libri, sono scritti da persone famose, da cui è stato tratto un film, raccontano storie che sono già state raccontate altrove, e sono letti da persone che non sono lettori. Per usare le sue parole:
[…] i barbari usano il libro per completare sequenze di senso che sono generate altrove. […] i barbari tendono a leggere solo i libri le cui istruzioni per l’uso sono date in posti che NON sono libri.
Affascinante, no? Così come, andando un po’ più sul tecnico, anche il capitolo relativo a Google, visto come esempio di questa mutazione barbarica: emblema di un nuovo tipo di conoscenza, che non si muove in profondità, ma in superficie, navigando come avviene su Internet, di informazione in informazione, con un approccio multitasking che consente di esperire più cose, ma con un’attenzione abbastanza bassa.
Io mi riconosco in parte in questa mutazione, e la cosa mi ha molto colpita.
Un libro da tenere sul comodino.
*giuliaduepuntozero
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