Ieri son passato a trovare un amico che ha un negozio di ottica. Quando vado da lui mi intrufolo sempre nel retrobottega, dove c’è il suo laboratorio, dove mola le lenti e le applica alle montature. Lì tiene sempre qualche libro, impilato uno sull’altro: son quelli che sta leggendo al momento.
Mi piace curiosare dentro quel che legge, e scambiare qualche impressione: ieri aveva, un romanzo di Andrea Vitali, una raccolta di articoli di Claudio Magris, e un libro di citazioni di pensieri del Buddha.
Il mio amico mi ha detto che sta leggendo con piacere solo il libro del Buddha, con gli altri non riesce a concentrarsi, finisce col pensare ad altro mentre scorre le parole.
Il mio amico si diletta con le immersioni (non in senso metaforico, in senso letterale: nell’acqua) e quando ha finito di molare una lente cerca di meditare: nel senso buddhista: la mente senza pensieri e cose di questo tipo.
Il Buddha del mio amico
Ieri son passato a trovare un amico che ha un negozio di ottica. Quando vado da lui mi intrufolo sempre nel retrobottega, dove c’è il suo laboratorio, dove mola le lenti e le applica alle montature. Lì tiene sempre qualche libro, impilato uno sull’altro: son quelli che sta leggendo al momento. Mi piace curiosare dentro…
– di
Scopri di più da GRUPPO DI LETTURA
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Commenti
5 risposte a “Il Buddha del mio amico”
-
Allora, io sto leggendo un libro sulla meditazione (Dovunque tu vada, ci sei già di Jon Kabat-Zinn). Il punto è più o meno questo:
You are not your thoughts. Our thoughts take us away from being here now. If I am thinking about the past, or worried about the future, I am a prisoner of my thoughts.Per liberarsi dal passato e dal futuro, però, occorre concentrarsi sul presente attraverso la respirazione (tecnica meditativa utilizzata dal buddhismo):
“That’s why if I continue to come back to my breath which always occurs in the here and now, it draws me into the present”.
All’inizio del libro ho trovato questa citazione:
“Per noi spunta solo quel giorno al cui sorgere siamo svegli”.
Henry David ThoreauSvegli, cioè consapevoli. Sarà solo una coincidenza, ma il tuo amico fa l’ottico: aiuta cioè a vedere meglio. E infatti Buddha diceva: siate luce a voi stessi.
"Mi piace""Mi piace"
-
mi son immerso un pò nel buddhismo anche se ho letto ben poco. So solo che concentrarsi unicamente sul presente è molto difficile da neofiti ma in effetti aiuta molto nella vita
"Mi piace""Mi piace"
-
Sono d’accordo, Luca, è molto difficile e molto uitle. E’ un gioco di equilibrio in cui devi continuamente spostare i pesi. Del resto, io non ho fretta, le pause non contano. L’importante è smettere per ricominciare.
"Mi piace""Mi piace"
-
Infatti infatti, dico che è già difficile concentrare la mente unicamente sul corpo durante la pratica di yoga per esempio, figurarsi svuotarla nella meditazione.
Non per altro il Nirvana non è per cani e porci 🙂
"Mi piace""Mi piace"
-
Visto che il blog si chiama gruppodilettura, credo potrebbero essere interessanti i primi versi di un libro della tradizione Buddhista intitolato «Dhammapada» che, a proposito della mente recitano così:
1 Siamo ciò che pensiamo.
Tutto ciò che siamo
è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione
che nasce da un pensiero torbido
è seguita dalla sofferenza,
come la ruota del carro
segue lo zoccolo del bue.Credo che il governare la mente e non farsi governare dalla mente sia una delle parti più difficili da mettere in atto, sebbene sia uno dei cardini del Buddhismo.
Se vi interessa l’argomento potreste trovare interessante il blog della nostra confraternita buddhista Hokkekyo Shu: http://buddhismoloto.wordpress.com e, visto che si parla di libri, la nostra libreria virtuale su anobii: http://www.anobii.com/hokkekyoshu/books.
A presto
"Mi piace""Mi piace"
Lascia un commento