Il post sui 5 libri irrinunciabili ha visto larga partecipazione di lettori in corsa per piazzare le proprie liste (e uso il plurale, perchè qualcuno si è allargato, io tra questi…).
Chiacchierandone proprio ieri mi sono tornate in mente passioni letterarie di tempo fa ora sopite, legate a momenti particolari della vita che poi passano portandosi via anche le pagine scritte che li raccontavano.
Mi chiedevo – e vi chiedo – quali sono i motivi che ci fanno scegliere proprio quel libro lì?
Si è parlato da queste parti di scelte legate alle mode, al libro del momento, che ci viene presentato in tivù, in radio, in libreria, su ogni rivista… Ma ci sono spesso molte altre molle che fanno scattare il potenziale lettore: alcune più nobili come il consiglio di amici, l’argomento del libro, lo stile dell’autore che già conosciamo. Altre invece più banali, come per esempio la copertina che può attirare sia per la grafica che anche per il materiale (quando sono uscite le prime “morbide” io ci andavo pazza). E infine ragioni forse più difficili da ammettere, come per esempio improvvise infatuazioni per autori o titoli che piacciono a qualcuno che ci interessa. E allora cerchiamo di entrare nel suo mondo, di colpirlo, anche attraverso l’arma delle parole di altri. Quale modo migliore per attaccare discorso e guadagnare dei punti se non quel libro lì?
E voi da che criteri vi lasciate guidare?
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