Libri in radio

Su questi schermi si è parlato recentemente di letteratura di serie A e serie B… Anni fa Elio&LeStorieTese continuavano (a proposito del calcio, ma mi sia permesso un inquinamento di generi) con la serie C, fino ad arrivare alla serie “piedi a banana”. Vi suggerisco allora l’ascolto di un programmino radiofonico che parla di letteratura,…

Su questi schermi si è parlato recentemente di letteratura di serie A e serie B…

Anni fa Elio&LeStorieTese continuavano (a proposito del calcio, ma mi sia permesso un inquinamento di generi) con la serie C, fino ad arrivare alla serie “piedi a banana”. Vi suggerisco allora l’ascolto di un programmino radiofonico che parla di letteratura, o meglio di libri, proprio appartenenti a questa serie che non c’è. Si tratta di libri inventati o inventabili, una classifica ironica dei più venduti della settimana, perchè le parole dette o scritte non sempre vanno prese troppo sul serio.

“Mi manda Baricco. I libri introvabili di Natalino Balasso”. In onda su Radio2 durante la trasmissione Caterpillar, al lunedì verso le 19. 

A me tiene compagnia in coda tornando dall’ufficio, buon ascolto!

Commenti

7 risposte a “Libri in radio”

  1. Avatar luiginter

    Ricevuto, *Fenice*: lunedì ascolterò.
    Sono completamente d’accordo con l’idea di non esagerare nel prendersi sul serio.
    *Elio* e i suoi ovviamente sono fra i nostri riferimenti, insieme con Musil, Fantozzi e i fratelli Marx.
    Anche il *calcio* è fra i miei riferimenti irrinunciabili, o meglio lo è la squadra per cui tifa anche Elio. (squadra che, ovviamente, è quella che completa il mio nome 🙂 – Ma tutto questo non c’entra. Ma del resto era per non prendersi troppo sul serio.
    Un abbraccio a Fenice e a tutti.

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  2. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    …sono d’accordo *Fenice* e *luiginter*…io mi definisco una marxista convinta, che non deflette, e che ha letto tutto Marx.
    Groucho, naturalmente…:-)))

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  3. Avatar pessimesempio

    Ascolteremo in religioso silenzio. Grazie della segnalazione. 🙂

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  4. Avatar Renza
    Renza

    In verità, nel nostro gruppo casalingo “ Librando” ( adesso che il primo si è dichiarato, anche noi veniamo allo scoperto ), ci prendiamo molto sul serio.
    Puntuali nel vederci ora a casa di una, ora a casa dell’ altra ( tutte donne) una volta al mese e ineccepibili nel corredare questi nostri simposi con quantità non trascurabili di dolci, dolcetti e salatini, tutti di nostra produzione.
    Così, i nostri pomeriggi trascorrono tra una fetta di strudel e una discussione su Pamuk, una torta alle mele e Niffoi , raviole salate ( della tradizione russa) e Maurensig e così via.
    Discutendo animatamente ( “ Qui c’ è un pregiudizio contro la letteratura sudamericana, che non si cita mai ! ; “ Può essere, ma preferisco i sentimenti alla sua passionalità”…) , stiamo costruendo un archivio di testi, di commenti e di ricette, a cui l’ affettuosa raffinatezza di Rita sa dare forma elegante e calorosa.
    D’ altronde, cosa, se non la lettura, è da prendere seriamente ?

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  5. Avatar fenice
    fenice

    Che bello Renza che vi siete date anche un nome! L’abbinamento ricette e letteratura poi è quasi inevitabile, e mi sembra non sia un’abitudine solo femminile, basti pensare ai tanti personaggi (uomini) usciti da penne maschili che amano i libri e la buona cucina.
    Rimango comunque della mia idea: un po’ di ironia e di autoironia, nella giusta dose, danno sapore come il sale.

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  6. Avatar capaldi
    capaldi

    Fenice, sono d’accordo: un po’ di ironia e di autoironia, nella giusta dose, danno sapore come il sale. Però questa frase va bene un po’ per tutto, no? Non capisco ancora quale nesso indicate tra la categoria *autoironia del lettore* e *serietà di un’opera*. A costo di sembrare reazionario (o poco ironico) devo dire che sono d’accordo con Renza: “Cosa se non la letteratura è da prendere sul serio?”.

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  7. Avatar Renza
    Renza

    Grazie, Fenice! E’ vero l’ abbinamento ricette e letteratura è inevitabile e non solo prerogativa femminile. Certi libri sono davvero un nutrimento: sono libri- nutrimento quelli che Capaldi, in un altro post descriveva così : ” Ci sono opere in grado di creare un mondo; di far nascere personaggi che ci accompagnano per tutta la vita, che ricordiamo come fossero veri e vivi anche molti anni dopo la lettura di un libro. Questo succede perché quell’universo, quel personaggio ci ha toccato l’anima” .
    Poi c’ è l’ idea sveviana che solo la letteratura sia da prendersi sul serio per sottrarsi “alla vita orrida vera”. La letteratura e quindi ” la lettura” come avevo scritto.
    Forse l’ autoironia, Capaldi, è solo la leggerezza di chi, pur sapendo che certi libri sono per sempre, sa anche che ribadendo di tanto in tanto a se stesso i motivi delle proprie scelte, si accorge che, col tempo, questi motivi mutano. Anche se gli altri continuano a non condividerli.

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