Appunti di lettura su Gomorra di Roberto Saviano – di Antonio P.

Giovedì 9 febbraio uno dei gruppi di lettura di Cologno Monzese discuterà di Roberto Saviano, Gomorra (Mondadori). Di seguito gli appunti di uno dei lettori, Antonio P. Una premessa: dicono i quotidiani d’informazione che il libro di Saviano ha venduto finora circa trecentomila copie e ciò pare, a detta di molti, essere, in un paese…

Giovedì 9 febbraio uno dei gruppi di lettura di Cologno Monzese discuterà di Roberto Saviano, Gomorra (Mondadori). Di seguito gli appunti di uno dei lettori, Antonio P.

Una premessa: dicono i quotidiani d’informazione che il libro di Saviano ha venduto finora circa trecentomila copie e ciò pare, a detta di molti, essere, in un paese di non lettori come il nostro, un vero successo letterario. Penso invece che per la materia trattata “Gomorra” avrebbe la necessità di essere diffuso in tre o trenta milioni di copie, dovrebbe essere letto da tutti, compresi gli studenti per le infinite verità e informazioni che contiene. Tutti i mezzi di informazione dovrebbero parlarne, e di continuo, dato ciò che il libro ci dice e invece anche le maggiori testate intrattengono i lettori con stupidaggini come “Chi sarà l’erede di Berlusconi? ”. Veniamo informati dal libro dettagliatamente della situazione drammatica per violenza,illegalità,crudeltà e omicidi in cui affogano milioni di cittadini e chi ci governa e ci ha governato, chi stampa quotidiani o prepara i palinsesti delle TV nazionali parla d’altro. Del resto uguale sorte è toccata negli anni scorsi ai libri di denuncia del crimine scritti da Giorgio Bocca.

Che società è ormai la nostra?: Saviano ci dice che non possiamo più pensare che il crimine sia confinato nelle solite quattro regioni del sud, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, ma che le attività criminali sono parte integrante dell’Italia a tutte le latitudini e che ciò che ci sembra legale è probabilmente molto spesso solo una copertura del malaffare e del crimine più efferato. Di più: le attività legali e che ci sembrano “pulite” come p.es. la moda sono in verità il supporto del malaffare e ne vengono supportate a loro volta senza possibilità di scampo. E’ di ieri una nota apparsa sul supplemento del venerdì di “Repubblica” dove si documenta ampiamente come Milano sia divenuta da tempo la piazza più importante d’Europa per lo spaccio e il consumo di cocaina con tutto quello che di illegale e criminale ciò vuole dire. Sembra evidente che la dimensione raggiunta dal crimine organizzato, il suo livello di “imprenditorialità” sono tali che i pubblici poteri possono, di tanto in tanto,solo tentare di arginarne l’espansione ulteriore, ma che la speranza di averne ragione è pura illusione. E sono solo patetiche, per esempio, le dichiarazioni del presidente della Campania Bassolino che per tentare una difesa del suo operato dichiara che gli omicidi in Campania sono scesi da 150 a 90 dal 2005 al 2006 come se novanta morti ammazzati fossero niente e il calo non dipendesse invece da una tregua temporanea delle lotte interne alla camorra.

Resta da chiedersi con paura se questa società vuole veramente limitare il crimine: se l’assunzione di droga in tutti gli ambienti sia di svago che di lavoro è funzionale al mantenimento dei ritmi di vita che la società impone, non si vede come possa calare la richiesta di stupefacenti e quindi la forza del crimine organizzato.

Denaro e potere: Questa accoppiata contagia in modo agghiacciante anche i ragazzi; per essere visibili e rispettati ( potere) serve denaro e l’illegalità è la scorciatoia più rapida per ottenere entrambi. Gioventù senza futuro non molto diversa da quella dei bambini soldato dell’Africa nera.

Il libro: a tratti la prosa è molto simile a quella di un mattinale di polizia e l’elenco dei morti, dei loro nomi e dei diversi clan di appartenenza è difficile da seguire e da collegare. L’effetto complessivo è quello di un mare senza limiti di malaffare, di violenza e di criminalità che non può che lasciare senza fiato. Grande è il merito dello scrittore che ha avuto il coraggio, l’ostinazione e le conoscenze per mettere allo scoperto tutto questo marcio che molti ignorano e che sembra impossibile da guarire.

*Antonio P.

febbraio 2007

Commenti

2 risposte a “Appunti di lettura su Gomorra di Roberto Saviano – di Antonio P.”

  1. Avatar fenice
    fenice

    Ho sentito parlare del libro, ma non l’ho letto. Sicuramente gli appunti di Antonio P. mi hanno invogliato a saperne di più. Fateci sapere che se ne dirà domani a Cologno, sono curiosa. Buona discussione, penso che argomenti ce ne siano in abbondanza.

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  2. Avatar fenice eroica
    fenice eroica

    Io ho lettto il libro Gomorra e sono rimasto scandalizzatoda tutto quello che succede in Italia. Mi è piaciuto moltissimo perchè sono riuscito a capire quello che dai giornali non si capisce.

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