
Un gioco e un passatempo, James Salter
Originally uploaded by halighalie.
Mi è capitato fra le mani questo libro, Un gioco e un passatempo, di James Salter. La trama mi ha subito incurisita. Dopo averlo letto, devo dire che non mi ha fatta impazzire, ma forse non è molto il mio genere di romanzo, soprattutto in questo periodo in cui sono fissata con libri di scrittori americani, ambientati negli Stati Uniti.
Un gioco e un passatempo è sì scritto da un americano, ma è ambientato in Francia, nel paesino di Autun, in provincia. Lì due amici, due ragazzi, americani, vivono per un certo periodo. La storia è raccontata in prima persona da uno dei due, il narratore, che segue le vicende dell’amico, rimanendo però sempre in disparte, da osservatore delle vicende. Queste riguardano invece l’altro personaggio, Dean, un affascinante perditempo americano, che si innamora di una ragazza francese, Anne-Marie. Il romanzo è la storia della passione fra i due giovani.
I fatti veri e propri sono pochi (la narrazione è abbastanza lenta): gite in auto, cene al ristorante, fine settimana in squallidi alberghetti, e soprattutto tanto sesso fra i due protagonisti.
Il fatto che il tutto sia raccontato dall’amico, rende la narrazione interessante, con un punto di vista originale, un po’ voyeuristico.
A suo modo, è una bella storia di amore, comunque.
Il romanzo fra parte di una bella collana della BUR, Scrittori contemporanei original, giunta con questo al suo quarto titolo. Pubblica scrittori stranieri (finora un’irlandese, una franco-canadese, un olandese e un americano), mai tradotti prima in Italia. Qualche mese fa aveva riscosso molto successo di critica e di pubblico il primo romanzo della serie, La visitatrice, di Maeva Brennan, che però non ho ancora letto.
*giuliaduepuntozero
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