Rispondo come osservatrice lontana e silenziosa del vostro gruppo di lettura, che a volte mi spaventa per il livello di analisi e di proposte, a volte mi stimola a nuove letture, sempre lontane e silenziose.
Sto leggendo Bambini nel tempo di Ian McEwan, Torino, Einaudi, 1988 (un po’ freddino e a volte lento ma interessante per il tentativo di trasferire le concezioni di tempo introdotte dalla fisica conteporanea attraverso il racconto; oltre all’esperienza del dolore attraversato e alla centralità dell’infanzia per la vita adulta);
La scrittura del deserto di Wanda Tommasi. Napoli, Liguori, 2003 (riflessione sulla malinconia come foriera di creatività, attraverso la rilettura di alcune autrici: Silvia Plath, Marguerite Duras, Marina Cvetaeva e Maria Zambrano) ;
Simone Weil. Esperienza religiosa esperienza femminile di Wanda Tommasi, Napoli, Liguori, 1997;
Dopo la lirica. Poeti italiani 1960-2000. Torino, Einaudi, 2005.
Mi appresto a leggere da oggi Tifone di Joseph Conrad.
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