| Re: un’associazione che dia voce ai lettori e al diritto alla cultura!
A caldo: in un certo senso la proposta mi sembra "matura", anche se forse non incontrerà il consenso di tutti. Dopo qualche anno di stupendo lavoro mi sembra di avvertire che questo GdL si trovi probabilmente di fronte a una svolta: ossia, può continuare per altri cent’anni così e sarebbe manna dal cielo, ma nello stesso tempo ha ormai messo a nudo una tal quantità di questioni e implicazioni importanti, vitali e trascurate, che riguardano la lettura e lo stesso sistema della cultura in Italia, che è continuamente sospinto ad allargare il cerchio della riflessione e ad occuparsi d’"altro".
E allora forse vale la pena di prendere il toro per le corna e di pensare, perché no, a un’associazione culturale, civica e civile di espressione e rappresentanza del cittadino in quanto lettore, del cittadino che è anche lettore e consumatore di cultura.
La proposta naturalmente *non è sostitutiva all’attività di GdL, che proseguirà fin che il gruppo avrà vita, penso, ma è un passo ulteriore, successivo e separato.
Ovvio, i problemi sono molti: l’incrocio con altre esperienze associative di cui siamo quasi tutti parte, in un modo o nell’altro, la scelta tra un taglio "consumeristico" e uno più culturale, ecc, ecc. Ma qui, per restare in ambito taurino, stiamo mettendo il carro davanti…
Di esperienze del genere ne conosco veramente poche, forse solo l’ArciLettore che però ha avuto vita breve e sopravvive ormai solo a Brescia. Si veda: http://www.arci.it/lombardia/arcilettore.html, http://www.mumumu.it/sezioni/polis/archivio/guardigli-libro.html.
Luca F.

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