ancora sul romanzo penalizzato dalla riduzione a narrazione orale

La questione e’: non è che finiamo con il rendere meno attraente la lettura? Giusto per chiarire cosa intendessi dire nel precedente messaggio a proposito del romanzo che non puo’ essere ridotto alla “semplice” concatenazione di eventi (la storia) per essere narrabile oralmente, se non penalizzandone la forza estetica, riporto alcune delle parole di Kundera…

La questione e’: non è che finiamo con il rendere meno attraente la lettura?

Giusto per chiarire cosa intendessi dire nel precedente messaggio a proposito del romanzo che non puo’ essere ridotto alla “semplice” concatenazione di eventi (la storia) per essere narrabile oralmente, se non penalizzandone la forza estetica, riporto alcune delle parole di Kundera (sono a pagina 168 e 169 de _Il Sipario_):

la bellezza di un romanzo […] e’ indissociabile dalla sua architettura; dico la bellezza perche’ la composizione non e’ una mera abilita’ tecnica; reca in se’ l’originalita’ dello stile di un autore […]; ed e’ il marchio distintivo di ogni singolo romanzo.

[…]

Altri [romanzi] in virtu’ della _story_ che contengono possono in apparenza essere raccontati e percio’ adattati per il cinema, per la televisione, per il teatro, per i fumetti [potremmo agggiungere: per la narrazione orale]. […] Per ricavare da un romanzo un’opera teatrale o in film bisogna anzitutto scomporre la sua composizione; ridurlo alla semplice story; rinunciare alla sua forma. Ma che cosa rimane di un’opera d’arte se l apriviamo della sua forma?

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