
Per la serie i libri del cinquantenario (libri importanti targati Feltrinelli in occasione dei 50 anni della casa editrice) , anche _ Cent’anni di solitudine _ con la copertina della prima edizione italiana. Cent’anni di solitudine è stato pubblicato nei “Narratori” nel 1968 e in “Universale Economica” nel 1973.
Dalla scheda Feltrinelli (si trova sul sito dell’editore, qui)
In breve
Edizione speciale per i cinquant’anni della casa editrice – Cent’anni di solitudine è stato pubblicato nei “Narratori” nel 1968 e in “Universale Economica” nel 1973.
Il libro
Macondo è un paese immaginario che Carlos Fuentes ha paragonato alla contea faulkneriana di Yoknapatawpha. Un microcosmo sconvolto da cataclismi biblici, devastato dalla follia degli uomini, e scosso da mille piccoli drammi o gioie quotidiani. È la sede di un secolo di vita della famiglia Buendía, che sono insieme i creatori e i distruttori di questo villaggio cui s’arriva attraverso “nebbiose gole, tempi riservati all’oblio, labirinti di delusione”. L’isolamento permetterà a Macondo di conoscere dapprima l’età d’oro dell’ingenuità, i tempi facili del meraviglioso. A lungo i soli legami con l’esterno saranno dati da una tribù di zingari; il loro capo, Melquíades, a un tempo Mefistofele e Nostradamus, comporrà strane profezie, che varie generazioni di Buendía cercheranno di decifrare e che alla fine si riveleranno come la storia del secolare sprofondamento di Macondo, che infatti è destinata a scomparire. Le calamità squassano il villaggio, prima di precipitarlo, morto l’ultimo Buendía, nel nulla.
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