paul ginsborg _il tempo di cambiare_; appunti di antonio p. –

Qualche riflessione a margine dell’incontro del GdL del 13 gennaio 1- A chi � destinato il libro? Penso sia destinato principalmente all’Italia; facciamo una analisi molto sintetica del ns. paese dal punto di vista della cultura sensibile alle istanze presentate nel libro: – 2 milioni di analfabeti – 15 milioni di semi-analfabeti – 15 milioni…

Qualche riflessione a margine dell’incontro del GdL del 13 gennaio

1- A chi � destinato il libro? Penso sia destinato principalmente all’Italia; facciamo una analisi molto sintetica del ns. paese dal punto di vista della cultura sensibile alle istanze presentate nel libro:

– 2 milioni di analfabeti

– 15 milioni di semi-analfabeti

– 15 milioni di cittadini che non hanno le competenze numeriche minimali indispensabili per orientarsi nelle normali problematiche delle nuove tecnologie

Cio� circa due terzi degli italiani vengono etichettati come analfabeti di ritorno.

2- Chi pu� trarre stimolo dalla lettura del libro? Ovviamente chi lo legge; i 32 milioni di cui sopra sono anche classificati come non lettori.Chi legge almeno 1 libro al mese � un lettore che legge per� ricettari di cucina, guide turistiche,gialli, quasi mai saggi.

In ogni caso questi lettori non sono pi� del 6% della popolazione adulta.

3- Laureati in Italia: 9% della popolazione attiva ( 22 milioni di persone) ossia ca.1,8 milioni; di questi laureati il 25% degli insegnanti e il 30% dei manager non legge mai un libro.


Bisogna perci� sapere che queste tematiche possono interessare solo una elite ristrettissima della popolazione; come si evidenzia dai solo 27.000 voti (12,3% del totale) presi dalla DeZordo in una citt� di 370.000 abitanti.

4- _Azione molecolare_: Il principio � affascinante, ma al di fuori dell’entusiasmo, quante sono le persone che realmente, nella vita di tutti i giorni, hanno la pazienza,le competenze,la costanza di compiere questa azione?

Qualche esempio: Acquisti a favore del commercio equo-solidale: non tutti sanno che Illy caff� che come immagine non � etichettabile come commercio equo-solidale sostiene il reddito dei produttori di caff� in Brasile,India ed Etiopia con universit� del caff� a S.Paolo del Brasile e con corsi di formazione per i coltivatori (1240 agricoltori nell’ultima edizione). Questo solo per dimostrare che non � semplice n� immediato orientarsi nelle proprie sceltea favore delle popolazioni svantaggiate.

Utilizzo di solo burro di cacao nella cioccolata contro l’uso di grassi pi� economici da parte delle grandi aziende come _Nestl� o Lindt_: per fare delle scelte oculate che premino i paesi produttori di semi di cacao bisogna saper leggere le etichette dei prodotti; in quanti lo fanno e ne capiscono la diciture? Chi sa p.es. che Lindor contiene grassi diversi dal burro di cacao e grassi idrogenati che di sicuro non premiano la salute e che sono stati introdotti per risparmiare sui costi anche a seguito di una legge europea fatta approvare dalla lobby dei produttori industriali europei di cioccolata?


Acquisti presso centri commerciali: di solito si premiano la vicinanza,la familiarit� con le merci in vendita e non si va a vedere il resto; chi ha familiarit� con ESSELUNGA sa che il proprietario (Caprotti) � uno dei pi� accesi sostenitori di Berlusconi e sta trattando con Wal Mart (primo gruppo mondiale nella grande distribuzione) notissimo in tutti gli USA per il non rispetto dei limiti minimi salariali e per non accettare sindacati nelle proprie imprese.

5- Detto questo e con la consapevolezza che non � facile conquistare alla causa milioni di persone, il libro mi pare pervaso di una forte utopia,in cui pu� essere bello credere,che ci spinge ad agire per cambiare le cose, consapevoli che anche una goccia nel mare pu� portare a qualche beneficio che sarebbe grave buttare via,ma senza illusioni sulla possibilit� di incidere in modo significativo e in tempi ragionevoli sugli aspetti pi� negativi della attuale societ� consumistica.Per una sintesi estrema userei le parole di Gramsci: Pessimismo della ragione,ottimismo della volont�.

_Semplicit� volontaria_: belle parole,ma come tradurle in pratica se anche dentro le ns. case ancora combattiamo per spegnere le luci che non servono e per convincere le ns. mogli a usare la giusta quantit� di detersivo?

Anche qui un esempio: come essere ottimisti quando dopo 100.000 morti in Iraq, 1350 morti americani e un dispendio enorme di denaro Bush viene rieletto presidente? Quel Bush che afferma ancora oggi che il livello di vita degli americani non pu� essere messo in discussione, che caparbiamente rifiuta Kyoto e che qui in Italia trova in Berlusconi il suo pi� servile alleato.

In conclusione: una serata molto appassionata che ha messo in evidenza essenzialmente due aspetti:
-La grande passione civile e il desiderio di cambiare le cose che non vanno in chi ha partecipato, anche tra le persone mai incontrate prima d’ora nel GdL.

– Un riconoscimento pressoch� unanime al valore del libro e al _che fare_ che tenta di suggerire.

Commenti

2 risposte a “paul ginsborg _il tempo di cambiare_; appunti di antonio p. –”

  1. Avatar Livenwealthy

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  2. Avatar Marco

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