La tattica � fondamentale: __L’azione molecolare
un libro contro la _disperazione della politica_;
infatti il tema forte � l’indicazione di una strategia (e delle
tattiche necessarie per il successo della strategia), il cui obiettivo
� rivitalizzare la democrazia, locale e globale.
Ma � il _lavoro tattico_ che ci indica Ginsborg probabilmente la cosa
pi� preziosa del libro.
Infatti la strategia complessiva per (ri)dare slancio alla democrazia
non � certo nuova o originale – n� del resto Ginsborg sente il bisogno
(e noi con lui) di essere originale in questo caso. La democrazia si
rilancia – siamo tutti daccordo – se nella sua forma rappresentativa
si riescono a innestare forme di democrazia diretta e partecipativa,
quelle che genera una societ� civile attiva e vivace e sana. Quindi la
strategia �: dare forza alla societ� civile.
_La tattica_ invece – dunque la parte che pi� dovrebbe darci fiducia e
speranza e che merita attenzione – che ci propone Paul Ginsborg per
realizzare la strategia pu� essere riassunta con un’espressione usata
un paio di volte in _il momento di cambiare_: si tratta dell’”azione
molecolare”: vale a dire la possibilit� di rendere le azioni e le
decisioni e le scelte della vita quotidiana azione politica, azioni
capace di influenzare – se compiute da molti individui – la quantit�
di giustizia e ingiustizia presenti nel mondo; di equit�, di
felicit� e infelicit�; la concentrazione o la diffusione del potere.
Il che pu� sembrare ottimistico, ma il segreto per non disperare sta
nelle milioni di decisioni quotidiane che sommandosi possono spostare
l’equilibrio (le azioni molecolari, appunto).
Il che in assoluto non � proprio un’idea nuovisisma; ma un’idea che
forse non sempre riusciamo a mettere a fuoco; un po’ persi fra momenti
di grande emotivit� (no alla guerra!) e quotidianit� con la sensazione
di essere impotenti e di non potere nulla.
L’azione molecolare sta per esempio in una scelta di consumo a favore
di prodotti realizzati da lavoratori non sfruttati e costretti a
operare in condizioni nocive e nella consapevolezza che questa scelta
puo’ avere delle conseguenze, puo’ portare a dei risultati.
In un duplice modo:
(e il secondo deriva dal primo e nello stesso tempo � anche il
passaggio che ne estende infinitamente la portata)
_in primo luogo perch� se milioni di consumatori spostano le loro
scelte da un prodotto all’altro � pi� probabile che aumenti il numero
di prodotti creati con sistemi pi� giusti per i lavoratori e che
quindi aumenti la quantit� di giustizia nel mondo
_in secondo luogo perch� (e questo � fondamentale per la societ�
civile) la consapevolezza dell’efficacia dell’azione molecolare
quotidiana (la scelta di consumo giusta, in questo caso) unita al
senso di reponsabilit� sociale che questa consapevolezza suscita,
indurr� le persone (noi insomma) a fare di piu’, a uscire dalle case,
a diventare forze attive nella e per la societ� civile. Quindi a
partecipare a creare e animare associazioni, gruppi di pressione dal
livello locale fino alle reti transnazionali.
Qust’ultimo � uno dei passaggi chiave del libro. Non privo di rischi e
non sgombro di ostacoli. Dei quali vale la pena occuparsi, anche
perch� le tattiche proposte da Ginsborg, riguardano anche mosse e
azioni per contrastare questi ostacoli. In quella che lui chiama _la
prassi quotidiana della societ� civile_, dove la societ� civile,
“resiste o crolla”. Ne parleremo successivamente!
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