— Messaggio di Adele S. —

voglio dire anch’io la mia su Anna Karenina, che dopo le feste di Natale
anche noi prenderemo in mano fino a tutto maggio (anzi colgo l’occasione per
invitare te e chi vuole venire ad ascoltare la presentazione del libro e la
prima lezione che sono aperte a tutti).

In questi giorni stiamo finendo Madame Bovary e stiamo arrivando proprio al
suo tragico suicidio. Siamo pertanto in grado di fare una specie di
contrapposizione tra le due “eroine”.
La prima cosa che mi viene in mente e’
lo stato di estrema lucidita’ con cui Anna arriva a quell’atto (non
premeditato tra l’altro, anche se ne e’ pieno di presagi il romanzo: lei era
li alla stazione per andare incontro a Vronskj). Durante tutta quella scena
in carrozza dove la citta’ le appare nella sua veste piu’ sudicia e
insopportabile, lei sempre di piu’ si chiarisce sulla sua vita, il suo amore
per Vronskij per il quale lei ha rinunciato a tutto, l’amore del figlio
perduto, la famiglia distrutta, la sua reputazione in societa’ ormai
compromessa, e sempre di piu’ comprende di non avere scelta che la
morte.(Mi sono sottolineata tutte le parole e i riferimenti riguardanti il
concetto di lucidita: parte VII (XXVIII): “il tempo era chiaro” “tutto
splendeva” “e adesso s’era fatto chiaro da poco” e cosi’ via via fino alla
fine.)

Mentre Emma arriva all’idea del suicidio in uno stato di annebbiamento,
confusione, vertigine che ha inizio fin dalle prime pagine e che sempre
l’accompagnera’ in ogni fase della sua breve vita, sottolineata da Flaubert
con la sua maestria nelle descrizioni dei paesaggi circostanti. Arrivera’
alla fine della sua tremenda agonia con la visione finale del cieco, dopo di
che non vedra’ piu’ niente.

Non mi dilungo oltre ma sarebbe interessante fare un lavoro su queste due
donne vittime in qualche modo della societa’ (una la societa’ aristrocratica
russa ormai in declino e l’altra la nuova societa’ piccolo borghese che sta
soppiantando la vecchia societa rurale e contadina), ma in modo diverso e
per motivi diversi.

Un saluto

Adele