C.F
Da tacita lettrice dei vostri messaggi e lavori di lettura partecipo a questo solo momento in comune con voi condividendo il molto piacere provato nel leggere quest’inverno (forse allora non sono adatti per l’estate?):
_ Il dottor Zivago _ di Boris Pasternak: poesia cristallizzata in una storia;
_ L’ultimo dei Giusti _ di And� Schwartz-Bart: appartenente al filone della letteratura ebraica legata alla Shoah di nuovo pura poesia in una storia terribile;
_ Moon Palace _ di Paul Auster: per ritrovare la disperata solitudine e l’arbitrio del caso che sovrasta la nostra vita,
in una scrittura lineare con frequenti brevi flash sul valore del libro, della scrittura e della lettura;
_ Riti di morte _ di Alicia Gime�z Bartlett: un giallo con ispettrice donna cinica e forte;
_ Io non ho paura _ di Nicol� Ammanniti: meraviglioso nella scrittura asciutta ed evidente quanto la fotografia del film di Salvatores.
Una buona estate a tutti voi.
Chiara Peruffo. Bibliotecaria. Vicenza
La vita � ci� che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ci� che vediamo non � ci� che vediamo, ma ci� che siamo. (F.Pessoa)
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