– Cari amic* del Gruppo di Lettura,
*la forza miracolosa del Gruppo si � affievolita?* L’ultima riunione ha insinuato il dubbio. Forse siamo troppi e poco spazio rimane per le riflessioni di ciascuno.
Forse anche si � un po’ sfilacciato il patto che ci porta ad accettare la lettura scelta *indipendentemente da pregiudizi* e che ci spinge, comunque sia, a entrare nel gioco meraviglioso.
Che � poi lasciare che il gesto cos� nostro del prendere proprio quel libro da leggere in quel momento, diventi un gesto, diverso, da *compiere insieme con altri*.
Forse dobbiamo pensare al modo di riportare energia alla nostra avventura.
Magari lasciando che in alcuni momenti il Gdl si biforchi, si *divida in _sottogruppi_* che percorrono sentieri differenti.
Oppure pensando di ritrovare un filo del discorso e seguirlo per un po’, da un libro all’altro.
Oppure, ancora, *rischiando di pi�*: accettando _anche_ autori che non conosciamo, o autori che il passato ci ha designato come _estranei_. Accettando l’idea che un autore possa non piacerci senza che il vetriolo che gli gettiamo addosso finisca per colare su chi ci ha proposto la lettura…
Fra le cose pi� belle che il Gdl ci ha dato c’� la spinta a leggere come, forse, da soli non avremmo letto. Il Gruppo di Lettura trova il suo senso se ci aiuta a scoprire libri, autori, scritture ma anche e soprattutto modi di leggere.
Nei momenti migliori la polifonia del nostro GDL � la sintesi e l’esempio di come e quanto ogni libro sia, oltre che il testo scritto dall’autore, anche l’insieme delle letture che di quel libro hanno fatto tutti i lettori: noi abbiamo l’occasione straordinaria di assistere a una parte di questo coro, non sprechiamola!
Che ne dite? Alla prossima riunione possiamo dedicare dieci minuti alla questione: rilanciamo il GDL?
[naturalmente senza sacrificare niente di quel che abbiamo da dire su Laura Pariani e il suo
Quando Dio ballava il Tango]
saluti e baci
_Luigi
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