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Prestito a pagamento in biblioteca? Altre considerazioni da (un altro) lettore Antonio Pezzotta Un contributo alle note, tutte condivisibili, di Luigi Gavazzi: – Molti lettori non si preoccupano del fatto di dover pagare una somma per prendere a prestito i libri in biblioteca; perch�? Perch� ritengono, erroneamente, che le somme raccolte vadano a migliorare i…

Prestito a pagamento in biblioteca? Altre considerazioni da (un altro) lettore
Antonio Pezzotta

Un contributo alle note, tutte condivisibili, di Luigi Gavazzi: – Molti lettori non si preoccupano del fatto di dover pagare una somma per prendere a prestito i libri in biblioteca; perch�? Perch� ritengono, erroneamente, che le somme raccolte vadano a migliorare i servizi della biblioteca o dell’ente che la gestisce. Non sanno in altre parole che le somme raccolte vanno alla SIAE e non alla biblioteca, anzi pi� la biblioteca � efficiente e maggiori saranno le somme raccolte da SIAE.

– La tendenza a monetizzare l’uso della cultura � particolarmente perniciosa in un paese come l’Italia e mi spiego: da una recentissima valutazione fatta da un esperto del settore durante la trasmissione tv Geo&Geo della scorsa settimana risulta che ben 21 milioni di persone (su 56 milioni) in Italia devono essere classificati come “analfabeti di ritorno”, ovvero come persone non in grado di comprendere il senso di un testo di 20 righe scritto in modo semplice. Qualunque azione che tende a
limitare la diffusione della pagina scritta non pu� perci� che far peggiorare una situazione gi� di per s� disastrosa.

Antonio Pezzotta

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