Giovedì scorso al gruppo di lettura di Cologno dedicato al libro di Adriana Zarri, Un eremo non è un guscio di lumaca sono arrivati nuovi lettori.
La cosa ha fatto molto piacere a tutti noi. Ho chiesto ad alcuni di loro di darci un’impressione della loro prima esperienza.
Ecco cosa ci ha mandato Lorenzo:
Gigi mi ha chiesto di scrivere due righe sulla prima esperienza nel gruppo di lettura. Le scrivo qui, poi lui ne faccia ciò che vuole.
Dunque, è la prima volta che partecipo a un gruppo di questo tipo. Finora ho sempre affrontato la lettura di ciascun libro come un bel viaggio solitario. Non avevo mai pensato di compiere la traversata in compagnia (oltre alla compagnia dello scrittore) né francamente capivo come si potesse leggere insieme ad altri. Ero tuttavia curioso di capire come potesse funzionare il confronto fra i diversi punti di vista dei componenti di un gruppo.
L’esperienza del primo incontro, per così dire, fisico, è stata molto piacevole, anche se io, all’inizio ero terrorizzato dall’idea di dover dire cose intelligenti almeno quanto quelle dei miei nuovi, ottimi e simpatici compagni di avventura.
L’incontro fisico del gruppo – cioè il ritrovo in una biblioteca e la discussione per concludere il libro – secondo me non può essere meglio di quello cui ho assistito. A mio avviso però si può ancora fare molto in modo che i partecipanti possano scambiarsi idee e informazioni anche DURANTE la lettura e non solo alla fine, e quindi nell’utilizzo di Internet attraverso il blog e/o un gruppo su un social network diffuso come facebook o altri strumenti.
In più, è ovvio che la rete può allargare il gruppo anche a persone lontane geograficamente, e questo moltiplicarsi di prospettive renderebbe la lettura condivisa ancora più interessante, per tutti.
Voi che ne pensate?
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