Leggere; e leggere una foto attraverso il punctum di Roland Barthes

Smoking Woman with Lonely Planet Guide
Smoking Woman with Lonely Planet Guide – flickr/the daily funk

La sigaretta è il punctum di Roland Barthes?

[…] non sono io che vado in cerca di lui […] ma è lui che, partendo dalla scena, come una freccia, mi trafigge. […] Io sono attratto da un “particolare”. Io sento che la sua sola presenza modifica la mia lettura, che quella che sto guardando è una nuova foto, contrassegnata ai miei occhi da un valore superiore. Questo particolare è il punctum (ciò che mi punge). […] Per quanto folgorante sia, il punctum ha, più o meno virtualmente, una forza di espansione. Tale forza è spesso metonimica.
[…]
Così il particolare che mi interessa non è, o per lo meno non è rigorosamente, intenzionale, e probabilmente bisogna che non lo sia; esso si trova nel campo della cosa fotografata come un supplemento che è al tempo stesso inevitabile, non voluto; esso non attesta obbligatoriamente l’arte del fotografo; dice solamente che il fotografo era là,oppure, più poveramente ancora, che non poteva non fotografare al contempo l’oggetto parziale e l’oggetto totale. […]

La veggenza del fotografo non consiste tanto nel “vedere” quanto piuttosto nel trovarsi là.
[…]

Purtroppo, sotto il mio sguardo, molte foto sono inerti. Ma anche fra quelle che ai miei occhi hanno una qualche esistenza, la maggior parte non suscita in me che un interesse generico, e, se così si può dire, educato: in esse non vi è alcun punctum: esse mi piacciono o non mi piacciono senza pungermi.
Roland Barthes, La camera chiara, Einaudi.

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Commenti

8 risposte a “Leggere; e leggere una foto attraverso il punctum di Roland Barthes”

  1. Avatar alessandra

    per me il punctum sono le labbra…

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  2. Avatar Silvana
    Silvana

    Quoto Alessandra : il dettaglio più interiore ed emotivo della foto, il punctum, anche per me sono proprio quelle labbra che sembrano voler succhiare linfa dal libro. La sigaretta sembra una parte più marginale e costruita della foto , così come il baccialetto – anche se rende più definito il braccio che regge il libro.

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  3. Avatar gabriella

    Secondo me non è tanto interessante stabilire se il “punctum” di questa foto sia la sigaretta o le labbra.

    Per qualcun altro potrebbe essere qualcos’altro e qualcun altro ancora potrebbe non trovare alcun “punctum” e dunque provare, per questa foto, quello che B. definisce un “interesse educato”.

    La cosa interessante, nel testo di Barthes, è proprio il concetto di “punctum”
    .
    Il concetto secondo il quale una fotografia (ma perchè non allargare il campo ad una immagine in generale?) diventa interessante se chi guarda trova in essa un dettaglio capace di costituire, per colui/colei che guarda, una sorta “motor che tutto move”.

    Non è mica detto che nella stessa immagine tutti trovino un “puntcum”, così come non è mica detto che, eventualmente, il “punctum” risulti lo stesso per tutti.

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  4. Avatar Renza
    Renza

    Beh, io trovo giocoso l’ interrogativo in sè. D’ accordo che non tutti trovino il punctum o che esso non sia lo stesso per tutti. D’ altronde il blog nasce proprio per confontare punti di vista ( e dagli con il punto!) e, se sono tutti uguali, questi punti, che gusto c’ è ? Guarda come è stato gustoso leggere le opinioni divaricate su Baricco, dalla polvere agli altari.
    Comunque, per continuare il gioco, a me il punctum paiono gli occhi abbassati sulle pagine da leggere, così congiunti da una linea che li rende quasi una lama che penetra, senza ferire, nelle parole.
    In fondo, ciò che importa e che ogni punctum non diventi ” il Punctum”…

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  5. Avatar elena
    elena

    Anche “per me” gli occhi abbassati e concentrati, la bocca che teoricamente sta per sbuffare il fumo della sigaretta e che invece sembra -come scrivono alessandra e silvana- suggere linfa dal libro, la scollatura a V…sì,quello sguardo sembra un pugnale che punta diritto sul libro.
    Per rispondere alla domanda-gioco di Luiginter, la sigaretta non mi sembra il punctum di R.B.

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  6. Avatar luiginter

    Sì, in effetti, secondo Barthes, il fatto che ci sia o meno il punctum in una foto (o che ci sia solo lo studium: quindi una lettura puramente “culturale” della foto, secondo un interesse “educato”, ma non passionale) è un fatto soggettivo, tutto relativo al rapporto fra chi guarda la foto e la foto stessa. E spesso – anzi quasi sempre – il particolare che si rileva un punctum non è intenzionale, non è cercato dal fotografo.
    Il che sottolinea ancora di più questo punto di vista parziale di chi guarda la foto…
    Quindi: fondamentale è certo il concetto di “Punctum” ma altrettanto fondamentale che possa essere la sigaretta, le labbra, gli occhi, la cintura…

    Insomma provare a leggere una foto in base allo studium certo, ma cercare poi di trovare – se per noi si trova – il punctum, quel particolare che “sdoppia la realtà” della foto. Sì, come in un gioco individuale.

    ciao a tutti

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  7. Avatar gabriella

    luiginter :
    Sì, in effetti, secondo Barthes, il fatto che ci sia o meno il punctum in una foto (o che ci sia solo lo studium: quindi una lettura puramente “culturale” della foto, secondo un interesse “educato”, ma non passionale) è un fatto soggettivo, tutto relativo al rapporto fra chi guarda la foto e la foto stessa.

    [snip]

    Il che sottolinea ancora di più questo punto di vista parziale di chi guarda la foto…

    Sai qual’è secondo me, alla fine della fiera, la cosa davvero interessante? Che quello che dice Barthes, e che allora rappresentava una novità, oggi fa parte (o dovrebbe far parte) del senso comune.

    Perchè poi, in fondo, il tema è sempre lo stesso, che si tratti di una foto (o di una immagine in senso lato) o di un testo o di quant’altro: è la relazione tra Osservatore e Osservato che determina e definisce il senso.

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  8. Avatar Afghanistan, la storia dentro una foto | GRUPPO/I DI LETTURA

    […] foto ci colpisce (o almeno credo, io ne sono stato trafitto come trafiggerebbe il Punctum di Roland Barthes) l’occhio spalancato di uno dei due bambini feriti. E attraverso quel punto la foto e il suo […]

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