
Spero Rizzoli si affretti a tradurre il nuovo romanzo di Thomas Pynchon, Inherent Vice.
Una delle recensioni che gli ha dedicato il New York Times scrive di un’omaggio psichedelico a Raymond Chandler e Dashiell Hammett ambientato nell’ultimo periodo hippie in un sobborgo di Los Angeles, con il detective privato Doc Sportello come eroe.
Sempre sul Nyt, a inizio agosto, Michiko Kakutani ha scritto di Inherent Vice dicendo che il libro rivela quanto la narrativa di Pynchon sia debitrice delle opere di Bob Dylan, Ken Kesey, Jack Kerouac e Richard Brautigan.
Kakutani comunque non sembra proprio entusiasta del romanzo.
Conclude infatti dicendo che ricorda più una versione a fumetti (di stile classico) di un romanzo di Pynchon (come V o L’arcobaleno della gravità) che un vero romanzo di Pynchon.
Alcuni lettori però potrebbero obiettare alla nostra Kakutani che non è detto che questo sia un difetto. No?
In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 06 Agosto (Solo il noir spiega l’ America), è scritto che Inherent Vice sarà pubblicato in Italia da Einaudi e non da Rizzoli. Secondo il sito MilanoNera il libro tradotto dalla casa editrice di Torino dovrebbe arrivare nel 2010, non è specificato il mese. Ho provato più volte a mandare una mail all’ Einaudi ma a quanto pare non rispondono ai lettori (anche un semplice no comment sarebbe stato apprezzato).
La maggior parte delle recensioni di Inherent Vice, a parte quella della Kakutani, sono molto buone. Per quanto mi riguarda pur non avendolo ancora finito, posso dire che TP ha fatto ancora una volta centro.
ciao,
Ernesto
http://remanzacco.blogspot.com
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Grazie Ernesto per la precisazione sul cambio di editore. Mi era sfuggito l’articolo del Corriere.
ciao ciao
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