Mese: aprile 2009
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Robert Capa e Gerda Taro: La fotografia come narrazione
Quanto è narrativa una fotografia? Quanto è importante la sequenza di immagini scattate prima e dopo una foto scelta come la foto da pubblicare? Poche fotografie hanno per me la stessa forza di racconto di The Falling Soldier – in origine Death of a Loyalist Militiaman, Cerro Muriano (Cordoba front) – famosissima, quasi l’emblema della…
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E-book e Google NON cambieranno il nostro modo di leggere
La scorsa settimana La Repubblica (Bartezzaghi-Assante, attingendo a piene mani a un articolo di Steven Johnson, “How the e-book will change the way we read and write“, sul Wall Street Journal del 20 aprile) ha deciso di spiegarci che i libri elettronici – ora che è arrivato un aggeggio come il Kindle di Amazon e…
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Il vecchio e il mare, Ernest Hemingway
Santiago è vecchio. E stanco. Ha una piccola barca a remi con una vela e vive di pesca. Santiago è scalzo come il suo amico Manolo che vive di pesca come lui ai tropici, ma ha la giovinezza che lo sostiene ancora. Santiago è solo, ma non è solo. Manolo è l’unico che si prenda…
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I nostri grandi piccoli maestri, i partigiani, la resistenza: buon 25 aprile!
In piazza a Isola c’è un cartello che dice in tedesco: Zona di bande; è per noi. In tutti i paesi ci sono avvisi bilingui che precisano quanti chili di sale vale ciascuno di noi. La gente però non lo vuole questo sale, dice che possono metterselo addosso loro, e specifica dove. In cinque minuti,…
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Crash, dal film di Paul Haggis alla tv
Paul Haggis è un vero scrittore pop. Anche se a volte non si ferma al soggetto e/o alla sceneggiatura ma passa alla regia e come regista – di Crash – ha anche vinto un Oscar, in un film dove forse si era fatto prendere un po’ la mano dagli intrecci: molto meglio mi è parso…
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Il racconto come nuova dimensione di cura
L’esigenza di unire l’aspetto umanistico all’approccio scientifico è diventata una delle sfide più affascinanti della medicina moderna. Le MEDICAL HUMANITIES rappresentano un movimento sociale, filosofico e scientifico teso al miglioramento non solo dei rapporti umani nell’ambito della cura di una patologia, ma anche allo sviluppo di nuove metodologie di indagine che possano aumentare il potenziale…
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Chiedi perdono, Ann-Marie MacDonald
Ormai sono morti tutti. Questa è una fotografia della città dove vivevano. New Waterford. È una notte illuminata dalla luna. Immagina di guardare dall’alto di un campanile le vivide sfumature di luce e ombra della fotografia. Un centro minerario a ridosso di una scogliera che strapiomba su lembi di spiaggia rocciosa, dove il mare argenteo…
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Con Fahrenheit, Radio 3, un libro per l’Abruzzo
La trasmissione di Radio 3, Fahrenheit (arcinota ai lettori) ha organizzato una raccolta di libri da mandare ai lettori in Abruzzo. L’idea è scegliere un libro che ritieniamo importante, un libro che aggiunga idee e pensieri ed emozioni alle persone che hanno perso parti importanti della loro vita, anche i loro libri e i libri…
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I miei primi quaranta libri (di Nick Hornby)
Può capitare ovunque: a una cena, al pub, mentre si aspetta l’autobus, in classe o in una libreria. Cominci a parlare con qualcuno che non conosci e tutto procede bene. Poi a un tratto, senza preavviso, senti quelle quattro parole. E allora sai che quel rapporto non andrà oltre il tempo necessario per dire: “Penso…
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Roberto Saviano e il terremoto: ecco il narratore che aspettavamo
Accidenti che tempismo! Ieri sera mi son azzardato a pubblicare il post prima di questo, nel quale invocavo un narratore vero per il terremoto, dopo le troppe parole e soprattutto le troppe inquadrature televisive. Ed ecco che stamattina La Repubblica ci regala Roberto Saviano all’Aquila, tra le macerie. Be’, possiamo solo dire grazie!
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Terremoto, ci serviva qualche narratore, non degli impiccioni
Vasilij Grossman, in una delle tante pagine di Vita e Destino dedicate alla battaglia di Stalingrado, inscena questo dialogo fra il generale Gur’ev – uno dei difensori della città, arroccato con i suoi uomini in un fabbrica – e Krimov, un commissario dell’Armata Rossa: Poi Gur’ev cominciò a disquisire sul perché gli scrittori scrivessero così…
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Causa di forza maggiore, Amélie Nothomb
Sono sempre stata una fan di Amélie Nothomb, ogni anno puntuale come un orologio sforna un nuovo titolo, che cerco sempre di comprare (senza pensare al rapporto fra pagine e costo, che farebbe passare la voglia…). Negli ultimi anni sono rimasta entusiasta sia di *Né di Adamo né di Eva*, sia di *Acido solforico*, così…
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Sheldon Wolin, il totalitarismo morbido e rovesciato
Remo Bodei, sul domenicale del Sole 24 Ore (5 aprile 2009) ci ha parlato di Sheldon W. Wolin e del suo ultimo libro: Democracy Incorporated: Managed Democracy and the Specter of Inverted Totalitarianism (University Presses of California, Columbia and Princeton). Wolin, che Bodei definisce “l’analogo americano di Norberto Bobbio“, parte dall’idea di Tocqueville sulla possibilità…
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Di cosa parliamo quando parliamo di libri?
Anzi: di cosa vorremmo parlare quando parliamo di libri? Cosa spinge un lettore a parlare ad altri dei libri che legge? E il lettore vuole parlare del libro o quel che gli interessa veramente è parlare della lettura: come esperienza emotiva e intellettuale e magari anche sentimentale? Gli interessa rivendicare l’appartenenza alla comunità dei lettori?…
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Gli scaffali pieni di libri di Victoria Reichelt
Victoria Reichelt è una pittrice autraliana che negli ultimi anni ha dipinto scaffali pieni di libri. Non solo scaffali immaginari e reinterpretati ma anche “ritratti” di scaffali veri, di vere persone/lettori. Eccone alcuni. [via bookpratrol]