La libreria del giallo di Milano (in via Peschiera) chiude il prossimo 31 marzo.
Tecla Dozio, la proprietaria, indica (letto su la Repubblica di oggi) alcuni “responsabili” di questo “delitto”: oltre a Milano, “serial killer culturale”, Tecla Dozio cita anche i lettori,
che mi sono stati vicini quando in passato ho avuto altre emergenze economiche, ma che poi non si vedevano mai, nei periodi normali. Veniva solo chi proprio non trovava un libro da nessun’altra parte.
Insomma, forse noi lettori potremmo/dovremmo essere più consapevoli dell’importanza dei nostri acquisti nelle piccole librerie indipendenti.
Oltre che darci un miglior rapporto con chi vende (il mitico librario o libraia, che ti conosce, consiglia e sconsiglia, dialoga con te…), frequentare regolarmente le piccole librerie aiuterebbe l’ecologia culturale delle nostre città, mantenendo accese quelle piccole luci, evitando che vengano sostituite da agenzie immobiliari; e d’altra parte anche la “lettura” in generale e il mercato editoriale non starebbero meglio se la diffusione dei libri non fosse solo nelle mani di due tre catene?
Me lo dico ogni volta che vedo una piccola libreria di qualità o che sento dire che qualcuna di queste librerie chiude. Ma poi mi trovo troppo spesso a finire dentro una Feltrinelli. Ecco, come proposito per l’anno nuovo voglio comprare tutti i libri in piccole librerie, voglio parlare con una libraia o un libraio. E vorrei anche riuscire a segnalare e magari fotografare un po’ di queste piccole librerie di qualità…
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