Sto leggendo un bel libro di Andrea Vitali, *Aria di lago*, ed. Aragno.
È una raccolta di racconti, o romanzi brevi, genere che a me, personalmente, non piace molto, anzi, per nulla.
Però questo non è per niente male.
Mi sono decisa a prenderlo in mano dopo aver sentito Vitali alla presentazione dei finalisti della Selezione Premio Bancarella, e dopo che già altre volte avevo preso in mano suoi romanzi, ma con poco entusiasmo.
Vitali è uno scrittore di Bellano, divenuto famoso da non molto, ed essendo io di Lecco, non me la sentivo di snobbarlo così.
I suoi romanzi sono tutti ambientati a Bellano, mai oltre gli anni ’70. Si basano su storie di paese, che Vitali dice di raccogliere dalla voce della gente e di riscrivere poi come meglio credo (è un medico, ne sentirà di racconti). Questa dimensione popolare, da vero paese, è il bello dei racconti di Vitali, scritti comunque in modo sapiente, con attenzione alla narrazione e alla suspance. Pettegolezzi, storie anche un po’ losche, genealogie, comari, intrighi. Divertenti.
Consiglio, a chi capitasse di leggere suoi romanzi (editi da Garzanti), una gita a Bellano, sul lago di Lecco, peasino molto bello, e interessante per chi l’ha conosciuto tramite Andrea Vitali.
Per chi fosse interessato, poi, lo scrittore sarà domenica prossima, il 28, a Lecco, alle 11 presso il Liceo Classico A. Manzoni, a parlare della sua esperienza di scrittore e del suo legame con la città.
*giuliaduepuntozero
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